Il regime, spesso, cerca di indirizzare l’odio popolare verso certe categorie per distoglierlo da altri obiettivi.
Lo fece Hitler contro gli ebrei e Stalin contro i nemici del popolo.
Non vorrei che questa campagna contro i politici facesse parte dello stesso gioco.
In Italia oggi uno viene apprezzato e rispettato in forza del suo reddito.
I professori di scuola se oggi non godono più di tanta considerazione è anche del loro stipendi da fame.
In Italia ci sono tante categorie di cittadini che guadagnano più dei politici.
Ci sono pubblici ufficiali come i notai, generali dei carabinieri, magistrati, direttori generali, funzionari di istituti di credito di proprietà statale.
Ma ci sono anche immobiliaristi, ex muratori, che, vendendo case sulla pelle di contoterzisti di extracomunitari, corrompendo i politici, ed arrivando a far pagare prezzi proibitivi a chi della casa ha necessità, sono arrivati a mettere da parte patrimoni immensi.
Ci sono negozianti che ricaricando il prezzo delle merci del 100% disprezzano i politici come profittatori del popolo.
Politici che dovessero sindacare su generali dei carabinieri, su magistrati, su funzionari dello stato che guadagnassero molto più di loro, si potrebbero trovare in una situazione o di sudditanza psicologica che potrebbe portare o a trovare accomodamenti non corretti o a forme di avversione preconcetta.
Io non sono un politico, sono d’accordo a che vengano abolite le province, che venga abbassato il numero dei politici, che vengano ridotti certi stipendi, ma a volte provo a immaginare cosa succederebbe se riuscissimo a portare lo stipendio dei politici a 2000 euro al mese.
Avremo una categoria di politici fatti da personaggi provenienti da categorie che guadagnano meno di 2000 euro al mese.
Niente più professori universitari, avvocati di grido, professionisti di cui la politica ha bisogno.
E oltretutto dopo un po’ oggetto dell’invidia popolare diverrebbero i magistrati, poi i generali dei carabinieri, poi i notai, poi i funzionari dello stato.
Qui c’è qualcuno che ha tutto da guadagnare a fomentare l’invidia e a metterci gli uni contro gli altri.
E magari sono proprio gli immobiliaristi e i commercianti che hanno tutto interesse di poter mettere le mani sul territorio senza politici in mezzo ai piedi.
O che possano evadere le tasse senza troppi controlli.
E non dimentichiamoci che Berlusconi fa parte della categoria degli immobiliaristi-commercianti.
L’invidia è un sentimento basso e altamente infiammabile che qualcuno a interesse a tramutare in un incendio generale.
Nerone incendiò Roma per poter indirizzare l’odio popolare contro i cristiani.