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Tra poco magistrati eletti dal popolo (?)

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Tra poco magistrati eletti dal popolo (?)

Messaggioda franz il 18/05/2009, 16:45

Tour elettorale in Veneto per il ministro delle Riforme e del Federalismo
"Sul referendum Berlusconi vota sì, ma è un nostro amico e spero ci ripensi"

Bossi, comizi e annuncio a sorpresa
"Tra poco magistrati eletti dal popolo"

"Il Veneto avrà le sue toghe. Potrebbe essere presto, prima di andare al voto"
E dopo federalismo e immigrazione la Lega si batterà per il "salario territorializzato"

SCORZE' (Venezia) - La giustizia, il referendum, il federalismo e l'immigrazione. Ha affrontato tutti i temi cari alla Lega Umberto Bossi, oggi pomeriggio impegnato in ben tre comizi nel trevigiano e a Belluno. Il senatùr ha fatto anche una dichiarazione a sorpresa: "Tra poco i magistrati saranno eletti dal popolo".

Referendum. Il patto politico tra Lega Nord e Pdl non si romperà neanche con il referendum. "Lui - ha detto Bossi riferendosi al premier - ha sempre mantenuto le promesse". Il referendum, però, potrebbe minare il rapporto tra Bossi e il Cavaliere. "Berlusconi vota 'sì' perché ne trarrebbe vantaggio - ha concluso Bossi - ma non capisco la posizione del centrosinistra. Berlusconi è un nostro amico e spero che ci pensi su".

Magistrati. "Tra poco i magistrati saranno eletti dal popolo", ha detto dal palco il ministro delle Riforme e del Federalismo. "Il Veneto avrà i suoi magistrati - ha proseguito - non se ne può più di non avere neppure un magistrato Veneto. Potrebbe essere presto - ha concluso a sorpresa - potrebbe essere prima di andare al voto".

Federalismo. La legge quadro sul federalismo fiscale deve essere completata con la distribuzione delle risorse e Umberto Bossi rivendica a sé questo compito: "I numeri li voglio scrivere io - ha mandato a dire ai colleghi dell'esecutivo - Fino ad oggi non è stato possibile farlo. Adesso, però, non bisogna sbagliare".

Il ministro alle Riforme ha ammesso che non è più tempo di slogan come 'Roma ladrona', sostituito dalla parola magica federalismo. Però ci sono ancora "presidenti di Regione che buttano i soldi, tanto arrivano lo stesso". "Adesso cambierà tutto - ha assicurato Bossi agli elettori di Scorzè - perché non c'è più la spesa storica ma quella standard. Non capisco perché un pacco di garze in una regione costa una somma e in un'altra tre volte di più, è chiaro che qualcuno si mette i soldi in tasca. Chi paga?", si è chiesto Bossi. "Pagano gli imbecilli sopra il Po. Ma ora i popoli della Lombardia e del Veneto si sono svegliati".

Salario territorializzato. Incassato il federalismo fiscale e la legge contro i clandestini, la prossima battaglia della Lega Nord sarà il "salario territorializzato", ha detto Bossi. "La sinistra parla di gabbie salariali, ma noi diciamo che ai nostri lavoratori spetta una busta paga proporzionale al costo della vita. Non è una regola contro il Sud - ha annunciato - ma dobbiamo tutelare chi è più penalizzato".

Immigrazione. Bossi ha anche rassicurato il capo dello Stato Giorgio Napolitano sulle misure per combattere l'immigrazione clandestina. "Non deve temere la legge perché c'era da preoccuparsi se la legge non passava. Non c'è rischio razzismo. Sono scuse che qualcuno va agitando. Il mondo cambia usando i criteri della legalità". Il leader della Lega ha attaccato, poi, la sinistra "che pensava di far venire un mucchio di gente e di dargli il voto".

15 maggio 2009
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Re: Tra poco magistrati eletti dal popolo (?)

