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"Nuova" Scuola

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda Gab il 12/12/2008, 15:34

Cosa avevo scritto ieri !!!
Ve lo dicevo che il governo e' maestro di comunicazione. Siamo sempre noi che non capiamo.
Teste dure che non siamo altro!

Gab

da lastampa.it

12/12/2008 - INTERVISTA

Gelmini "Quante bugie!
Nessun dietrofront sul maestro unico"

La verità del ministro
RAFFAELLO MASCI

ROMA
La Gelmini ha incassato il colpo dell’Onda e ora deve fare marcia indietro. Così dicono di lei, signora ministro. Cosa replica?
«Siamo di fronte ad una ingegneria della mistificazione. Voglio essere chiara subito: il maestro unico resta. Chiaro? Anzi: resta “solo” il maestro unico. Il modulo dei due maestri su tre classi è morto e sepolto per sempre».

E chi è invece che mistifica?
«La sinistra. E’ veramente pazzesco: mi hanno fatto una guerra su questo, l’hanno persa e ora si inventano che io, pressata dai loro scioperi e dalle loro proteste, sono tornata sui miei passi con la coda tra le gambe. Ma scherziamo?».

Ministro, ma qualche cosa è cambiato o no? Adesso si parla di maestro unico come «opzione». Non è stato sempre così.
«Vede? Siete caduti anche voi nella rete della disinformazione. E’ stato sempre così, invece. Tale e quale da sei mesi, da quando queste cose le ho scritte nel piano programmatico. Andatelo a rileggere». Allora facciamo come ai quiz televisivi: una domanda per volta. Le famiglie e le scuole possono o no fare delle opzioni sul maestro unico? «No. Il maestro è sempre unico».

Allora su cosa possono farle?
«Sull’orario scolastico».

Si spieghi, prego.
«Un docente ha un orario di lavoro di 22 ore. Se si sceglie di adottare l’orario di 24 ore settimanali, quella classe avrà un maestro unico, più due ore fatte da quelli di materie specialistiche, come religione o inglese, per esempio. Idem se si opta per le 27 ore».

«Se poi però si sale alle 30 ore o addirittura al tempo pieno di 40 ore, è detto esplicitamente che i maestri sono due.
«Già, ma sono due nel senso che uno fa un certo numero di ore e quando ha finito arriva l’altro. Non c’è compresenza, non c’è modulo. Prima lavora uno poi lavora l’altro».

Senta, ministro, ma perché potendo scegliere una scuola a tempio pieno, o con un orario più generoso, una famiglia dovrebbe decidere di tenersi il «modello base» da 24 ore?
«Queste sono scelte educative che ogni famiglia fa autonomamente. La scuola deve solo offrire la possibilità di aderire a più modelli». Ma se in una classe si alternano due docenti, il maestro unico salta? «Uno sarà il maestro prevalente. Ma il “modulo” come è stato concepito fino ad oggi non c’è più».

Non c’era stato un parere della commissione Istruzione della Camera perché alle famiglie venisse data la possibilità di scegliere tra maestro unico e modulo?
«No. Mai. La commissione aveva suggerito di fornire alle famiglie la possibilità di poter optare tra diverse formule di orario, e questo suggerimento noi l’abbiamo recepito. Ma che c’entra tutto questo con il passo indietro sul maestro unico?».

E’ una mistificazione anche il fatto che ha stoppato la riforma delle superiori di un altro anno?
«Non ho fermato nessuna riforma. Tant’è che procederò nelle prossime settimane a varare i provvedimenti relativi anche a questo segmento dell’istruzione».

E che cosa ha fatto, allora, dato che ne ha rimandato l’attuazione al 2010?
«Ho deciso di dedicare più tempo ad una campagna di informazione presso le scuole e le famiglie, sul carattere e sulle novità di questa riforma varata dai miei due diretti predecessori, Moratti e Fioroni. Una campagna in questo senso partirà all’inizio dell’anno nuovo. Poi ci sono ancora alcuni pareri da acquisire, alcune decisioni da tradurre in provvedimenti normativi. Una cosa è fare le cose nei tempi giusti, altro è dare uno stop. Giusto?».
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda franz il 14/05/2009, 10:00

Trovo in rete e ripropongo qui per le vostre considerazioni.
Franz

Scuola: maschi di qua, femmine di là

Nel mondo 40 milioni di alunni in 210 mila istituti vanno in aula divisi per sesso. Eminenti professori di didattica e pedagogia hanno dimostrato che nelle classi di sole ragazze o soli ragazzi il livello di apprendimento è migliore.

Dopo trent’anni di dogmatismo molte scuole stanno rilanciando questa separazione: ragazze in un’aula, ragazzi in un’altra. La socializzazione e l’incontro tra i sessi avviene comunque: nelle pause, durante i pranzi, nelle attività extra scolastiche di qualsiasi tipo.

