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Le dieci domande di repubblica a Berlusconi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Le dieci domande di repubblica a Berlusconi

Messaggioda ranvit il 01/06/2009, 16:03

Pagheca, a me fa schifo avere questo Presidente del Consiglio. Ho aperto io questo 3d in appoggio, nel mio piccolo, alla campagna di Repubblica.

Ma non mi si venga a dire che dobbiamo fare quadrato attorno agli attuali "capi" di un Cs, incapace non solo di contrastare in maniera vincente Berlusconi, ma neanche di avere un minimo di progetto politico condivisibile; fatto di innovazione di metodi e personale politica, nonchè di un programma di riforme tese al rinnovamento delle istituzioni e del Paese.

Il ricatto per cui dovremmo votare questi signori incapaci solo per evitare Berlusconi è umiliante e non piu' accettabile!

Io, e come me tanti italiani, possiamo aspettare anche se tenendoci Berlusconi e il naso tappato...

Vittorio
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Re: Le dieci domande di repubblica a Berlusconi

Messaggioda ranvit il 01/06/2009, 16:08

Dal corriere.it :

Il premier: «Non servono più chiarimenti, sU NOEMI HO GIà detto TUTTO»
Il Times attacca Berlusconi
La replica: falsità insufflate da sinistra
Il giornale: «Il peggio non sono le ragazze candidate a Europarlamento, ma il disprezzo verso gli italiani»

LONDRA - Durissimo attacco del Times nei confronti di Silvio Berlusconi. «L'aspetto peggiore del comportamento di Berlusconi non è il fatto che sia un buffone sciovinista. E nemmeno che si accompagni con donne di 50 anni più giovani, abusando della sua posizione per offrire loro lavoro come modelle, assistenti personali e anche, suona assurdo, candidate al Parlamento europeo. La cosa più scioccante è l'assoluto disprezzo con il quale tratta gli italiani». Inizia così l'editoriale del quotidiano londinese, di proprietà del magnate Rupert Murdoch, padrone anche di Sky, dedicato al presidente del Consiglio italiano.

«ANZIANO LIBERTINO» - Continua poi l'articolo: «L'anziano libertino (Lothario sul Times, ndr) può trovare divertente, o anche temerario, fare il playboy, vantandosi delle sue conquiste, umiliando sua moglie, o facendo commenti che per molte donne sono grottescamente inappropriati. Non è il primo o il solo il cui comportamento privo di dignità sia inappropriato per la sua carica. Ma quando vengono poste domande legittime su rapporti che toccano lo scandaloso e i quotidiani lo invitano a spiegare associazioni che, nella migliore delle ipotesi, lasciano perplessi, la maschera del clown cade». Berlusconi «invoca la legge per proteggere la sua "privacy", rilascia dichiarazioni elusive e contraddittorie e poi promette melodrammaticamente di dimettersi se verrà scoperto a mentire». L'editoria prosegue ricordando le domande alle quali Berlusconi non ha mai risposto, le foto di Villa Certosa fatte sequestrare e il ministro degli Esteri Frattini che ha puntualizzato che in Italia i rapporti sessuali non consenzienti riguardano solo i minori di 14 anni. Infine il Times ricorda che tutto ciò non è solo una questione interna italiana, ma l'Italia ha la presidenza di turno del G8, è un importante membro della Nato e Berlusconi si è dichiarato amico personale di Putin.

REPLICA DI BERLUSCONI - Silvio Berlusconi ha liquidato l'articolo del Times in poche parole durante l'intervista a 28 Minuti di Barbara Palombelli su Radio 2: «I giornali stranieri sono in collegamento diretto con quelli della sinistra italiana: sono cose ispirate e insufflate dalla sinistra italiana che spinge per ottenere attenzione alle nostre vicende viste dalla loro parte. La carta dei valori della sinistra è diventata Novella 2000». Il Cavaliere però ammette che il suo consenso, che era «al 75,1%», è sceso «al 73%». Per quanto riguarda eventuali chiarimenti, a differenza di quanto aveva affermato il 25 maggio in un'intervista alla Cnn, ha dichiarato che non ce n'è più bisogno: «Ho già chiarito tutto: le veline non vero, minorenni assolutamente non vero, Mills assolutamente non vero. Calunnie che si ritorceranno contro chi le ha agitate». Berlusconi ha poi proseguito affermando di «non avere molto tempo per guardare la tv, e non ne sento la mancanza». Sulla polemica tra Enrico Mentana e Mediaset: «Faccio tanti auguri a Mentana, con il quale non ho mai avuto contrasti e c'è stima reciproca: che possa ritornare a fare al più presto il giornalista televisivo, mestiere in cui è molto bravo». Sulla crisi alla giunta regionale siciliana, ha detto che si tratta di «una questione locale e frutto di contrasti personali, ma sono certo che si risolverà. Me ne occuperò dopo le elezioni». Sull'incontro con Obama alla viglia del G8: «Parleremo di tutto, ci sarà anche il codice delle nuove norme che dovranno regolare la vita finanziaria ed economica del futuro».


