Paolo65 ha scritto:Il PD dovrebbe andare al Divino Amore se resta sopra la soglia del 27-28%. Con Franceschini si sono avuti solamente meno attacchi feroci alla figura del segretario,cosa che ha fatto naufragare Veltroni, e poco più.
Ancora dopo mesi non si capisce cosa vuole fare e dove vuole andare il PD: imperdonabile.
Peggio, hanno buttato fuori i Radicali, l'unico partito con forti connotazioni liberali e laiche,tenendosi un Di Pietro che lo ripaga attaccandolo sempre e rubandogli giustamente voti.
Se invece va sotto il 25%, potrebbe crollare tutto e non è detto che sia un male.
Meglio una sinistra libera da un certo cattolicesimo di parata, e viceversa, che un brodo senza sapore.
Paolo
purtroppo non tieni conto di una cosa. Il cattolicesimo di parata lo vogliono gli elettori, non il PD. I radicali restano una forza secondaria sul piano delle decisioni perche' la loro politica non interessa praticmaente a nessuno. Sono stati comunque i primi ad allontanarsi dalla coalizione, il giorno dopo le elezioni. Quello che confondi e' quello che piace a te con quello che piace alla gran parte della gente. Puoi augurarti pure che la gente non sia cattolica-di-parata (sono un convinto anticlericale), ma "purtroppo" (per noi) questo non e' l'orientamento della gran parte della gente, che e' bigotta fino al midollo.
Il PD non sa dove andare perche' non lo sappiamo noi elettori del PD. Perche' ogni volta che prende una decisione c'e' una componente decisiva che dice di no. Altrimenti non si capisce come mai da quando Berlinguer era alla segreteria ad oggi il problema e' stato sempre questo. Infatti anche quando si sono vinte le elezioni (di misura) ci si e' sfaldati subito dopo al primo problema concreto, alla prima decisione decisiva da prendere.
I casi della storia? Per 30 anni consecutivi? Mah. Improbabile. Da un punto di vista impersonale si puo' dire ora questi ora quelli. Ora e' la sinistra che dice di no e se ne va, ora e' la componente moderata che dice di no e se ne va o minaccia di farlo. la politica forte la fai quando c'e' un'esigenza forte nell'elettorato o una forte tendenza a delegare, proprio come nel caso della destra.
A me viene da ridere quando leggo di queste discussioni del tipo dobbiamo andare con l'IDV... no, coi radicali!... no, colla sinistra! Ovviamente ho le mie convinzioni (molto a sinistra per inciso) ma non mi nascondo che il problema non e' non aver fatto quello che dico io, ma trovare un territorio comune in grado di convincere gran parte della gente. Rimango sorpreso quando vedo che ancora ci si dimentica di questa sostanziale differenza tra le due cose.
pagheca