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Veltroni: Cinque milioni di firme

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Veltroni: Cinque milioni di firme

Messaggioda matthelm il 07/07/2008, 12:43

Condivido quanto segue:

GIROTONDI E PD
I TRE MITI ETERNI DELLA SINISTRA

di ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA

N eppure gli organizzatori si aspettano che alla manifestazione dei girotondi di domani a Roma partecipino più di alcune migliaia di persone. Ciò nonostante, come si è visto in questi giorni, una simile adunata di persone certo non oceanica, appoggiata solo da un partito forte di appena il 3% dei voti ma da nessuna organizzazione di massa, da nessun sindacato, è in grado di mettere in grave imbarazzo il Partito democratico, di creare forti tensioni sia alla sua base che tra i suoi esponenti di vertice. Com’è possibile? È possibile perché l'iniziativa girotondina, pur avendo alle spalle ben poche forze, evoca però tre grandi miti che dominano da sempre l'immaginario e la pratica della sinistra italiana.
a) Il primo mito è quello delle «due Italie», delle quali, come è ovvio, la sinistra si sente sempre chiamata a impersonare (e come potrebbe essere altrimenti?) l'Italia dei Buoni. Dei «buoni italiani» in lotta perenne contro gli «italiani alle vongole», gli italiani cattivi i quali invece hanno, loro soltanto, il monopolio di tutti i vizi del Paese: calpestano le leggi, evadono le tasse, parcheggiano in seconda fila e non amano né il Csm né il protocollo di Kyoto. Sarebbero dotati addirittura di un altro Dna, come ha suggerito appena ieri Nanni Moretti. È una visione rassicurante (se vinci è perché ragionevolmente alla fine il bene non può che trionfare; se perdi è perché, altrettanto ragionevolmente, i furfanti, come si sa, trovano sempre il modo di avere la meglio) ma ha soprattutto il grande vantaggio di semplificare radicalmente ogni questione, e di alimentare così, anche per questa via,
b) il secondo mito , che è quello dell'«unità». Unità che ha la sua principale raffigurazione nella fatidica «manifestazione unitaria»: come per l'appunto pretende, vuole a tutti costi, esige assolutamente di essere quella di domani, anche se, piuttosto paradossalmente, essa è indetta da una sparutissima minoranza. Ma tant'è: come potrebbe giustificarsi infatti la divisione dei buoni di fronte al male? Solo in un modo, semmai, e cioè solo con il più o meno celato passaggio di una parte dei buoni stessi nel campo nemico. Ed è precisamente questo il ricatto che fa capolino di continuo dietro il mito dell'Unità: se non stai con noi, già solo perciò vuol dire che almeno per una parte stai potenzialmente con «gli altri». Il mito dell'Unità diviene così la premessa necessaria del mito del Tradimento. Entrambi, insieme al mito della «Nazione dei buoni», tendono sempre, comunque, a porre la politica fuori dell'ambito suo proprio: a farne un'appendice della morale. Non a caso Vincenzo Cerami ha definito «bacchettoni di mestiere» gli organizzatori della manifestazione di domani. Parole ruvide che però servono bene a indicare il
c) terzo mito che domina immaginario e pratica della sinistra: il mito del moralismo.
Il moralismo è il modo classico in cui la sinistra declina la tendenza all'antipolitica che da sempre, e oggi più che mai, alligna anche nelle sue file. Laddove la destra è abituata a declinare l'antipolitica nelle forme del disincanto qualunquistico spinto fino al cinismo, la sinistra, invece, l'incanala in quelle dell'eticismo condotto al limite dell'arroganza di tipo razzista. Ma pur se nelle forme del moralismo l'antipolitica non cessa per questo di adempiere la sua funzione abituale. Che consiste nel rendere superflua la fatica di pensare, di misurare, di distinguere; e nel considerare un pavido, un misero emulo del «sor Tentenna», chiunque a tale fatica non intenda rinunciare.
Ecco dunque qual è la vera forza dei girotondini. È la minaccia che immediatamente pesa su chi osa, a sinistra, dissentire da essi; la minaccia cioè di vedersi accusati di mettere in dubbio tre grandi capisaldi dell'ideologia diffusa della sinistra stessa: la convinzione di avere il copyright del bene, di dovere essere tutti uniti contro il male e, infine, che si è puri solo se si è duri. Il problema, insomma, non sono poche migliaia di «girotondini». Come quasi sempre accade in Italia, il problema sono i nodi che la storia ha intrecciato e che ora è maledettamente difficile sciogliere.
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Re: Veltroni: Cinque milioni di firme