Messaggioda franz il 18/05/2009, 16:46

Il segretario dell'Associazione nazionale magistrati Cascini, ribatte a Bossi
"Il nostro sistema è previsto dalla Costituzione ed è uno tra i migliori nel mondo"

L'Anm e le toghe elette dal popolo
"La Costituzione è una cosa seria"

"Sconcerta il razzismo legato alla provenienza regionale di funzionari Statali"
Tenaglia (Pd): "Proposta stravagante e completamente inaccettabile"

ROMA - "La Costituzione italiana è una cosa molto seria e non dovrebbe mai essere affrontata con battute estemporanee". Lo dichiara il segretario dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Cascini, commentando la proposta del ministro delle Riforme e segretario federale della Lega Nord, Umberto Bossi, di magistrati eletti dal popolo.

Cascini sottolinea come il sistema di accesso in magistratura italiano "è previsto dalla Costituzione ed è un sistema tra i migliori nel mondo per le garanzie che offre in termini di professionalità e indipendenza; mentre non credo - aggiunge- che lo stesso possa dirsi con riferimento ad altre funzioni di nomina elettiva".

Bossi giorni fa aveva lanciato la proposta che i magistrati siano eletti dal popolo e aveva aggiunto che "il Veneto avrà i suoi magistrati perché non se ne può più di non avere neppure un magistrato veneto". Quanto la provenienza territoriale dei magistrati reclamata da Bossi, Cascini conclude che "appare sconcertante che ancora oggi si debbano sentire manifestazioni di razzismo legate alla provenienza regionale dei funzionari dello Stato, ed è molto grave che una così grande offesa alla Costituzione venga da un ministro della Repubblica".

Per Lanfranco Tenaglia, responsabile giustizia del Pd, "la proposta di eleggere i pubblici ministeri è stravagante e completamente inaccettabile". Per l'esponente del Partito democratico. "la nostra Costituzione impone che il pm sia autonomo ed indipendente, cosa che stride completamente con l'elezione che vedrebbe il pm espressione di una parte politica. Altro che parità tra accusa e difesa, il pm eletto sarebbe espressione di parte e non tutela dell'interesse dei cittadini ad avere un giudizio equo e paritario. Si tratta - conclude Tenaglia - dell'ennesimo attacco ai principi costituzionali e all'equilibrio dei poteri dalla Costituzione repubblicana".

(18 maggio 2009)
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Re: Tra poco magistrati eletti dal popolo (?)

Messaggioda franz il 18/05/2009, 17:06

Premesso che l'idea di magistrati su base etnica è improponibile e grottesca (una "bossata"), l'idea della elezione sarà stravagante ma è attuata nel sistema americano e forse anche in altri paesi (tra cui di sicuro la Svizzera) ed è tipica di alcuni sistemi federali a democrazia diretta.

La nostra Costituzione a proposito dice:
Art. 106.
Le nomine dei magistrati hanno luogo per concorso.
La legge sull’ordinamento giudiziario può ammettere la nomina, anche elettiva, di magistrati onorari per tutte le funzioni attribuite a giudici singoli.

Quindi già la Costituzione ammette che si possano avere magistrati "onorari" anche di nomina elettiva, con tutte le stese funzioni degli altri magistrati. Quindi senza concorso.
La Costituzione quindi già ora ammette che la legge ordinaria (in questo caso quella sull’ordinamento giudiziario) possa essere modifcata dal parlamento per prevere l'elezione di questi magistrati onorari.
Poi si vedrà chi viene eletto, se veneti o meno.

Sulla opportunità di farlo e sulla autonomia bisognerebbe vedre cosa succede nei paesi in cui tale elezione esiste.
Questa della elezione dei giudici viene dal passato ed è rimasta nel sistema americano proprio per la tripartizione dei poteri. I tre poteri sono tutti eletti direttamente dal popolo, anche lo sceriffo ed il procuratore pubblico della contea.

Gradualmente pero' molti paesi sono passati al sistema del concorso.
In Italia sarebbe strano fare l'opposto ma se entrambi i sistemi convivono (concorso ed elezione) si potrebbe vedere se la situazione migliora o peggiora.

Per come è messa (male) la giustizia italiana per me le riforme sono ben altre.

Franz
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Re: Tra poco magistrati eletti dal popolo (?)

