da pierodm il 02/06/2009, 1:23
Forse è inevitabile, forse no, ma non m'interessa - non sono né il creatore, nè l'organizzatore del forum: prendo atto semplicemnte del fatto che si svolgono contemporaneamente e in rapida sucecssione tre, quattro, cinque argomenti che trattano della stessa cosa. Quindi rischiamo o di ripeterci, o di contraddirci - almeno apparentemente - se appena guardiamo questa "stessa cosa" da un'angolazione solo lievemente diversa.
Come ho già detto, appunto, sotto altro titolo, mi sembra che stiamo facendo lunghi e arzigogolati giri per non affrontare la questione nel modo crudo e diretto che merita.
C'è una bella parte di elettorato che non ha mai amato la complessità, che è sempre stata così come adesso la vediamo nella sua luce spietata: qualunquista, ignorante, gaglioffa e ammiratrice dei gaglioffi, e fondamentalmente incline a sostenere chiunque si presenti con le sembianze del capetto fascistoide.
Una bella parte dell'elettorato, insomma, che ammira e trova estremamente gradevole tutto ciò che noi ci sforziamo di additare come esecrabile, cafone, pericoloso, antidemocratico, ridicolo e inaccettabile.
Punto.
Esiste poi un'altra fascia di elettorato - i cosiddetti "moderati", per lo più - che hanno un nasino più sensibile, che riescono a vedere il gaglioffo per quello che è e non sarebbero nemmeno tanto abissalmente ignoranti, ma che sono avvelenati da un ribrezzo viscerale verso tutto ciò che costituisce l'antidoto culturale, prima ancora che politico, al gaglioffo e i suoi derivati: del gaglioffo esecrano gli "eccessi", mentre della sinistra esecrano la sua stessa esistenza e identità.
Aripunto.
Se non si dà per acquisita questa realtà, saremo sempre a ciafrugliare invano su "elettorati" immaginari, cercando improbabili quadrature del circolo.
Lo so che, così facendo, molti saporiti discorsi verrebbero a cadere, insieme con tanti bei propositi di virtuosi bipolarismi nei quali "l'elettorato, dopo aver valutato e sperimentato, decide", e bla bla bla.
La realtà - che per comodità di discorso chiamiamo "seconda repubblica - ci ha insegnato che siamo in presenza di una nuova politica, che mette in evidenza esattamente lo spaccato nudo e crudo che ho appena detto.
E' assolutamente inutile - come minimo, inutile - applicare a questa nuova realtà i concetti e perfino le finzioni e/o illusioni della vecchia politica, nel bene e nel male.
Il popolo del Punto e quello dell'Aripunto erano presenti anche nella vecchia, in vari partiti, ma soprattutto nella DC tra quelli di governo: ma la mediazione dei partiti era forte, e riusciva a trasformare quella forza magmatica e quei veleni viscerali in valori politici: discutibili, talvolta anche esecrabili, ma confrontabili tra loro e comunque intellettualmente dignitosi. Come dice Montanelli: anche loro mangiavano, ma sapevano stare a tavola.
Quella roba non esiste più, e non esiste più la mediazione, non esiste il "confronto" né la dimensione intellettuale: la "moralità" deve lottare nuda e con la scarsa forza politica che la moralità in se stessa ha sempre avuto, mentre la stronzaggine può godere di tutta la potenza che i numeri puri e semplici le conferiscono.
Due Punti.