Messaggioda ranvit il 07/07/2008, 13:19

Condivido anche io.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Veltroni: Cinque milioni di firme

Messaggioda pinopic1 il 07/07/2008, 13:51

In fondo è solo una manifestazione. Una manifestazione di protesta contro il governo e in particolare contro alcuni atti del governo. Uno strumento tradizionale della politica. Non è neanche un girotondo, non sono girotondini, sono manifestanti. Galli Della Loggia poterebbe almeno stare attento a non cadere in questi luoghi comuni e a non usare questi stratagemmi retorici atti a svilire il significato di un gesto politico, qual è una manifestazione. Che può piacere o non piacere e se non piace non si partecipa.
Inoltre trovo stucchevole che ad ogni iniziativa della sinistra che "non piace" si debba scrivere un trattato di sociologia per stigmatizzarne il comportamento e far discendere da iniziative simili le ragioni della sconfitta.
Niente di simile accade quando è la destra a portare in piazza la gggggente o quando è la destra a perdere le elezioni. In questi casi è normale, normali vicende della vita politica.
Invece se lo fa la sinistra è un fenomeno sociologico con profonde radici storiche.
E' solo una manifestazione, se abitassi a Roma o nelle vicinenze, ci farei una scappata.

Chi è di sinistra crede di avere il copyright del bene esattamente come chi è di destra crede di averlo lui. Nel caso specifico le leggi ad personam di Berlusconi le sta facendo la destra. Questa è la realtà oggettiva. Per qualcuno non va bene e manifesta in piazza. Per qualcuno non va bene ma non manifesta. Per qualcuno ancora va bene così.
O in nessun caso c'è patologia oppure se c'è patologia non credo che si possa trovare nei primi due gruppi.
Perché Galli della Loggia non ci spiega le ragioni profonde, i meccanismi sociologici e psicologici che spingono il popolo di CD a sostenere questa politica e a vedere in berlusconi l'uomo della Provvidenza e a pensare che la sinisttra abbia il copyright del male? Teme di avere meno lettori? E' forse la critica alla sinistra il genere che tira di più?

Demonizzatori giustizialisti: memorandum
Temo brogli elettorali, allarmi i comunisti, usano la via giudiziaria d'accordo con certi giudici, fomentatori di violenza, coglione chi vota a sinistra, chi sceglie di fare il magistrato non può essere sano di mente, le cooperative sono un covo di rossi, commissione Mitrokhin, commissione Telecom Serbia, le malefatte di prodi, la spallata, i mangitori di mortadella e schampagne,

Indietro nel tempo ci sarebbero le dichiarazioni ufficiali di Fini e Larussa su quel "privilegio feudale" che era l'immunità parlamentare, le reazioni degli stessi quando fu negato l'arresto di Craxi. Il cappio leghista in Parlamento.

Ancora più indietro i servizi dal tribunale di Milano di paolo Brosio per il direttore Emilio Fede quando ancora il nome di Berlusconi non era entrato nelle vicende di Mani pulite.
Ultima modifica di pinopic1 il 07/07/2008, 14:15, modificato 1 volta in totale.
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Re: Veltroni: Cinque milioni di firme

Messaggioda matthelm il 07/07/2008, 14:14

pinopic1 ha scritto:In fondo è solo una manifestazione. Una manifestazione di protesta contro il governo e in particolare contro alcuni atti del governo. Uno strumento tradizionale della politica. Non è neanche un girotondo, non sono girotondini, sono manifestanti. Galli Della Loggia poterebbe almeno stare attento a non cadere in questi luoghi comuni e a non usare questi stratagemmi retorici atti a svilire il significato di un gesto politico, qual è una manifestazione. Che può piacere o non piacere e se non piace non si partecipa.
Inoltre trovo stucchevole che ad ogni iniziativa della sinistra che "non piace" si debba scrivere un trattato di sociologia per stigmatizzarne il comportamento e far discendere da iniziative simili le ragioni della sconfitta.
Niente di simile accade quando è la destra a portare in piazza la gggggente o quando è la destra a perdere le elezioni. In questi casi è normale, normali vicende della vita politica.
Invece se lo fa la sinistra è un fenomeno sociologico con profonde radici storiche.
E' solo una manifestazione, se abitassi a Roma o nelle vicinenze, ci farei una scappata.