01 giugno 2009
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Re: Le dieci domande di repubblica a Berlusconi

Messaggioda ranvit il 02/06/2009, 17:04

da repubblica.it :

Veline e casting per le candidate: "Un modello mercificato e lesivo"
Prendono posizione le signore insignite delle più alte onorificenze dello Stato
"Per una Repubblica che ci rispetti"
Appello delle donne Cavaliere
Sono docenti universitarie, giornaliste, suore, imprenditrici
"Un'immagine femminile degradata con la complicità della quarta carica dello Stato"

di GIOVANNA CASADIO

ROMA - Un ricordo di quelli ormai archiviati. "Quando all'università, a Torino, una di noi prendeva la parola c'era sempre qualche ragazzo che scandiva "calzetta, calzetta"". La poetessa Maria Luisa Spaziani ride. Ma in queste ultime settimane è diventato sempre più difficile per le donne italiane infischiarsene del passato. Non perché a qualcuno viene in mente di dire "tornatevene a fare la calzetta", ma per quel casting di "pupe" con il quale il presidente del Consiglio e leader del Pdl, Silvio Berlusconi pensava di fare la selezione delle donne candidate alle europee. Per via delle festicciole in Sardegna. Dell'affaire di Berlusconi e della giovanissima Noemi. Dei vizi privati e dei comportamenti pubblici. Delle veline.

LEGGI IL TESTO DELL'APPELLO

In poche parole: "Di queste donne che assurgono agli onori dei media se sono compiacenti verso i potenti e asservite a un modello mercificato e lesivo dell'identità femminile". L'Italia e le donne italiane sono molto altro. Comincia così l'appello "Per una Repubblica che rispetti le donne" delle donne insignite delle alte onorifenze repubblicane nel giorno della festa del 2 giugno. Sono la poetessa Spaziani (Cavaliere di Gran Croce); Maria Bianca Bosco Tedeschini Lalli, prima donna rettore d'Italia e fondatrice dell'università Roma 3, Grande ufficiale della Repubblica come Silvia Costa, una vita in politica e nelle istituzioni e ora candidata del Pd a Strasburgo; la giornalista e scritttrice Elena Doni. E poi, i commendatori della Repubblica suor Eugenia Bonetti, missionaria; Linda Laura Sabbadini; Rosa Valentino, presidente dell'associazione delle donne giuriste; Paola Spada; Gigliola Zecchi; Anna Maria Comito; e l'ufficiale della Repubblica, Susanna Diku, ginecologa, che nel 2000 fu la prima donna straniera a cui Carlo Azeglio Ciampi assegnò l'alta onorificenza; la capoverdiana Maria Josè Mendez Evola, che per anni in Italia ha lavorato come collaboratrice domestica, oggi è sociologa, ricercatrice.

E molte, molte altre donne che non si sono arrese mai, che rappresentano uno spaccato del paese, e che hanno deciso di "rompere il silenzio assordante".

"C'è un'immagine degradata delle donne e mercificata con la complicità della quarta carica dello Stato", attacca la Costa. Le "madrine" della Repubblica sono riunite nella saletta di un hotel non molto distante dalle vie del centro in cui sfila la parata militare. Ricordano le ventuno donne costituenti. Citano le parole con cui Natalia Aspesi conclude il fondo su Repubblica di oggi "Ma c'è anche un'altra Italia sempre più disorientata e costernata davanti... a questo disprezzo per una donna, per le donne, per tutto il paese".

Sono di sinistra, prevalentemente, tante le adesioni di parlamentari democratiche. Però l'appello sarà inviato anche alle donne della destra. Dice Silvia Costa: "Perché questo loro silenzio? Sembra la preoccupazione esclusiva di servire un padre/padrone. Invece ci vorrebbe solidarietà". Non quell'attacco di Daniela Santanché contro Veronica Lario, la moglie del premier che ha denunciato il "ciarpame politico", i vizi privati ("mio marito frequenta monorenni"), le preoccupazioni, e chiesto il divorzio. Le donne italiane da che parte stanno?

