lucameni ha scritto:Questa la posizione di Passigli (e di Sartori, Zagrebelsky) che io condivido in toto:
http://newrassegna.camera.it/chiosco_ne ... icle=MN34Y
Passigli fa un errore madornale.
Ipotizza che la CDL, senza allarsi con la Lega, vinca da sola prendendo il 55% dei seggi. I quali a questo punto sarebbero aggiunti a quelli della Lega. L'insieme arriverebbe al 66% dei seggi (dice 2/3) e quindi ipotizza che la Lega avrebbe una forza del 10% come voti e come seggi. Il ragionamento è due volte sbagliato.
In primis i partiti che perdono (perché non inseriti in una lista vicente) si dividono il restante 45% dei seggi.
Mettiamo che la CdL vinca con il 35% che ha oggi. Significa che con il 35% dei voti si prende il 55% dei seggi e che tutti gli altri partiti, con il 65% dei voti, prendono il 45% dei seggi. Una Lega che arrivasse al 10% dei voti avrebbe meno del 7% dei seggi. Quindi separati 55+7=62% (non 66%).
In seconda battuta e assai molto piu' determinante, è il fatto che i giochi non sono stabilito solo da come la CdL decide di presentarsi, da sola o non da sola, ma soprattutto da cosa fa il PD. Nell'ipotesi di Passigli la CdL si presenta da sola e non pensa nemmeno lontanamente che il PD potrebbe presentare una lista con altri partiti (IDV, UDC, Sinistra Arcobaleno).
Se il PD crea un listone che sulla carta puo' sorpassare la sola CDL, giocoforza quest'ulima deve allearsi con la Lega.
E l'insieme arriva al massimo al 55%. Mettersi insieme quindi consente di vincere con maggiore sicurezza ma si perdono seggi. Per contro anche l'opposizione ci guadagna ad essere unita, se l'avversario è unito, perché il resto (45% dei seggi) è tutto per lei.
Franz