Sandra Zampa ha scritto:BERTINOTTE
Fausto Bertinotti, già segretario della Federazione operai tessili, già segretario della Cgil Piemonte, per 2 anni presidente della Camera e tuttora presidente della Fondazione Camera dei Deputati, già segretario di Rifondazione Comunista per 13 anni, già deputato per quattro legislature, già ospite dello yacht di Vittorio Cecchi Gori per le vacanze estive a Salina con Valeria Marini (con la quale la sua signora Lella ha rivelato di scambiarsi le mutande), già primatista mondiale delle ospitate a Porta a Porta nel salotto dell’amico Bruno, già ospite fisso del salotto della signora Maria Angiolillo, già protagonista della caduta del governo Prodi I (in nome della leggendaria battaglia sulle 35 ore) e coprotagonista della caduta del Prodi II, dunque due volte corresponsabile e del ritorno di Al Tappone a Palazzo Chigi, omaggiato dal Cainano con diversi orologi del Milan e molti complimenti per le squisite maniere, già protagonista della disfatta della sinistra ridotta ai minimi storici alle ultime elezioni (memorabile la conferenza stampa-funerale convocata all’ Hard Rock Cafè di Via Veneto in Roma, affollatissimo di operai delle presse), già teorizzatore dell’abolizione della proprietà privata, già seguace dello psicoguru Massimo Fagioli, già titolare del quarto più alto reddito di Montecitorio con 233.195 euro nel 2006, ha scritto che Romano Prodi – cioè l’unico esponente del centrosinistra che sia riuscito a battere Berlusconi due volte su due, nonostante Bertinotti - è «uno spregiudicato uomo di potere», simbolo dello «smacco complessivo del centrosinistra». Prodi.
MARCO TRAVAGLIO
Ora, qui (con il rammarico di riproporre e di rendere esplicito l'epiteto a cui facevo riferimento in un precedente intervento) bisognerebbe che l’On Bertinotti e gli altri
grossi esponenti dell’armata Brancaleone, ci spiegassero perché Berlusconi, invece, ha definito il presidente Prodi
“l’utile idiota”.Già nel Prodi 1 c’era stato un primo tentativo da parte sua di togliere la fiducia al governo, rientrato per il forte contrasto, quasi
“un’insurrezione” da parte dei suoi stessi elettori (si è accontentato poi delle 35 ore).
Dalle mie parti, fra la popolazione anziana, nel suo comportamento qualcuno ci ha visto un classico gioco (a volte con finali litigiosi) delle carte napoletane:
“padrone e sotto” (il capo e il vicecapo, per intenderci).
Questo “gioco” determinava chi disponeva della bottiglia di vino, messa in palio, e chi poteva bere fra i commensali, previo invito da parte del
“padrone”: su ogni decisione il
“sotto”, però, aveva diritto assoluto di dire l'ultima o di dissentire totalmente.
Il
“sotto”, con facilità ricorreva all’espressione
“se non ci sai fare, ti tolgo l’invito che hai fatto e … il diritto di proporre ulteriormente” e finiva per essere lui a decidere al posto del
“padrone”, senza averne i meriti o la fortuna.
Bertinotti non ha detto niente che la popolazione rurale anziana delle mie parti non conosceva già.
Anche con il subcomandante Marcos, mi sembra, che non abbia detto niente di nuovo. Neanche sulle pipe.
Se ha fatto qualche cosa di importante e di positivo per il popolo italiano non me ne sono accorto, so soltanto cha ha influito come non mai a farci governare dai “berluscones”.