(2 giugno 2009)
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Re: Le dieci domande di repubblica a Berlusconi

Messaggioda ranvit il 02/06/2009, 17:07

da repubblica.it :

Sul sito dell'organizzazione britannica per la difesa dei diritti
umani e della democrazia nuovi interrogativi per il premier
Dall'inglese Open Democracy altre 10 domande a Berlusconi

ROMA - Dopo Repubblica, l'organizzazione no-profit britannica Open Democracy, che promuove il rispetto dei diritti umani e della democrazia, rivolge a Silvio Berlusconi altre dieci domande. Sul sito, Geoff Andrews - accademico e cronista esperto di affari italiani, oltre che autore di un libro recente sul nostro paese, pubblicato in Gran Bretagna e tradotto anche in Italia, intitolato "Un paese anormale" - chiede al presidente del Consiglio di fare chiarezza su diversi temi.

Ecco il testo dell'articolo pubblicato in inglese sul sito di Open democracy:

Caro signor Berlusconi,

Sono passate quasi tre settimane dalla pubblicazione su Repubblica delle dieci domande riguardo la sua relazione con Noemi Letizia. Lei ha scelto di non rispondere, sostenendo che l'iniziativa del giornale era parte di una campagna organizzata dalla sinistra. Nelle settimane successive, lei ha accusato Repubblica di aver orchestrato un complotto di sinistra che si è esteso alla stampa internazionale, coinvolgendo, fra gli altri il Times e l'Economist. Nello stesso periodo, lei ha anche descritto il Parlamento italiano come "inutile" e i giudici come motivati "dall'odio" e dalla "gelosia".

Mancano solo pochi giorni alle elezioni europee, che si terranno negli Stati membri dal 4 al 7 giugno, e in Italia il 6 ed il 7 giugno. Poi l'Italia ospiterà il G8 all'Aquila dall'8 al 10 luglio. La sua risposta, ancora una volta, ha sollevato dubbi di interesse pubblico più ampio, sul suo comportamento come primo ministro italiano. Vorrei rivolgerle anch'io altre dieci domande.

1) Lei ha rivolto molte critiche al ruolo della stampa in questo caso, nonostante il fatto che Il Giornale (quotidiano di proprietà della sua famiglia), come altri giornali, abbiano difeso regolarmente la sua condotta. Pochi primi ministri hanno questo privilegio, tuttavia lei continua ad insistere sul fatto che la stampa le è contro. Qual è il suo concetto, allora, di stampa libera? Per esempio, porrebbe condizioni alle critiche che la stampa può muovere al primo ministro?

2) Le ha accusato la Repubblica di "sfruttare questioni private per fini politici". Eppure, i confini fra "pubblico" e "privato" nella sua vita politica spesso si sovrappongono, soprattutto per il fatto che lei possiede diversi quotidiani e stazioni televisive e allo stesso tempo detiene il potere politico. Lei accettò di risolvere il "conflitto di interessi" entro 100 giorni dalla sua entrata in carica, eppure nulla è stato fatto ancora. Questa situazione solleva ampie critiche in Europa. Perché non ha risolto il "conflitto di interessi" e non crede che esso presenti un problema per la democrazia italiana?

3) Il 21 maggio 2009 lei ha descritto il Parlamento italiano come "inutile", suggerendo che solo 100 parlamentari sarebbero sufficienti per svolgere il loro compito in modo efficace. Allo stesso tempo, sostiene che il popolo italiano sia "con lei". E' sua opinione, quindi, che il popolo italiano sarebbe felice di darle più potere per far funzionare le cose in modo più efficace?

4) Lei ha paragonato il ruolo del governo a quello di un'azienda privata e in un confronto fra legislatori e imprenditori, considera migliori i secondi. Comprende la differenza fra essere un uomo d'affari di successo e uno statista di successo?

5) Il 19 maggio, un tribunale italiano ha emesso una sentenza secondo la quale lei ha corrotto l'avvocato inglese David Mills, pagando 600,000 sterline perché testimoniasse il falso a suo favore. Mills è stato condannato a febbraio, lei invece è stato protetto da una legge che le garantisce l'immunità varata sotto il suo governo. Lei ha detto che riferirà in Parlamento sulla questione "appena ne avrà il tempo", ma non prima delle elezioni europee. Perché e quando saranno fatte queste dichiarazioni al Parlamento?

6) Oltre alle critiche rivolte al Parlamento italiano, lei attacca regolarmente i giudici per il loro "pregiudizio" e la loro "insanità". Lei è stato recentemente oggetto di critiche per aver insidiato le procedure costituzionali, cosa che ha portato ad un contrasto con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, recentemente, in particolare, per il caso del diritto a morire di Eluana Englaro. E' stato detto che lei stesso aspira a succedere a Napolitano. Può confermare la sua intenzione di voler diventare presidente della Repubblica? E in che modo arriverebbe a ricoprire questo ruolo?

7) A luglio 2009 lei ospiterà il summit del G8 all'Aquila. In precedenti occasioni internazionali e riunioni con leader mondiali, lei ha avuto problemi di comunicazione con alcuni dei suoi pari. Crede che ce ne saranno altri quest'anno?