La tesi educativa è molto semplice: maschi e femmine sono talmente diversi fisicamente e psicologicamente che sarebbe un errore pretendere che imparino le stesse cose alla stessa età. Questo in particolare nel periodo dell’adolescenza.

Lo European Association Single-Sex Education (Easse) ha come obbiettivo le pari opportunità, perché “se da una parte la presenza maschile limita la leadership femminile, dall’altra i ragazzi sono svantaggiati dal più rapido sviluppo delle compagne”.

Gli studi dimostrano, inoltre, come gli insegnanti diano più retta agli alunni maschi soprattutto a quelli che si comportano sopra le righe. Le ragazze verrebbero, dunque, meno valorizzate e meno apprezzate.

Le ragazze nelle classi omogenee riuscirebbero anche ad emergere nelle materie tecniche e scientifiche, dove la rappresentanza femminile è considerata troppo bassa. I ragazzi invece subirebbero meno il gender gap e migliorerebbero le loro capacità nelle materie umanistiche.
Nel Regno Unito le single sex school sono 1.092, di cui 416 pubbliche. I risultati sono ottimi: dei dieci migliori istituti del Paese, solo uno è misto. Berlino conta 180 scuole pubbliche omogenee e negli ultimi sette anni gli Stati Uniti hanno convertito 540 istituti pubblici da misti a differenziati.

Caso emblematico è la Young Women’s leadership school di New York, istituto del Bronx nato nel 1996 e frequentato da sole alunne che nel 70 per cento dei casi vivono al di sotto della soglia di povertà. Nel 2002 il 96 per cento delle alunne si è iscritto all’università. A new York la media è del 50 per cento.
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda pianogrande il 14/05/2009, 10:44

La mia prima considerazione è che si nasconde la spazzatura sotto il tappeto.
Le differenze denunciate sono ritardi della società che vanno colmati.
In questo modo le differenze resteranno fino a rischiare vere e poroprie classi differenziate.
I maschi non verranno ostacolati dalle femmine nel loro sviluppo tecnico e viceversa le femmine in quello umanistico.
I maschi sono più tecnici delle femmine che sono più umane .....
Si prende atto di questo come si farebbe con la forza di gravità e si creano insegnamenti separati (differenziati?).
Proporrei, su questa lunghezza d'onda, un bel corso di laurea in "Economia domestica".
Fotti il sistema. Studia.
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda mauri il 14/05/2009, 11:30

intanto mi piacerebbe sapere chi sono questi eminenti incompetenti
nelle classi miste il clima è splendido, ambe i sessi smussano le loro spigolature a vantaggio non solo del profitto ma anche del comportamento, insomma maturano prima e sono più coscienti del rispetto e parità dei sessi
oramai l'attacco della dx è a tutto campo, tra poco arriviamo anche noi a mettere il velo alle donne e torniamo a fare i maci, occhi a terra concettina...
l'integralismo cattofascista sta dilagando, io quella gente la manderei a fare una vacanzina dai talebani
ciao, mauri
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda franz il 14/05/2009, 11:40

pianogrande ha scritto:Le differenze denunciate sono ritardi della società che vanno colmati.

per quanto ho capito le materie sono le stesse ma vista la differente età evolutiva (che non è un ritardo della società ma un portato della nostra umanità, piu' genetica che altro) di maschi e femmine verrebbero insegnate in anni anagrafici diversi.

Quanto alle economia domestca andrebbe insegnata caso mai ai maschietti e all'estero cio' avviene.
Corsi di cucina e cucito ai ragazzi sono previsti per esempio in svizzera.

Ciao,
Franz
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda franz il 14/05/2009, 11:49

mauri ha scritto:intanto mi piacerebbe sapere chi sono questi eminenti incompetenti

E che ne so? Dobbiamo valutare una idea sulla base di chi sono i proponenti o sulla base dell'idea stessa?
Io non sono un compentente (non insegno nella scuola pubblica dell'obbligo).
Tu lo sei?
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda mauri il 14/05/2009, 11:59

non sono un esperto, sono solamente un insegnante che lavora ogni giorno in classi miste e vedo i meccanismi che regolano i rapporti tra di loro
forse funziona in ammerica ma qui da noi nella scuola pubblica non credo proprio
concordo con insegnare l'economia domestica ai maschi, alla primaria
io vedo solo un ritorno al passato e alle divisioni, il papa parla di muri da demoolire e allora continuiamo a erigerli
guardiamo al futuro di una società multietnica che non sia solo dei maschi ma anche delle donne
ciao, mauri
mauri
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda franz il 14/05/2009, 13:15

mauri ha scritto:non sono un esperto, sono solamente un insegnante che lavora ogni giorno in classi miste e vedo i meccanismi che regolano i rapporti tra di loro
forse funziona in ammerica ma qui da noi nella scuola pubblica non credo proprio
concordo con insegnare l'economia domestica ai maschi, alla primaria
io vedo solo un ritorno al passato e alle divisioni, il papa parla di muri da demoolire e allora continuiamo a erigerli
guardiamo al futuro di una società multietnica che non sia solo dei maschi ma anche delle donne
ciao, mauri

