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Egemonia culturale del Centrodestra?

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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda annalu il 20/03/2009, 13:20

pinopic1 ha scritto:Franz, a proposito degli artisti che nascondevano il loro essere di destra
Forse si trattava e si tratta anche di opportunismo.

(io però non ho mai avuto dubbi su Pippo Franco, D'Angelo, Albertazzi, Buzzanca, Mino Reitano. Leggermente sorpreso per Lucio Battisti.


Per opportunismo, non era opportuno dichiarare di essere di destra?
Ma di quale periodo storico state parlando?

Dato che non conoscevo molte persone veramente di destra - intendo MSI, dato che mi pare che intendiate "di sinistra" anche la Democrazia Cristiana(?!?) - sulle loro "difficoltà" nel lavorare posso dire poco, mentre posso raccontare molto sulle reali difficoltà di lavorare per le persone di sinistra, anche vagamente di sinistra.
Certo, nell'ambiente dello spettacolo questo si verificava meno, però si verificava.
Per esempio, Pasolini per molti suoi film ha dovuto "arrangiarsi" con pochissimi mezzi ed attori non pagati (per esempio, nel "Vangelo secondo Matteo" erano per lo più amici). non parliamo poi dell'entrare in RAI, praticamente impossibile!

Quanto ad Albertazzi, Pippo Franco, D'Angelo, Buzzanca, Reitano, Barbareschi ed altri, quando mai hanno "nascosto" il loro essere di destra? Ma non ve le ricordate le litigate tra Albertazzi e Dario Fo, che solo di recente hanno deciso di fare pace?
Ma no, non ve le ricordate, mi pare che siate tutti troppo giovani!

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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda lucameni il 20/03/2009, 14:15

"Ma non ve le ricordate le litigate tra Albertazzi e Dario Fo, che solo di recente hanno deciso di fare pace?"

Forse l'avranno fatta, la pace, ricordando i bei tempi di quando erano repubblichini.


Mi pare davvero che parlare di alcuni attori, e non dell'editoria, Università, giornalismo (es: qualcuno ricorda il trattamento riservato - vedi organi di stampa, Scalfari, Levi... - a Montanelli prima e dopo l'attentato B.R.?) sia quanto meno fuorviante. E anche consolatorio.
Ultima modifica di lucameni il 20/03/2009, 14:23, modificato 2 volte in totale.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda pinopic1 il 20/03/2009, 14:16

Io ricordo benissimo. Infatti ho scritto che non mi ha stupito se di recente hanno dichiarato apertamente il loro voto e hanno partecipato a campagne elettorali pro destra o si sono candidati. E ricordo anche che quando un giovane, diplomato perito industriale, faceva domanda di assunzione in qualche grande industria del nord, i dirigenti dell'industria suddetta, chiedevano informazioni scritte al parroco prima di convocare l'aspirante dipendente.
Per le aziende a partecipazione statale del sud invece bastava la raccomandazione di un democristiano.
Ma questo è un altro discorso.
Forse i più giovani non ricordano la RAI degli anni 50 e 60, altrimenti saprebbero che Albertazzi vi spopolava e insieme a lui tanti altri esponenti della cultura cattolica e di destra. Ricorderebbero che Dario Fo è stato cacciato praticamente in diretta quando si sono accorti che forse era di sinistra. Alcuni, si sono imposti perchè all'inizio non erano molto conosciuti e non si poteva immaginare che sarebbero diventati di sinistra (vedi Gassman).
Che anche Montanelli godeva di grande considerazione nonostante qualche grosso strafalcione che in seguito lui stesso ha riconosciuto.
Che nella trasmissione più seguita, Studio uno, per un certo tempo la star è stata una certa Milly, decisamente nostalgica e della quale si diceva essere stata una delle amanti del duce. Però era brava, mi piaceva.
Totò dichiarava la sua preferenza per il partito monarchico e per Achille Lauro, apertamente. Tutti sappiamo che Alberto Sordi era democristiano, chi ce lo ha detto?

Quanto ai cantanti, da cosa si può dedurre se sono di destra o di sinistra? Se lo dicono o non lo dicono sono fatti loro. Di certo può essere utile non dirlo per non alienarsi le simpatie di una parte che poi non compra i suoi dischi. Quindi onore al merito di chi lo dichiarava.
Ultima modifica di pinopic1 il 20/03/2009, 14:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda lucameni il 20/03/2009, 14:18

"Che anche Montanelli godeva di grande considerazione nonostante qualche grosso strafalcione che in seguito lui stesso ha riconosciuto."

Ma di cosa parlate?
E' un film o cosa?
Perchè per chi conosce molto bene la carriera di Montanelli, pregi, limiti e quanto capitato alle sue iniziative (vedi Giornale '74), questo sa di pura fantascienza, per non dire peggio.
Ci sarebbe da rispondere a tono, dopo tutto il fango gettato su di lui (e poi dopo il suo innalzamento agli altari in periodo di antiberlusconismo) ma preferisco non farmi bannare dal forum.
Ultima modifica di lucameni il 20/03/2009, 14:30, modificato 1 volta in totale.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda pinopic1 il 20/03/2009, 14:29

lucameni ha scritto:"Che anche Montanelli godeva di grande considerazione nonostante qualche grosso strafalcione che in seguito lui stesso ha riconosciuto."