8) Quali sono, a suo giudizio, i maggiori successi che ha conseguito come primo ministro italiano?

9) Nelle scorse settimane, lei ha negato di essere stato coinvolto direttamente nel processo di selezione di showgirl televisive come candidate parlamentari per il suo partito, anche se il suo quotidiano Il Giornale, lo ha ammesso. Può chiarire se è stato o meno coinvolto nel processo di selezione?

10) Infine, perché Noemi Letizia, la sua amica diciottenne di Napoli, la chiama "papi"?

Cordialmente,

Geoff Andrews
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Re: Le dieci domande di repubblica a Berlusconi

Messaggioda ranvit il 03/06/2009, 17:01

da repubblica.it :


Commento del quotidiano tedesco nota la contraddizione: Berlusconi si scaglia
contro chi viola la privacy, ma lui per primo ha creato la politica spettacolo
Sueddeutsche: "Privato e politico"

su Open Democracy il disagio degli italiani
Valanga di risposte sul sito del think tank britannico
che ha pubblicato le sue "dieci domande" al premier


Del caso Berlusconi si occupa oggi la Sueddeutsche Zeitung con il vistoso articolo al centro della pagina editoriali. "Il privato come politico", s'intitola il commento di Hans-Juergen Jakobs. Scrive: "Per anni il politico populista di destra non ha mai temuto di sfruttare la sua vita personale al servizio del suo potere e del suo ego. Per questo appare oggi grottesco che egli combatta contro i fotografi... quanto può essere privato un politico che con tanto amore si denuda e mette in scena se stesso davanti al popolo? La risposta è semplice: non può esserlo.

"Chi si mette sul mercato con ogni mezzo e si espone in spettacolo così volentieri - continua la SZ - ha spostato da solo pesi e misure. Chi confonde vino, donne e canzoni con le public relations di un governo non può aspettarsi di essere un giorno onorato nel Pantheon con un busto come statista... in Italia il dibattito è serio come fu su Clinton negli Usa: il capo del governo mente? ... e così il presidente del Consiglio così vicino agli show e alle showgirl alla fine è riuscito a ricordare un vecchio slogan del Sessantotto: il privato è politico".

Il quotidiano pubblica anche una vignetta in cui Berlusconi è raffigurato mentre con in mano una rete acchiappafarfalle cerca di afferrare foto-santini di donne nude che volano nell'aria. Il titolo della vignetta è "Sammler aus Leidenschaft", cioè collezionista per passione.

Open Democracy. Il sito del think tank britannico, che il 1 giugno ha pubblicato le sue "altre dieci domande a Silvio Berlusconi", sta facendo il pieno di feedback da parte dei lettori. Decine di risposte al post di Geoff Andrews, esperto di politica italiana. Quel che colpisce, in primo luogo, è che si tratta in larga misura di italiani, alcuni residenti in Gran Bretagna altri no. Come se, scrive Charles Lambert, "in Italia mancasse uno spazio di questo tipo, dove le opinioni possano essere diffuse" mentre gli stranieri si curano poco della vicenda perché "l'uomo ha già screditato la posizione del paese nel mondo a un punto tale che nessuno si cura ormai più dell'Italia". Rosa, da Londra, lancia il suo "grido" via internet: "Voglio essere libera. E' un concetto così difficile, pensiamo di esserlo già e per questo in Italia lo votano ancora (...) Forse hanno dimenticato cosa significhi la vera libertà". C'è chi va giù duro e definisce gli italiani "popolo storicamente ineducato alla democrazia" e dunque abituato a politici che non rispondono a nulla e di nulla. "Thunder Cat" riprende la definizione data da Time di "Berlusconistan" e aggiunge: "Qui i fatti non contano più, la verità non è importante". Una sindrome da "assedio" - e molti citano le inchieste di Repubblica come unico esempio alternativo - sembra dominare i lettori di Open Democracy: "Abbiamo bisogno di aiuto dall'esterno per liberarci di questo incubo politico. Meritiamo il cambiamento".
(3 giugno 2009)
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Re: Le dieci domande di repubblica a Berlusconi

Messaggioda ranvit il 03/06/2009, 17:05

Gli inglesi.....non lasciano in pace neanche un allenatore :


da repubblica.it :

Sesso, inglese, gossip "Welcome, Carlo"
Più del Manchester e del Liverpool, Ancelotti dovrà temere i tabloid inglesi che lo aspettano: "Ha una torrida vita sessuale". I problemi della lingua
dal corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - Si prepara a combattere contro il Manchester United e l'Arsenal, ma Carlo Ancelotti, nuovo allenatore del Chelsea, ha anche altri avversari con cui deve fare i conti in questo nuovo capitolo della sua vita professionale. E non solo professionale: perché i tabloid inglesi, la stampa popolare specializzata in gossip e rivelazione, lo aspetta con il taccuino puntato anche per quanto riguarda la sua vita privata. "Sven II, in cerca di compagnia" è il titolo di oggi del Daily Mail, che prevede che il coach italiano potrebbe avere una "torrida vita sessuale" lungo le rive del Tamigi come quella che accompagnò gli anni dello svedese Sven Goran Eriksson alla guida della nazionale inglese.

