matthelm ha scritto:No, per carità lasciamo stare IdV. Un Di Pietro basta e avanza.
Se Franceschini deve fare uno sforzo è di non "ospitare" nellle nostre liste più un populista che ha candidato un magistrato inquisito alle europee come De Magistris.
Comportamento sciagurato.
Ma che stai dicendo? De Magistris "inquisito"? Ma hai visto i capi d'imputazione che gli contestano? Sono assurdi e verranno smontati alla prima udienza del processo! Lo hanno spostato da Catanzaro perche' aveva scoperto la nuova P2. Ti faccio presente che nella Regione dove opera la mafia piu' potente del pianeta - si chiama 'ndrangheta - la procura di Catanzaro in un anno non ha fatto neanche un arresto. Ed hanno fatto saltare De Magistris che era l'unico che cercava di capire dove vanno a finire i soldi dell''Europa e dello Stato....
Dovete rassegnarvi: la gente si sta sempre piu' rendendo conto che la vera mafia e' quella che sta al governo. Un altro pezzo della mafia e' al momento all'opposizione e collabora attivamente con la prima per garantirsi la rendita sulle spalle degli Italiani.
Quanto alle balle dei magistrati che entrano in politica, vi rimando allo scritto di m. travaglio su l'unita':
-- inizio inoltro
Tiromancino
Del fervorino del vicepresidente del Csm Nicola Mancino si sentiva proprio la mancanza.
La legittima candidatura di De Magistris apre l’ennesimo dibattito: il giudice che ammette di essere divenuto di parte, non fosse altro perché si è schierato con una forza politica, è giusto che poi rientri?
Ho sempre sostenuto di no.
Ma davvero? Che strano.
Mancino poteva ricordarsene quando stava nella Dc, che candidava e promuoveva ministro Claudio Vitalone, che negli anni pari faceva il giudice e in quelli dispari il politico, sempre dalla parte di Andreotti.
Ma se lo scorda.
Poteva ricordarsene un anno fa, quando a sostenere l’accusa al Csm contro De Magistris per farlo cacciare da Catanzaro la Cassazione designò il Pg Vito D’Ambrosio, per 10 anni presidente della Regione Marche col centrosinistra e poi rientrato in magistratura.
Mancino avrebbe potuto associarsi alla nostra voce solitaria per denunciare l’inopportunità della designazione di quel Pg di parte, visto che De Magistris stava indagando su alcuni ex compagni di coalizione di D’Ambrosio.
Invece tacque.
Così come tacque quando Letizia Vacca, membro laico del Csm, anticipò alla stampa la cacciata di De Magistris e della Forleo prima ancora che il Csm li processasse.
Mancino ha ritrovato la favella giusto quando un pm che non potrà mai più fare il pm anche grazie a Mancino, ha deciso di cambiare mestiere.
Peccato, perché sull’incompatibilità fra De Magistris e questa politica, ha ragione Mancino: negli altri paesi i diritti civili li tolgono ai delinquenti, in Italia vogliono levarli ai magistrati.
-- fine inoltro
E Mancino non parlo' piu'.