Non credo che i ragazzi siano cosi' diversi tra germania usa, francia, russia e italia.
Sono solo curioso, ogni volta che vedo una teoria nuova, controcorrente.
Un po' come quando qualcuno secoli fa diceva che la terra era rotonda e girava intorno al sole. Controcorrente ma giusto.
Non che tutto quanto sia controcorrente sia giusto ma ..... occorre aprrofondire, facendo tabula rasa dei pregiudizi.

Non mi pare comunque che sia una proposta sana. Da troppo peso al profitto scolastico a sfavore della socializzazione.
Ma in un paese come il nostro in cui il profitto scolastico è assai scadente (vedere dati PISA) forse potrebbe funzionare.
Soprattutto dove è piu' scadente (centro e sud italia). Infatti i dati PISA del nord italia sono il linea con quelli europei.
Sono di ottimo livello.

Io sono per un approccio scientifico, non ideologico.
L'approccio ideologico dice "io penso che cosi' vada meglio (o peggio) quindi voglio che si faccia (o non si faccia) in questo modo ovunque.
L'approccio scientifico invece dice: facciamo una sperimentazione su base locale. Se ne fanno già tante, una in piu' non guasta: meglio se su base volontaria.
tot scuole al nord, tot al cento, tot al sud.
Poi dopo 5 anni facciamo una comparazione globale tra i risultati delle scuole in cui è stato fatto l'esperimento e quelle in cui non è stato fatto. Poi si decide se estendere o chiudere la sperimetazione. Magari si scopre che a Cantu' e Enna non funziona ma brescia e palermo si'. Poi ognuno decide se e come proseguire.

Franz
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda Stefano'62 il 14/05/2009, 15:02

Che le femmine sviluppino il sistema nervoso prima dei maschi è risaputo e accertato scientificamente tempo.
Si parla di circa 18-24 mesi,ma lo sviluppo è personale e ci sono casi di alcuni maschietti precoci in pubertà prima di alcune loro coetaneee femmine in ritardo.
Per la mia esperienza di allenatore e insegnante,è un dato di fatto che bambine di sei o sette anni sono in grado di imparare cose che i loro coetanei maschi se lo sognano.
Il gap viene parzialmente recuperato solo dopo la pubertà,però cominciando a partire non dal sistema nervoso bensì dalla forza fisica,che può giungere fino al 40 per cento in più rispetto alle femmine (che contribuisce a dare ad alcuni una illusoria sensazione di superiorità,talvolta amplificato in risposta ad un precedente disagio intellettivo).

Però non mi piace sta cosa di dividere i maschi dalle femmine,dato che gli obiettivi formativi della scuola prevedono anche la socializzazione,che sarebbe azzoppata da classi senza l'altro sesso.

Forse sarebbe meglio fare come la federazione nuoto che mette nella stessa categoria i maschi due anni dopo alle femmine,perchè la metodologia dell'allenamento raccomanda di seguire procedure differenti prima e dopo la pubertà.
Cioè un ragazzo di tredici anni si allena e gareggia con ragazzine di undici.
Preferirei quindi un diverso riassetto delle classi sulla base dell'età,piuttosto che una cosa fuori dal tempo come le classi separate.

Chissà che alcuni maschietti,tra quelli meno dotati,potendosi confrontare con femmine intellettualmente al loro stesso livello (invece che superiore) non riescano ad evitare di sviluppare comportamenti primordiali molto imbarazzanti.

Ciao
Stefano'62
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Re: "Nuova" Scuola

Messaggioda Stefano'62 il 14/05/2009, 15:10

franz ha scritto:Quanto alle economia domestca andrebbe insegnata caso mai ai maschietti e all'estero cio' avviene.
Corsi di cucina e cucito ai ragazzi sono previsti per esempio in svizzera.

Anche secondo me si potrebbe proporre qualcosa di meno accademico e più utile nella vita di tutti i giorni al fianco delle materie tradizionali.
Più che infilare la storia dell'arte alle elementari sarebbe meglio insegnargli che numero fare se il nonno non si sveglia più,per esempio.
Altro esempio:mi tocca insegnare ad alimentarsi ai miei atleti,perchè non lo si insegna a scuola ?
Forse che chi non fa sport non ha diritto a saperlo fare ?

Ciao
Stefano'62
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