CARLO E LE DONNE - I giornali scandalistici, per l'appunto, saranno il primo avversario non calcistico di Ancelotti: un avversario da non sottovalutare, perché la loro simpatia o antipatia per un allenatore può avere effetti decisivi sul modo in cui è visto dai tifosi, dai giocatori, perfino dal proprietario, il miliardario russo Roman Abramovich. La stampa, certo, ha influenza anche in Italia e in altri paesi, ma qui lo sport è uno degli ingredienti chiave del giornalismo, specie per mezza dozzina di quotidiani tabloid che fanno quasi tutti i giorni la contro-copertina (l'ultima pagina del giornale) sul football. E sono già partiti alla carica. Il Mail, come già ha fatto il giorno prima l'Evening Standard, informa i lettori inglesi che Ancellotti arriverà a Londra tutto solo: "lasciato dalla moglie", Luisa, quando questa ha scoperto che lui la tradiva con una hostess romena del Modena, e successivamente lasciato anche dalla hostess romena, Marina Cretu, di vent'anni più giovane di Ancellotti, quando ha scoperto che, oltre che per vedere i figli, l'allenatore tornava in Emilia tutti i lunedì per rivedere la moglie. "Vorrebbe riconciliarsi con Marina", che adesso è tornata a Bucarest, scrivono i giornali di Londra, "ma sta ancora male all'idea di aver perso il suo primo amore, Luisa".

IL FANTASMA DI SVEN - E mentre è confuso da questo amletico dubbio, conclude il Mail, chi lo aiuterà "a spendere il suo fantastico stipendio" a Londra, 6 milioni e mezzo di sterline l'anno (più di 7 milioni di euro), il più ricco salario della Premier League (solo Fabio Capello, in Inghilterra, guadagna di più)? Per cui, ecco un altro "nemico" oltre ai tabloid, all'orizzonte di profila il fantasma di Eriksson, uno che ha fatto forse più notizia con le sue love-story, in questo paese, che con i risultati: la turbinosa relazione con l'italiana Nancy Dell'Olio, le scappatelle con la presentatice televisiva Ulrika Jonsonn e perfino con una segretaria dalla Football Association, la federcalcio inglese, Faria Alam. Carlo diventerà "Sven II"? O semplicemente, arrivando a Londra da single, troverà qui un nuovo amore?

IL FANTASMA DI GUUS - Di fantasmi, e dunque di avversari, ce ne sono anche altri. Uno è quello di Guus Hiddink, il protagonista del "veni, vidi, vici": in tre mesi ha rimesso a posto il Chelsea, e prima di andarsene, per tornare ad allenare la Russia, come era stabilito dall'inizio, gli ha fatto pure vincere di nuovo un trofeo, la Coppa d'Inghilterra, il primo da quando se n'è andato Josè Mourinho. Ma soprattutto, scrivono i giornali di qui, il tecnico olandese ha portato allegria, in campo e fuori, un elemento che era mancato con il ruvido brasiliano Scolari e con l'introverso israeliano Grant, i suoi predecessori sulla panchina del Chelsea. Guss si è fatto benvolere dai giocatori, dai tifosi, dal boss Roman Abramovich: la scena di loro due che ballano insieme negli spogliatoti dopo la conquista della Coppa, Hiddink con un enorme sigaro in mano, non verrà dimenticata tanto presto.

IL FANTASMA DI MOURINHO - A proposito di quanto sopra, l'altro spettro è quello del portoghese. Con il quale, a Milano, da opposte panchine, Ancelotti non ha mai avuto un buon rapporto. Ora Carletto dice che vorrebbe far vincere al Chelsea la Champions League, l'unico trofeo che Mourinho (e tutti quelli che lo hanno seguito) ha mancato. E' un bel proponimento, ma la stampa di qui e i tifosi lo hanno preso in parola: se non vince la Champions, avrà deluso, e avrà perso l'occasione di tappare la bocca a Josè, cosa che finora non molti sono stati in grado di fare.