Chi è di sinistra crede di avere il copyright del bene esattamente come chi è di destra crede di averlo lui. Nel caso specifico le leggi ad personam di Berlusconi le sta facendo la destra. Questa è la realtà oggettiva. Per qualcuno non va bene e manifesta in piazza. Per qualcuno non va bene ma non manifesta. Per qualcuno ancora va bene così.
O in nessun caso c'è patologia oppure se c'è patologia non credo che si possa trovare nei primi due gruppi.
Perché Galli della Loggia non ci spiega le ragioni profonde, i meccanismi sociologici e psicologici che spingono il popolo di CD a sostenere questa politica e a vedere in berlusconi l'uomo della Provvidenza e a pensare che la sinisttra abbia il copyright del male? Teme di avere meno lettori? E' forse la critica alla sinistra il genere che tira di più?


Questa non è solo una manifestazione qualsiasi. Da qualcuno è stata pensata, da altri subito strumentalizzata, a volte sminuita, a volte ingigantita secondo i casi e le convenienze.
Ora tu la vuoi rappresentare come una delle tante. Non è così.
Galli della Loggia ci ha spiegato le “motivazioni” della vecchia e mai guarita sinistra, cosa vuol dire che doveva spiegarci anche quelle della destra. Cosa c’entra.
Noi che crediamo ancora nel progetto del PD seguiamo quello che Veltroni ci suggerisce, il quale fino a prova contraria è stato eletto dalle “santificate” primarie segretario del PD. Può andarci bene (a me si) o no, è soggettivo ma indicarlo come indifferente alla linea del partito è veramente fuorviante.
Rileggiamolo umilmente (anch’io) l’articolo di Galli della Loggia contiene profonde verità sull’essere della sinistra che andrebbero finalmente superate.
P.S.: Il P.D. non è un partito della sinistra ma di centrosinistra. Qualcosa di diverso, o sbaglio?
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Re: Veltroni: Cinque milioni di firme

Messaggioda incrociatore il 07/07/2008, 14:19

pinopic1 ha scritto:In fondo è solo una manifestazione. Una manifestazione di protesta contro il governo e in particolare contro alcuni atti del governo. Uno strumento tradizionale della politica. Non è neanche un girotondo, non sono girotondini, sono manifestanti....

già... la stessa "bolla" di "girotondini" è fatta ormai solo in senso spregiativo... perché?

Galli della Loggia fa un'analisi su dei rischi che sono reali, ma già giudicare con spregio le iniziative degli altri non è forse il risultato del metodo che si è analizzato? Perché Galli della Loggia pensa di sentirsi migliore di Pardi e Di Pietro? Perché è evidente che così è...

Non sarebbe più opportuno invece che innalzare muri di "scherno" e giudizi di sufficienza, aprire le porte a luoghi di discussione... fossero anche piazze?
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Re: Veltroni: Cinque milioni di firme

Messaggioda pinopic1 il 07/07/2008, 14:27

matthelm ha scritto:
pinopic1 ha scritto:In fondo è solo una manifestazione. Una manifestazione di protesta contro il governo e in particolare contro alcuni atti del governo. Uno strumento tradizionale della politica. Non è neanche un girotondo, non sono girotondini, sono manifestanti. Galli Della Loggia poterebbe almeno stare attento a non cadere in questi luoghi comuni e a non usare questi stratagemmi retorici atti a svilire il significato di un gesto politico, qual è una manifestazione. Che può piacere o non piacere e se non piace non si partecipa.
Inoltre trovo stucchevole che ad ogni iniziativa della sinistra che "non piace" si debba scrivere un trattato di sociologia per stigmatizzarne il comportamento e far discendere da iniziative simili le ragioni della sconfitta.
Niente di simile accade quando è la destra a portare in piazza la gggggente o quando è la destra a perdere le elezioni. In questi casi è normale, normali vicende della vita politica.
Invece se lo fa la sinistra è un fenomeno sociologico con profonde radici storiche.
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Chi è di sinistra crede di avere il copyright del bene esattamente come chi è di destra crede di averlo lui. Nel caso specifico le leggi ad personam di Berlusconi le sta facendo la destra. Questa è la realtà oggettiva. Per qualcuno non va bene e manifesta in piazza. Per qualcuno non va bene ma non manifesta. Per qualcuno ancora va bene così.
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Perché Galli della Loggia non ci spiega le ragioni profonde, i meccanismi sociologici e psicologici che spingono il popolo di CD a sostenere questa politica e a vedere in berlusconi l'uomo della Provvidenza e a pensare che la sinisttra abbia il copyright del male? Teme di avere meno lettori? E' forse la critica alla sinistra il genere che tira di più?