Messaggioda pianogrande il 19/05/2009, 20:56

Se i magistrati eletti dal popolo verranno (ci mancherebbe altro!) nominati dai partiti, ecco risolti tutti i problemi della giustizia (sopratutto i problemi del Berlusca).
Non dimentichiamoci un po' di federalismo - localismo.
Per i piccoli problemi locali, i magistrati potranno essere nominati direttamente dai sindaci.
Cosa ci vuole? Un bell'assessore alla giustizia che ghe pensa lu.
Naturalmente, anche i diritti dell'opposizione vanno salvaguardati.
Un suo rappresentante potrà partecipare alle udienze e, tutte le volte che vorrà, potrà alzarsi in piedi e gridare:"Mi oppongo"!
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Tra poco magistrati eletti dal popolo (?)

Messaggioda Robyn il 29/05/2009, 14:24

Sinceramente non conosco molto bene i meccanismi della giustizia
Secondo la costituzione,
a)La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente(Montesquieu)
b)La legge è uguale per tutti(art 3 cost).Non esiste retroattività nelle sentenze,nel senso che a reati uguali non è applicabile la stessa pena o sentenza.Si và caso per caso
c)Il Csm è l'organo di autogoverno dei magistrati.E eletto per i 2/3 da magistrati ordinari per 1/3 dal parlamento in seduta comune.Il Csm è competente per promozioni,trasferimenti ,indennità etc
d)Il magistrato ha l'obbligo dell'azione penale
e)I magistrati si differenziano solo per le loro funzioni
f)I magistrati entrano in magistratura per concorso
Adesso non sò cosa intenda Berlusconi per separazione delle carriere.In un processo esistono tre soggetti.Il giudice ,la parte accusatrice,la difesa e questi tre compiti non possono confondersi
Evidentemente Berlusconi in più processi o si è trovata una volta come accusa in un processo e un'altra volta come giudice in un altro processo la stessa persona,oppure all 'interno dello stesso processo la parte accusatrice si alzava dal suo banco e si andava a sedere sul banco del giudice.Se la seprazione delle funzioni si può fare và bene,ma è una cosa molto diversa dalla separazione delle carriere che porterebbe a due Csm.Non lo sò non sono esperto in materia Ciao Robyn
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Re: Tra poco magistrati eletti dal popolo (?)

Messaggioda Robyn il 29/05/2009, 16:57

I problemi della giustizia sono altri.Sono l'eccessiva lentezza dei processi.Ma calcoliamo anche che un processo troppo veloce tende a diminuire le garanzie per chi è coinvolto in fatti giudiziari.Quindi i processi dovrebbero essere caratterizzati da tempi giusti.Inoltre è sempre da considerare che nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva
Ciao Robyn
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Re: Tra poco magistrati eletti dal popolo (?)

Messaggioda Robyn il 30/05/2009, 11:39

L ingresso in magistratura di un magistrato tramite concorso e anche garanzia d imparzialità.Infatti i magistrati perseguono semplicemente i reati.Un magistato eletto direttamente sarebbe invece un magistrato vincolato politicamente e quindi non imparziale Ciao Robyn
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Re: Tra poco magistrati eletti dal popolo (?)

Messaggioda franz il 30/05/2009, 11:54

Robyn ha scritto:L ingresso in magistratura di un magistrato tramite concorso e anche garanzia d imparzialità.Infatti i magistrati perseguono semplicemente i reati.Un magistato eletto direttamente sarebbe invece un magistrato vincolato politicamente e quindi non imparziale Ciao Robyn

Beata illusione.
Negli anni 50, 60 e 70 la magistratura, nominata tramite concorso, era perfettamente asservita al potere.
Taceva ed insabbiava. Insabbiava e taceva. E' proprio vero che gli italiani non hanno memoria.
Dopo il '68 in magistratura è entrata (ma solo in parte) una generazione piu' sensibile ai problemi sociali e meno asservita alle logiche di potere. Ma questo solo perché la società civile l'ha espressa.
Quindi concorsi o nomina elettiva il problema non cambia.