IL FANTASMA DI RANIERI - Da ultimo, a tormentare Ancelotti c'è lo spettro di Claudio Ranieri, che allenò dignitosamente il Chelsea portandolo a un passo dalla vittoria su vari fronti (una sua abitudine anche altrove), ma senza vincere nulla (una sua abitudine anche altrove). Caratteristica più ricordata di Ranieri, qui a Londra: ci ha messo un secolo a imparare l'inglese; e anche quando lo ha finalmente imparato, era sempre un po' comico a parlarlo. Una differenza abissale rispetto a Mourinho e a Hiddink, due stranieri che lo parlano con l'accento ma con disinvoltura. Capello l'ha imparato discretamente, diciamo che lo parla peggio di Mourinho e Hiddink ma non peggio di Ranieri: ha il vantaggio, però, di doverlo parlare solo tre-quattro volte l'anno, quando si riunisce la nazionale. Ancelotti dovrà parlarlo tutti i giorni, se vuole conquistare lo spogliatoio, spiegarsi con i giornalisti e avere un rapporto diretto con Abramovich. Good luck!

3 giugno 2009
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Re: Le dieci domande di repubblica a Berlusconi

Messaggioda ranvit il 03/06/2009, 18:57

da repubblica.it :

L'esponente Pd: "Dell'Italia all'estero oggi si ride". Secca la
replica del ministro degli Esteri: "Orgoglioso del mio Paese"
Stampa estera, scontro Frattini-D'Alema
"La sinistra tesse una rete di odio"

ROMA - E' scontro fra Massimo D'Alema e Franco Frattini. Parlando a Napoli D'Alema ha detto che all'estero dell'Italia oggi si ride, come "laboratorio della grettezza". Secca e pronta la risposta del ministro degli Esteri, che si è detto "orgoglioso di essere italiano" ed ha accusato la sinistra di denigrare l'immagine del Paese all'estero, ordendo una rete internazionale ostile.

D'Alema ha dedicato un passaggio del suo intervento a Napoli al prestigio del Paese, che si "evince" dai giornali stranieri. La stampa estera dice la verità, ha aggiunto, perchè il Presidente del Consiglio non può nominarne i direttori. "Siamo in una posizione in cui - ha detto - il prestigio del nostro governo è quello che si può evincere dalla lettura di giornali internazionali come il Times e l'Economist: quello è. Lì non arriva, quei direttori non li può nominare lui, quindi scrivono la verità".

"Lo dico perchè questo è un fatto doloroso. Quando i nostri ragazzi - prosegue D'Alema - andranno a fare l'Erasmus si troveranno di fronte dei coetanei che leggono quei giornali. 'Ah, tu vieni dall'Italia?', la prima reazione è che si mettono a ridere. Purtroppo è così. E' un dato della realtà. E' un peso sulle spalle di questo Paese la mancanza di prestigio e di credibilità".

Di opposto parere il ministro degli Esteri, che replica: "Io sono orgoglioso di essere italiano, perchè l'Italia è un Paese fatto da uomini e donne coraggiosi. Nessun italiano dovrebbe ridere del fatto che qualcuno all'estero ride dell'Italia", aggiunge.

E attacca: "La sinistra, che non ha nè identità, nè cuore, nè anima, gioca denigrando e irridendo l'immagine dell'Italia nel mondo. Questo - ha chiarito - è inaccettabile". Frattini punta il dito contro l'utilizzo della stampa: "Si pubblicano articoli in Italia, vengono tradotti in inglese e inviati nelle redazioni di Londra e Bruxelles, e quindi ripubblicati in Italia creando una rete promossa da italiani nemici dell'Italia nel mondo, una rete di stampa internazionale ostile al governo di Roma". Il ministro risponde poi direttamente a Massimo D'Alema: "Io mi sarei vergognato di dire una cosa del genere - ha detto Frattini -. Nessun italiano dovrebbe scherzare sul fatto che qualcuno fuori ride del proprio Paese. Noi abbiamo il dovere di dire che l'Italia è fatta di donne e uomini coraggiosi, di esserne orgogliosi".

(3 giugno 2009)
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Re: Le dieci domande di repubblica a Berlusconi

Messaggioda Iafran il 04/06/2009, 8:25

ranvit ha scritto:E attacca: "La sinistra, che non ha nè identità, nè cuore, nè anima, gioca denigrando e irridendo l'immagine dell'Italia nel mondo. Questo - ha chiarito - è inaccettabile". Frattini punta il dito contro l'utilizzo della stampa: "Si pubblicano articoli in Italia, vengono tradotti in inglese e inviati nelle redazioni di Londra e Bruxelles, e quindi ripubblicati in Italia creando una rete promossa da italiani nemici dell'Italia nel mondo, una rete di stampa internazionale ostile al governo di Roma". Il ministro risponde poi direttamente a Massimo D'Alema: "Io mi sarei vergognato di dire una cosa del genere - ha detto Frattini -. Nessun italiano dovrebbe scherzare sul fatto che qualcuno fuori ride del proprio Paese. Noi abbiamo il dovere di dire che l'Italia è fatta di donne e uomini coraggiosi, di esserne orgogliosi".

