Il presidente francese si schiera con il polacco Buzek
Il premier attacca la sinistra: "Una vergogna non sostenere Mauro"
Sarkozy non appoggia Berlusconi
a Bruxelles sostiene la Polonia
Polemiche sulla candidatura di Barroso a presidente della Commissione europea
BRUXELLES - La Francia ha deciso di appoggiare la candidatura del polacco Jerzy Buzek come presidente del Parlamento europeo. "E' un eccellente candidato, invieremo agli amici dell'est un segnale molto positivo", ha affermato il presidente francese Nicolas Sarkozy durante la conferenza stampa che ha chiuso il Vertice Ue.
Duro l'attacco di berlusconi, nel corso della stessa conferenza stampa: il presidente del Consiglo ha detto di "aver visto una dichiarazione della sinistra che dice di voler votare contro Mauro. E' una vergogna, ricordo che per Prodi noi abbiamo dato il nostro voto". E ha ricordato che, "con l'Udc, il Pdl ha portato al Partito popolare europeo più di dodici milioni di voti. E' per questo che auspichiamo che la candidatura di Mauro sia presa in considerazione".
Quanto alla candidatura di Barroso alla presidenza della Commissione, in mattinata è arrivata la critica del capogruppo del Partito socialista all'Europarlamento di Bruxelles, Martin Schulz: "L'intesa sulla rielezione di Barroso è uno scandalo politico, legale e istituzionale dal quale i socialisti europei si dissociano". Schulz ha definito "totalmente inaccettabile che la decisione sia presa dai capi di Stato e di governo dei 27 paesi senza una consultazione completa e ufficiale con l'Europarlamento".
Il capogruppo dei socialisti si riferisce a una cena di lavoro di ieri sera a Bruxelles, nella quale il Consiglio Europeo avrebbe raggiunto l'accordo sul nome di Barroso. Alla fine dell'incontro, lo stesso Barroso aveva detto di essere "estremamente orgoglioso del sostegno unanime ricevuto, addirittura commosso".
Ma dopo la polemica sollevata da Schulz, adesso la sfida per il presidente uscente è riuscire a essere eletto entro luglio. In caso contrario, l'elezione si svolgerebbe secondo le nuove regole indicate dal Trattato di Lisbona, ovvero non con la maggioranza semplice ma con la maggioranza assoluta dei voti dell'Europarlamento.
"E' incomprensibile scegliere Barroso secondo il trattato di Nizza e i membri della Commisione in base al Trattato di Lisbona - ha detto il verde Cohn-Bendit - bisogna respingere l'ipotesi di una votazione in luglio".
Il capogruppo del Partito popolare europeo, Wilfred Martens, cerca di stemperare le polemiche: "Sono fiducioso, mi aspetto che nei prossimi giorni si riesca a trovare un accordo".
(19 giugno 2009)
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