Ma di cosa parlate?
E' un film o cosa?


Forse sei troppo giovane. Montanelli aveva una rubrica in RAI dove faceva interviste a esponenti della cultura. Che godesse di grande considerazione presso l'opinione pubblica (non della sinistra ovviamente) e gli editori dei giornali su quali scriveva come puoi negarlo? E se così non fosse stato come avrebbe fatto a diventare tanto famoso?. perché quando ha creato il suo Giornale era già anziano e molto famoso e titolato. Prima scriveva dall'esilio?
Sulla Domenica del Corriere aveva una pagina a sua disposizione e ne era il direttore.
Se vuoi sapere dello strafalcione riguarda l'uso delle armi chimiche (il gas) da parte degli italiani nella guerra d'Abissinia.
Un altro riguarda alcune sue dichiarazioni sulla Sicilia apparse su un giornale francese.

Nel 74 aveva già 65 anni e faceva il giornalista da più di 40. Al Corriere della Sera dal 1938 al 1973.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda Stefano'62 il 20/03/2009, 14:34

Io ricordo anche le cose che diceva su Don Ernesto Balducci.
Preferisco non commentarle,ora che non c'è più.
Libere opinioni o meno,se le avesse dette qualcun altro sarebbe stato crocifisso.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda lucameni il 20/03/2009, 14:37

Allora, della sua rubrica in rai so benissimo. Recentemente ho rivisto le sue interviste a Moravia e a Guareschi.
Questo forse alleggerisce quanto capitato poco dopo il '68 presso la maggioranza, e ripeto maggioranza, degli organi di informazione e conventicole accademiche e culturali?
Non mi pare proprio.
Vogliamo parlare di come uscì dal Corriere e riuscì a fondare il Giornale, senza raccontarci le balle dispensate al tempo?
Sulle polemiche con De Boca, è vero rappresentano anche i limiti dell'uomo, ma non solo: il fatto di aver ammesso la cazzata non è da tutti.

Detto questo potrebbe aver avuto ben altri difetti ma dire che non abbia ricevuto da parte della maggioranza degli uomini di "cultura" di sinistra un trattamento indegno, è negare l'evidenza.
Io se fossi nei laudatori postumi di Montanelli, perchè rappresentante di una destra non berlusconiana, ad aver presente quanto fu detto (e fatto tra gli anni '60 e '80) mi sciacquerei solo la bocca.
Uno dei motivi per cui mi resta molto difficile avere a che fare con certa gente di sinistra.
Ultima modifica di lucameni il 20/03/2009, 14:46, modificato 4 volte in totale.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda lucameni il 20/03/2009, 14:38

Stefano'62 ha scritto:Io ricordo anche le cose che diceva su Don Ernesto Balducci.
Preferisco non commentarle,ora che non c'è più.
Libere opinioni o meno,se le avesse dette qualcun altro sarebbe stato crocifisso.



E difatti da sinistra lo è stato eccome (p.s.: a me Balducci non piaceva per niente). Toccare certi miti, spesso fasulli, è pericoloso.
Ricordo cosa disse del Che, nonostante ammettesse che la sua figura di libertadores aveva un suo fascino ("i compitucci" del Che). Inevitabile che i fans sfegatati del guerrigliero argentino se la siano presa, per usare un eufemismo.
Ultima modifica di lucameni il 20/03/2009, 14:59, modificato 2 volte in totale.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda pinopic1 il 20/03/2009, 14:45

Dalla sinistra sì. Ma di cosa stiamo discutendo?
Sembrava, da precedenti post, che prima di oggi in Italia ci sia stata soltanto la sinistra. Che solo questa abbia esercitato la sua intollerabile egemonia. Le egemonie degli altri sono sempre difficili da sopportare. Ma è capitato a tutti prima o poi.
Poi che la sinistra polemizzi con chi è contro la sinistra non mi pare una infamia.
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Re: Egemonia culturale del Centrodestra?

Messaggioda lucameni il 20/03/2009, 14:51

pinopic1 ha scritto:Dalla sinistra sì. Ma di cosa stiamo discutendo?
Sembrava, da precedenti post, che prima di oggi in Italia ci sia stata soltanto la sinistra. Che solo questa abbia esercitato la sua intollerabile egemonia. Le egemonie degli altri sono sempre difficili da sopportare. Ma è capitato a tutti prima o poi.
Poi che la sinistra polemizzi con chi è contro la sinistra non mi pare una infamia.


Difatti si parlava di "egemonia culturale" nell'Italia del dopoguerra e in particolare dopo il '68.
Mica si parla delle guerre puniche.
Polemizzare è una cosa. Infangare, isolare, censurare e raccontare frottole è ben altro (sarebbe il caso di andare a riguardarsi un po' di storia recente, ad esempio del giornalismo e dell'editoria, non fosse altro che oggi con la stessa sicumera si parla di censura da parte dei berlusconiani. Ha perfettamente ragione Travaglio, proprio riguardo questi atteggiamenti da caccia alle streghe - e Montanelli - quando nota che negli anni può essere cambiato lo schieramento di certi figuri - anzi è proprio cambiato - ma l'atteggiamento rimane)
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