Non si conosce né ritegno, né pudore.
Certo che la differenza con i parlamentari inglesi viene a galla: loro si perdono in un bicchiere d’acqua, i berluscones neanche in un oceano.
Si è orgogliosi di essere italiani per qualsiasi cosa bella, positiva che viene apprezzata spontaneamente dagli altri, ma per il comportamento del nostro Capo di Governo dove possiamo appigliarci, per non cadere a nostra volta nel ridicolo?

E poi, questa storia delle donne e uomini coraggiosi in Italia non si capisce bene: si allude a quelli che provano imbarazzo a commentare le burla del Presidente o a quelli che lo osannano?
Perché ce ne vuole di coraggio (o, meglio di opportunismo) per genuflettersi al Capo come fanno loro!
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Nome in codice "papi"

Messaggioda franz il 04/06/2009, 10:17

Caso Noemi. Il Times: "papi" era il nome in codice usato dalle ospiti di Berlusconi

"Papi", chiamatemi "Papi". Parafrasando Fleming, è il nome in codice che le "papi-girls" (presentatrici televisive, aspiranti attrici e showgirl) avrebbero usato per chiamare il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, al telefono. La rivelazione arriva dal prestigioso Times. Il quotidiano britannico, che con questo articolo dell'inviato a Roma Richard Owen, dimostra di non voler mollare la presa "sull'affaire Noemi", scrive che il nome in codice serviva ad evitare che il premier venisse identificato in caso di intercettazioni telefoniche.

Riporta poi il giornale come ulteriori dettagli sulla vicenda stiano emergendo dalle foto scattate dal fotoreporter sardo, Antonello Zappadu, nel parco di Villa Certosa, e sequestrate dall'autorità giudiziaria su richiesta del premier. Segnala poi il quotidiano come la prossima settimana verrà pubblicato il libro della show girl, Elisa Alloro, in difesa di Berlusconi. Il libro, dal titolo Noi, le ragazze di Silvio, (in inglese incisivamente tradotto Silvio's girls) per i tipi di Aliberti, è una sorta di lunga lettera a Veronica Lario (Choderlos de Laclos docet?, ndr). Il volume sarà in libreria la prossima settimana.

L'articolo del Times arriva dopo gli editoriali dello stesso giornale - e non solo - sul tema. Giornale che nelle pagine interne, a firma di Mary Beard, arriva - in un articolo dal titolo La storia dirà se l'imperatore è nudo - ad una pesante analogia con l'imperatore Tiberio, passato alla storia per le sue intemperanze sessuali (che regnò dal 14 al 37, succedendo ad Augusto, assunto a modello da Mussolini). L'imperatore su cui si scagliarono gli strali di Tacito e Svetonio, secondo la giornalista puo' essere accomunato al primo ministro anche dalla passione per un'isola: non Capri ma la Sardegna. (S.Bio.)
3 giugno 2009
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Re: Le dieci domande di repubblica a Berlusconi

Messaggioda ranvit il 07/06/2009, 9:48

da republica.it :

Un paginone sul "Times" e articoli su tutti i quotidiani
I dubbi del corrispondente di Roma a colloquio con Frattini
Le "ali tagliate" di Berlusconi
Il caso invade i giornali inglesi
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - Lo scandalo che da un mese gira attorno a Silvio Berlusconi ha "danneggiato" il presidente del Consiglio, gli ha "tagliato le ali", preoccupa la Farnesina per la reputazione internazionale dell'Italia e potrebbe vanificare i piani del leader del Pdl di succedere a Giorgio Napolitano come presidente della Repubblica. E' questo il senso di un'analisi pubblicata oggi dal Times di Londra, all'interno di un paginone sugli ultimi sviluppi del caso, a partire dalla pubblicazione sul quotidiano spagnolo El Pais delle foto scattate a Villa Certosa. Un tema di cui stamani si occupano con ampio spazio praticamente tutti i giornali britannici.

Il Times dedica tre articoli alla vicenda. Uno in cui riferisce la polemica sulla pubblicazione delle foto in Spagna e sui siti di mezzo mondo che hanno ripreso le immagini del Pais. Un secondo articolo che descrive le meraviglie di Villa Certosa e le caratteristiche dei party che Berlusconi vi organizza: Lucy Bannerman, inviata del Times a Milano, interpella il talent scout Lele Mora, vecchio amico di Berlusconi e due anni fa al centro dello scandalo ribattezzato "Vallettopoli" in cui era accusato di fornire droga e call girls a feste di Vip. Mora dice alla reporter che spesso portava con sé "amici e clienti", quando era invitato ai party del premier italiano, ma nega di essere stato un "mediatore" che facilitava incontri tra ragazze e Berlusconi. Dichiara Mora al Times: "Il potere attira il potere. Alle belle donne piace stare attorno a personaggi importanti. Sì, a Berlusconi piacciono il sesso e le donne, non sarebbe un uomo se non gli piacessero. Ma può fare dei complimenti alle donne senza fare sesso con loro. Può dare loro consigli su come migliorare il proprio look, suggerire cosa indossare per aumentare il seno per esempio, senza che ci sia niente di sporco".

