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L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dovere

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Perché il pD è infatuato dei Musulmani

Messaggioda diffidente il 16/01/2022, 13:37

L' Islam era la religione preferita dai NAZISTI e molti solfati delle SS erano convertiti a questa religione. Il nemico storico degli ebrei palestinesi Amin Husseini era uno stimato gerarca nazista in Yugoslavia dove contribuì all' arruolamento di una formazione di SS musulmane, che si sarebbe distinta per atrocità contro i cristiani e gli Ebrei in francia fino al 1944.
Mi aspetto che il pD trovi il tempo per "denunciare" l' Islam e, magari, fare un bel rogo pubblico di Corani, di Sunne e di altre raccolte di str....zate che questa gente ci porta dai loro Paesi.
Fra tutte le idee balorde che ha la destra, come abbiamo visto in questa pandemia, il fatto di aver visto l' Islam per quello che è è UN MERITO e la Sinistra dovrebbe, secondo me, seguire queasta strada.
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Re: Perché il pD è infatuato dei Musulmani

Messaggioda pianogrande il 16/01/2022, 13:44

diffidente ha scritto:L' Islam era la religione preferita dai NAZISTI e molti solfati delle SS erano convertiti a questa religione. Il nemico storico degli ebrei palestinesi Amin Husseini era uno stimato gerarca nazista in Yugoslavia dove contribuì all' arruolamento di una formazione di SS musulmane, che si sarebbe distinta per atrocità contro i cristiani e gli Ebrei in francia fino al 1944.
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda trilogy il 16/01/2022, 13:53

Anche se non ho alcuna simpatia per nessuna religione, compresa quella islamica, non si può insultarli in quel modo, a priori.
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda diffidente il 16/01/2022, 14:04

Chi è di SINISTRA dovrebbe essere contro la Sharija. lo hanno capito anche i militanti della lega, che in genere non hanno sempre idee brillanti, che cosa è la Sharija per l' Occidente, e mi chiedo che cosa si aspetti a comprenderlo da parte del PD. Non capisco, poi, perché sia ben accetto attaccare l' ideologia nazifascista e non quella islamisya: non vedete che sono "fatte per intendersi" (non per niente in Palestina negli anni '50 - 60 Amin Husseini fondò un gruppo di intellettuali nazi-islamiati fra i quali per un poco ci fu anhe un giovane Yasser Arafat ). Per quantro riguarda i libri, conosco musulmani che usano i Vangeli come carta igienica e nessuno ha nulla da ridire. Cosa facciamo, due pesi e due misure? Molti atei dicono di non avere l' Islam in simpatia, ma nei confrinti dei Musulmani sono molto, molto accondiscendenti. Per esempio, vedo che contro il crocifisso, simbolo esplicitamente religioso, c'è un forte movimento che ne chiede la rimozione, ma per il velo islamico, no. Questo è doppiopesismo, non è giusto negarlo. Se gli intellettuali di Sinistra, o alcuni fra loro, hanno simpatia verso l' Islam radicale è giusto che lo dicano, così gli elettori si sappiano regolare.
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ulteruori ragionamenti

Messaggioda diffidente il 16/01/2022, 14:29

Un utenre del Forum mi ha scritto che, pur essendo condivisibile il timore nei confronti della Sharija e dei suoi influssi nefasti sulla nostra cultura, una manifestazione con roghi di libri, che mi dicono essere iniziativa dal sapore dittatoriale, altro non farebbe che alienare le simpatie dei musulmani moderati , che pure esistono, e radicalizzare ancora di più i tradizionalisti. Dunque sarebbe controproducente e su questo ha ragione.
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda Robyn il 16/01/2022, 19:43

La sharija in Italia è un reato penale che prevede la reclusione.Per quel che riguarda atei oppure anche cattolici che sembrano accondiscendenti così non è L'integrazione al di là dei contrasti che puo provocare richiede tempo il che significa il rispetto delle nostre leggi per assimilazione e le altre libertà ai mussulmani riconosciute come il culto purché non contrastino con il preambolo delle nostre libertà civili.Se loro usano il vangelo come carta igienica noi non possiamo fare la stessa cosa perché verremmo meno alle libertà in cui crediamo
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda franz il 16/01/2022, 20:41

L'integrazione degli immigrati regolari è un dovere.
Di quelli irregolari va da se' che è impossibile, a meno che non ci siano finestre di "regolarizzazione".
Tutto sommato in Italia hanno fatto condoni su tutto. Penali, fiscali, edilizi. Anche più di una volta.
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Chi non vuole integrarsi, resta un corpo estraneo

Messaggioda diffidente il 16/01/2022, 21:29

Da quanto ho capito, gli atei sono in prevalenza anticlericali, cioè provano risentimento, per carità, storicamente anche giustificabile, nei confronti della CHIESA CATTOLICA. Nei confronti dell' islam, no. Lo vediamo tutti i giorni, negli ambienti universitari o dove prevalgono persone laureate, chi è cattolico è emarginato, sappiamo che il modo migliore per essere mal visto in tali ambienti èfarsi il segno della croce. Da parte di molti, me compreso, esiste la sensazione che l' anticlericalismo valga solo per il cattolicesimo. No signori, non va bene questo doppiopesismo, quando gli studenti nelle manifestazioni urlavano cloro al clero quresto dovrebbe valere anche per imam mullah e muftì, non solo per preti, frati e vescovi. Molte persone comuni non sono affatto contente di questo doppiopesismo, di cui comincia a lamentarsi anche una firma autorevole de Linkiesta.
Tra l' altro, diciamo che l' immigrato è ben visto se è AFRICANO. Perché molti intellettuali vedono i Filippini, i Sudamericani e chi proviene dall' Europa dell' Est come fumo negli occhi. Perché questo? Perché sono CRISTIANI
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Re: L' integrazione degli immigrati irregolari non è un dove

Messaggioda Robyn il 16/01/2022, 21:41

Ma tu ascolti quelli che dicono cloro al clero?Quelli sono tutto fumo e niente arrosto la miglior cosa è l'indifferenza.Montanelli diceva a proposito dei laici e degli anticlericali che possiamo essere laici quando ci pare ma nel nostro intimo siamo sempre cattolici.In merito al segno della croce fatto in pubblico vale la parabola di non nominare il nome di Dio invano anche se siamo liberi di farlo se vuoi pregare chiuditi in uno spazio dove non ti vede nessuno.I laici non amano molto la sovraesposizione religiosa e un po' questo è riconducibile alla parabola di non nominare il nome di Dio invano.La sovraesposizione religiosa conduce al fanatismo religioso,vale sia per i cristiani che per i mussulmani
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