Una sola domanda: è piu facile truccare un concorso o una elezione?

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Re: Tra poco magistrati eletti dal popolo (?)

Messaggioda pierodm il 30/05/2009, 16:12

Ieri De Magistris, in una trasmissione radiofonica, spiegava perché non è il caso di adottare un sistema elettivo, a prescindere dai problemi ostativi "di scuola" e di coerenza ordinamentale.

De Magistris faceva notare che in un paese dove molte zone sono sotto il "controllo" della criminalità, esiste molto di più che il semplice "rischio" di avere magistrati eletti praticamente dagli ambienti stessi contro i quali dovrebbe esercitare il potere della legge. Una certificazione e legalizzazione incorniciata di quello che fino a questo momento è stata una collusione o un condizionamento, che almeno costituiscono un reato sempre perseguibile.
Possiamo allargare il concetto sul piano politico, notando che i più entusiasti di questa eventuale riforma sono i leghisti, disinteressati a ciò che avviene o avverrebbe al resto dell'Italia, ma fiduciosi di avere in questo modo una magistratura "padana".

Io direi che sarebbe il caso di uscire da queste visioni pratiche - dopo averle ovviamente ben inquadrate e assorbite - per tornare al livello apparentemente teorico e ordinamentale, che in fondo le ricomprende al di là degli aspetti contingenti.
Si tratta di un'antica questione, se sia migliore la scuola giuridica anglosassone della common law o quella europea basata sul diritto romano, e sul piano più generalmente politico la democrazia diretta o quella rappresentativa.
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Re: Tra poco magistrati eletti dal popolo (?)

Messaggioda franz il 30/05/2009, 17:21

pierodm ha scritto:De Magistris faceva notare che in un paese dove molte zone sono sotto il "controllo" della criminalità, esiste molto di più che il semplice "rischio" di avere magistrati eletti praticamente dagli ambienti stessi contro i quali dovrebbe esercitare il potere della legge. Una certificazione e legalizzazione incorniciata di quello che fino a questo momento è stata una collusione o un condizionamento, che almeno costituiscono un reato sempre perseguibile.

De Magistris ha ragione ma dimentica di dire (e mi pare strano che lo faccia) che nella realtà dei fatti è già cosi'.
Nelle zone di ampia influenza mafiosa, camorristica e compagnia cantante, in caso di dissidi e contrasti gran parte della popolazione non si rivolge alla magistratura. Non lo fa perché otterrebbero una giustizia lenta, dopo decenni ed assai costosa in termini di avvocati, codici, clausole, codicilli. In Sicilia, Calabria, Campania (o per lo meno in molte zone rurali e molte provincie) ampie fette di popolazione si rivolgono al "potente" del luogo, il quale in modo rapido e con la forza della lupara dirime contrasti e stabilisce il "giusto", secondo il codice del luogo. Sempre il potente ripara torti subiti, distribuisce favori, appalti, lavori, reddito sostitutivo per le famiglie di chi è finito dentro. Insomma è il vero stato nello stato, ma assai piu' rapido ed efficace. Non credo quindi che la criminalità organizzata avrebbe alcun guadagno a mettere mano nella giustizia statale. In fondo non gli è mai servito. Unica eccezione caso mai è stata quella dell'utilità di avere agganci nel porto romano delle nebbie. Per bloccare in Cassazione quello che i vari tribunali di primo e secondo grado si lasciano sfuggire localmente.

Si tratta di un'antica questione, se sia migliore la scuola giuridica anglosassone della common law o quella europea basata sul diritto romano, e sul piano più generalmente politico la democrazia diretta o quella rappresentativa.

Non entro nel dilemma giuridico perché non sono un esperto. Tuttavia per il dilemma sulla democrazia (rappresentativa o diretta) la risposta è "entrambi" perché nessuna democrazia totalmente diretta potrebbe funzionare, se non ad andorra o san marino, mentre ogni democrazia rappresentativa ha bisogno di alcuni elementi di democrazia diretta. In pratica si parla di "democrazia semidiretta" per indicare un sistema misto, rappresentativo e diretto.

Ciao,
Franz
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