Anche Elisa Alloro, la presentatrice che era a Villa Certosa a Capodanno quando c'era Noemi Letizia, e che era fra le donne piene di glamour che Berlusconi voleva candidare alle europee, prima di ritirarle per le accuse di sua moglie, parla con la giornalista del Times, confermando che a Berlusconi piace dare consigli alle donne che gli fanno visita in Sardegna, dicendo per esempio a Maria Carfagna, "ex-topless girl" diventata ministro per le Pari Opportunità, di farsi un serio taglio di capelli "per distanziarsi dallo stereotipo di ragazza da calendario, e a Michela Vittoria Brambilla, "un'altra donna del suo partito", di tagliarsi i capelli per "ammorbidire il suo profilo".

Poi c'è l'analisi scritta dal corrispondente da Roma del Times, Richard Owen, originata da un colloquio con il ministro degli Esteri Franco Frattini, evidentemente ansioso di ristabilire la buona immagine del nostro paese, di fronte alle accuse nei confronti di Berlusconi apparse sui maggiori quotidiani del Regno Unito. "Aspettate i risultati delle europee e vedrete", dice il ministro al giornalista, prevedendo una squillante vittoria per Berlusconi. Quindi dice che il mondo farebbe meglio a concentrarsi sull'impegno dell'Italia in Afghanistan, sulla "energica reazione" del premier al terremoto in Abruzzo e sulla creazione di un treno ad alta velocità Roma-Milano. Ma il corrispondente del Times nota che i diplomatici della Farnesina osservano che la copertura giornalista senza sosta della vita privata del primo ministro sta distogliendo l'attenzione dal G8, di cui l'Italia ha la presidenza di turno e che ospiterà fra poche settimane, e da altre iniziative del suo governo. Owen afferma che Berlusconi ha perso alleati chiave nel mondo, come Bush e Blair, e che le sue relazioni con Obama suscitano qualche dubbio, una situazione non aiutata dai commenti di Berlusconi che descrisse il primo presidente americano nero della storia come "abbronzato".

Non c'è dubbio, conclude il corrispondente del Times, che a molti italiani piace lo stile di Berlusconi, "e molti vedono il mondo attraverso il prisma dei suoi canali televisivi o di quelli della Rai che lui controlla". Ma anche se Berlusconi trionfa in Europa e conserva un alto indice di gradimento in patria, "a Roma c'è la sensazione che la recente pubblicità lo abbia danneggiato". Owen cita un "insider", una fonte italiana, che dice: "Sopravviverà e continuerà a dominare l'Italia, ma gli hanno tagliato le ali". Le sue affermazioni secondo cui lo scandalo è un complotto della stampa mondiale, influenzato dalla sinistra italiana, "non stanno convincendo" e il mistero del suo rapporto con Noemi Letizia non è stato chiarito, ossserva Owen, predicendo che il furore attorno alla vicenda potrebbe avere distruggere il sogno di Berlusconi "di succedere al presidente Napolitano, come capo di stato con accresciuti poteri".

Articoli sulla pubblicazione delle foto su El Pais appaiono anche sul Daily Telegraph ("Spettacolo di nudo alla villa di Berlusconi" è il titolo), sull'Independent, sul Daily Mail e sul Guardian, che riporta le dichiarazioni di Berlusconi secondo cui le foto sono "innocenti", mostrano solo gente che "fa il bagno in una vasca a idromassaggio nella proria camera" e "quando fai la doccia, indossi giacca e cravatta?", ma osserva che la sua ricostruzione è in contraddizione con le foto, in cui tutti i protagonisti si trovano chiaramente "all'aperto", non all'interno di camere, e in cui una vasca a idromassaggii è visibile in una sola immagine su cinque. Il giornale riferisce anche che l'ex-premier ceco Topolanek ha confermato da Praga di essere lui l'uomo che appare, nudo, in una foto, pur sostenendo che l'immagine è stata "chiaramente ritoccata". Il Guardian scrive che l'uomo nudo, in piedi vicino a una piscina, "sembra in uno stato di eccitazione sessuale". Tutti i giornali britannici, nell'edizione cartacea e nei loro siti, ripubblicano immagini delle pagine del Pais in cui si vedono alcune delle foto.

(6 giugno 2009)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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