Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.
da Stevin il 27/03/2009, 22:10
Guarda un po', qualcosa si muove anche sul Corriere.
Mercoledì 25 ho letto un articolo interessante, non ricordo l'autore, ma comunque ho tenuto il giornale. Trattava del plagio ideogico-religioso impartito dai rabbini ai soldati israeliani, che come conseguenza ritenevano giusto e morale uccidere quanti più arabi possibile per il semplice fatto che non sono ebrei. Mi riprometto di trovare il testo e inserirlo in un thread.
Per adesso quest'altro articolo di Viviana Mazza.
Da tempo ho l'impressione che il consenso artificiale verso Israele si stia sgretolando. Questi articoli sembrano piacevoli conferme.
Buona lettura.
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«A Gaza si sparava a tutto ciò che si muoveva»
Corriere della Sera
26 marzo 2009
Responsabilità, regole d'ingaggio, disprezzo degli altri nei racconti dei soldati
GERUSALEMME — «E' successo qualcosa di nuovo nell'Operazione Piombo Fuso a Gaza, qualcosa che non era mai accaduto», dice al Corriere Yehuda Shaul, 26 anni, uno dei fondatori di Breaking the Silence, organizzazione di veterani israeliani che dal 2004 raccoglie testimonianze dei colleghi sugli abusi commessi dall'esercito nei Territori Occupati. «Non ho mai sentito storie come queste. L'aggressività dei comandanti, l'uso massiccio dell'artiglieria in un'area urbana, la scomparsa della distinzione tra civili e combattenti. Sono entrati a Gaza senza regole d'ingag-gio. Si sparava a tutto ciò che si muoveva e che non si muoveva. Ci sono testimonianze sulla demolizione di massa di abitazioni senza che ce ne fossero necessità operative». Shaul parla dopo che i quotidiani Haaretz e Maarìv hanno pubblicato giovedì le prime confessioni di soldati israeliani sull'uccisione di civili innocenti e sugli atti di vandalismo compiuti a Gaza. Emerse in un seminario del liceo militare Rabin a febbraio, le testimonianze contraddicono la versione dell'esercito, e cioè che le truppe avrebbero cercato di proteggere i civili. Ora Breaking the Silence sta raccogliendo nuove confessioni: già 20 interviste rivelano storie simili a quelle apparse su Haaretz.
RESPONSABILITÀ - Domenica, il capo di Stato Maggiore Gabi Ashke-nazi ha difeso l'esercito israeliano, il «più etico del mondo», ma si è detto pronto a punire gli abusi di singole «mele marce». Tuttavia le testimonianze emerse finora mostrano che gli atti commessi a Gaza (per i quali Onu, Lega Araba, Organizzazioni non governative chiedono un'inchiesta per crimini di guerra) non sono iniziativa di singoli - spiega Shaul - ma il risultato di regole e di un clima creati dall'alto.
REGOLE D'INGAGGIO -Dopo una settimana di raid aerei, il 3 genna-io le truppe israeliane entrarono a Gaza. «All'inizio gli ordini erano di andare con mezzi blindati chiamati Achza-rit (che significa Crudele, ndr), sfondare la porta e cominciare a sparare all'interno... io lo chiamo omicidio - ha detto un comandante della brigata Gi-vati identificato come Aviv -. Doveva-mo andare piano per piano, sparare a chiunque. Mi sono chiesto: qual è la logica? Ci dicevano che era permesso perché chiunque rimanesse nel settore e a Gaza City era un terrorista, perché non se n'era andato.
Non capivo. Da una parte non avevano dove andare, dall'altra ci veniva detto che era colpa loro se non se ne andavano». Aviv racconta di aver tentato di cambiare le regole. «E uno dei miei uomini mi disse: Qui sono tutti terroristi. Dobbiamo ammazzarli tutti».
RAGGIO DI 300 METRI - «Verso la fine della Guerra, se vedevamo qualcuno che si avvicinava a meno di 300 metri dalla nostra postazione, iniziava la regola del "fermo sospetto". Bisognava sparare un primo colpo in aria, il secondo colpo ai piedi e il terzo al sospetto - racconta Benyamin -. Ma gli abitanti qui sono agricoltori. Dopo l'operazione, uomini e donne di 60-70 anni venivano fuori con le ceste a raccogliere la verdura. Ho visto due persone a 250 metri... Si capiva che riempivano di pomodori un cesto... Ma bisogna applicare la regole». Beyamin si avvicina, vede un vecchietto. «Ho sparato in aria. Ma a Gaza si spara decine di volte al giorno, i contadini non ci fanno caso». Alla fine ha deciso di non eliminarlo. FOSFORO BIANCO - «Abbiamo usato molto il fosforo», dice uno dei soldati. Nei giorni scorsi l'esercito israeliano ha ammesso l'uso di 20 proiettili al fosforo bianco in una zona abitata, Beit Lahiya, nel nord di Gaza. È in corso un'inchiesta interna.
DISPREZZO - Il quotidiano israeliano Haaretz ha anche scoperto che alcuni soldati hanno fatto realizzare T-shirt personalizzate con immagini di bambini palestinesi morti per festeggiare la fine della guerra. Ce n'è una con un bersaglio disegnato sulla pancia di una donna incinta e la scritta: «Due con un solo colpo». Il quotidiano ha scritto del ritrovamento a Gaza di un documento in ebraico che au-torizzava i soldati a far fuoco sui soccorritori della Croce rossa e della Mez-zaluna Rossa. Il giorno dopo «Physi-cians for Human Rights» ha accusato l'esercito di aver impedito l'evacuazione di feriti, sparato su ambulanze e ucciso 16 medici palestinesi.
LA LEZIONE DEL LIBANO -Molte le testimonianze sugli ordini poco «etici» dei comandanti. «Ci ha detto che una lezione importante appresa dalla Seconda Guerra in Libano è il mo; do in cui si entra in azione: con molto fuoco - dice il soldato Gilad -. Il risultato: poche perdite nell'esercito, molti palestinesi morti». In un documentario sulla guerra a Gaza mandato in onda da Channel 10, un comandante dice ai soldati: «Se c'è qualcuno di sospetto al piano superiore di una casa, lo colpiamo. Se abbiamo sospetti su un'abitazione, la abbattiamo.... Se qualcuno si avvicina disarmato, sparate in aria. Se continua, è morto. Se dobbiamo sbagliare, che sia con le loro vite, non con le nostre». E il riservista Amir Marmor ha confermato al New York Times che il messaggio era «sparare senza pensare alle conseguenze»: il colonnello «ci ha detto: in questa operazione non vogliamo correre rischi; mettete da parte l'etica... piangeremo dopo».
Fonte > Viviana Mazza - 26 marzo - Corriere della Sera
http://www.effedieffe.com/images/storie ... 0TUTTO.pdf
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Stevin
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da pianogrande il 28/03/2009, 22:47
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Stevin
Se scrivi con un colore meno forte leggerò anch'io i tuoi post.
Grazie comunque.
Fotti il sistema. Studia.
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pianogrande
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