Questa non è solo una manifestazione qualsiasi. Da qualcuno è stata pensata, da altri subito strumentalizzata, a volte sminuita, a volte ingigantita secondo i casi e le convenienze.
Ora tu la vuoi rappresentare come una delle tante. Non è così.
Galli della Loggia ci ha spiegato le “motivazioni” della vecchia e mai guarita sinistra, cosa vuol dire che doveva spiegarci anche quelle della destra. Cosa c’entra.
Noi che crediamo ancora nel progetto del PD seguiamo quello che Veltroni ci suggerisce, il quale fino a prova contraria è stato eletto dalle “santificate” primarie segretario del PD. Può andarci bene (a me si) o no, è soggettivo ma indicarlo come indifferente alla linea del partito è veramente fuorviante.
Rileggiamolo umilmente (anch’io) l’articolo di Galli della Loggia contiene profonde verità sull’essere della sinistra che andrebbero finalmente superate.
P.S.: Il P.D. non è un partito della sinistra ma di centrosinistra. Qualcosa di diverso, o sbaglio?


Io la vedo come una manifestazione organizzata autonomamente da alcune personalità di sinistra e non; aperta a chiunque vi voglia partecipare. Ci sarà sempre un Galli della Loggia o un altro al suo posto a spiegarci i mali della vecchia e mai guarita sinistra. Ma il vero male della sinistra è proprio questo continuo interrogarsi sui suoi "vecchi" mali. Forse la destra vince proprio perché non si interroga mai sui suoi mali se questi permettono di avere il potere.

Il PD è un partito di centrosinistra. Per me puoi anche definirlo di qua o di la, di est o di ovest, cric o croc, cip o ciop. Nei sistemi bipolari di tutto il mondo i due poli si chiamano destra e sinistra il che non implica necessariamente un riferimento al marxismo, al socialismo, o ad altro.
Perfino leggendo e ascoltando commentatori americani delle primarie e delle prossime elezioni mi accorgo che usano il termine sinistra per indicare il PD americano e destra per indicare il PR americano. Usano anche estrema destra per indicare quell'ala di elettorato che Mc Caine dovrebbe conquistare per puntare alla vittoria.
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Re: Veltroni: Cinque milioni di firme

Messaggioda matthelm il 07/07/2008, 14:28

Galli è un giornalista che fa e scrive delle analisi. E' il suo mestiere.
Io in generale lo apprezzo.
Tutti quelli che fanno analisi politiche, noi compresi, dovremmo essere migliori degli altri? Che significa.
Sono opinioni che possono anche dar fastidio se non collimano con le nostre.
Avolte si disc ute in piazza, a volte sui giornali ed a volte nei forum...
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Re: Veltroni: Cinque milioni di firme

Messaggioda matthelm il 07/07/2008, 14:33

pinopic1 ha scritto:
matthelm ha scritto:
pinopic1 ha scritto:In fondo è solo una manifestazione. Una manifestazione di protesta contro il governo e in particolare contro alcuni atti del governo. Uno strumento tradizionale della politica. Non è neanche un girotondo, non sono girotondini, sono manifestanti. Galli Della Loggia poterebbe almeno stare attento a non cadere in questi luoghi comuni e a non usare questi stratagemmi retorici atti a svilire il significato di un gesto politico, qual è una manifestazione. Che può piacere o non piacere e se non piace non si partecipa.
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Invece se lo fa la sinistra è un fenomeno sociologico con profonde radici storiche.
E' solo una manifestazione, se abitassi a Roma o nelle vicinenze, ci farei una scappata.

Chi è di sinistra crede di avere il copyright del bene esattamente come chi è di destra crede di averlo lui. Nel caso specifico le leggi ad personam di Berlusconi le sta facendo la destra. Questa è la realtà oggettiva. Per qualcuno non va bene e manifesta in piazza. Per qualcuno non va bene ma non manifesta. Per qualcuno ancora va bene così.
O in nessun caso c'è patologia oppure se c'è patologia non credo che si possa trovare nei primi due gruppi.
Perché Galli della Loggia non ci spiega le ragioni profonde, i meccanismi sociologici e psicologici che spingono il popolo di CD a sostenere questa politica e a vedere in berlusconi l'uomo della Provvidenza e a pensare che la sinisttra abbia il copyright del male? Teme di avere meno lettori? E' forse la critica alla sinistra il genere che tira di più?


Questa non è solo una manifestazione qualsiasi. Da qualcuno è stata pensata, da altri subito strumentalizzata, a volte sminuita, a volte ingigantita secondo i casi e le convenienze.
Ora tu la vuoi rappresentare come una delle tante. Non è così.
Galli della Loggia ci ha spiegato le “motivazioni” della vecchia e mai guarita sinistra, cosa vuol dire che doveva spiegarci anche quelle della destra. Cosa c’entra.
Noi che crediamo ancora nel progetto del PD seguiamo quello che Veltroni ci suggerisce, il quale fino a prova contraria è stato eletto dalle “santificate” primarie segretario del PD. Può andarci bene (a me si) o no, è soggettivo ma indicarlo come indifferente alla linea del partito è veramente fuorviante.
Rileggiamolo umilmente (anch’io) l’articolo di Galli della Loggia contiene profonde verità sull’essere della sinistra che andrebbero finalmente superate.
P.S.: Il P.D. non è un partito della sinistra ma di centrosinistra. Qualcosa di diverso, o sbaglio?


Io la vedo come una manifestazione organizzata autonomamente da alcune personalità di sinistra e non; aperta a chiunque vi voglia partecipare. Ci sarà sempre un Galli della Loggia o un altro al suo posto a spiegarci i mali della vecchia e mai guarita sinistra. Ma il vero male della sinistra è proprio questo continuo interrogarsi sui suoi "vecchi" mali. Forse la destra vince proprio perché non si interroga mai sui suoi mali se questi permettono di avere il potere.

Il PD è un partito di centrosinistra. Per me puoi anche definirlo di qua o di la, di est o di ovest, cric o croc, cip o ciop. Nei sistemi bipolari di tutto il mondo i due poli si chiamano destra e sinistra il che non implica necessariamente un riferimento al marxismo, al socialismo, o ad altro.
Perfino leggendo e ascoltando commentatori americani delle primarie e delle prossime elezioni mi accorgo che usano il termine sinistra per indicare il PD americano e destra per indicare il PR americano. Usano anche estrema destra per indicare quell'ala di elettorato che Mc Caine dovrebbe conquistare per puntare alla vittoria.


Io la vedo solo come manifestazione lanciata da Di Pietro e perciò non condivisibile perché lui la strumentalizzerebbe sicuramente. Chi fa politica deve fare anche queste valutazioni. Io ho votato PD non Di pietro anche perché con lui c'era un patto preeletorale che ha prontamento disatteso. Per me è sufficiente.
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Re: Veltroni: Cinque milioni di firme

Messaggioda incrociatore il 07/07/2008, 14:51

matthelm ha scritto:Galli è un giornalista che fa e scrive delle analisi. E' il suo mestiere.
Io in generale lo apprezzo.
Tutti quelli che fanno analisi politiche, noi compresi, dovremmo essere migliori degli altri? Che significa.
Sono opinioni che possono anche dar fastidio se non collimano con le nostre.
Avolte si disc ute in piazza, a volte sui giornali ed a volte nei forum...

non è in discussione il giornalista Galli della Loggia...

diciamo che è forte il rischio, anche in quanti si riconoscono in questa sua analisi... e io posso essere uno di questi... di non rendersi conto di interpretare gli stessi metodi e limiti oggetto di quella analisi...

Vedere con sufficienza... quando va bene.... più facilmente con disprezzo, l'iniziativa di tanti che ritengono utile manifestare in una piazza il loro sdegno per cose che in un Paese civile non dovrebbero nemmeno essere discusse mi sembra veramente allucinante... proprio poi quando è la presunta (e in moltissimi casi lo è) volontà di sentirsi "migliori" di coloro che in piazza ci vorrebbero andare un giorno si e un altro anche, a voler essere messa a giudizio.

Mi sembra la storia del bue che da del cornuto all'asino.

Negare che esista il bisogno "fisico" di esternare la propria rabbia anche in modo plateale e pubblico, deridendo e sfregiando il diritto di chi lo manifesta è un'operazione para-fascista e antilibertaria.

La notte dell'11 settembre 1973 e molte delle successive me le ricordo in piazza e sotto le tende di solidarietà per il Governo di "Unidad Popular" di Salvador Allende... avevo solo 18 anni, certo, ma non ero certo illuso e imbecille da poter pensare che quello sarebbe, non dico bastato, ma nemmeno servito a far cadere Pinochet... a volte però di certe cose c'è bisogno... come dell'aria per respirare...
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Re: Veltroni: Cinque milioni di firme

Messaggioda matthelm il 07/07/2008, 14:56

Pino, negli Stati Uniti o nel Botwana possono chiamare destra o sinistra quel che vogliono secondo le loro peculiarità.
Per noi italiani sinistra, centro e destra hanno una precisa valenza.
Se vuoi prova dire a qualche exds che il PD è di centro, oppure a qualcuno ex popolare che il pd è di sinistra.

Vedresti subito sulle loro facce la controprova di quello che ho detto.
Siamo democratici, di centrosinistra, riformisti. E con questo vogliamo superare gli errori storici e le magagne dei vecchi partiti di provenienza.
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