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Idoli, ideali, miti e valori

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Idoli, ideali, miti e valori

Messaggioda Paolo65 il 10/03/2009, 13:05

Rispondendo al post iniziale le personalità di riferimento sono quelle che hanno avuto grande equilibrio e buon senso o fermezza e coraggio da contrapporre di fronte a grandi pericoli.

Penso a personalità come De Gasperi nel primo caso e Churcill nel secondo.

Il fascino di persone come Ghandi è indiscussa, ma da noi questo atteggiamento fa parte di un retaggio culturale tipico del terzomondismo buonista che da decenni ci avvolge.....ma la responsabilità non è di Ghandi ovviamente è solo nostra.

Paolo
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Re: Idoli, ideali, miti e valori

Messaggioda Loredana Poncini il 10/03/2009, 19:38

E l'Europa resta una chimera, enfants delle varie "patrie" (leggi nazionalismi) ?
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Re: Idoli, ideali, miti e valori

Messaggioda lucameni il 15/03/2009, 18:49

franz ha scritto:
pinopic1 ha scritto:Da cosa sia stata bloccata la democrazia per 40 anni non possiamo dirlo con assoluta certezza perché ci mancherebbe la controprova. Ovvero, cosa sarebbe accaduto se la sinistra avesse avuto il 51% e si fosse formato un governo di sinistra a guida comunista? Il semplice fatto che nessuno immagino se la senta di dare una risposta certa dimostra che la situazione non era tanto naturale.
....
Forse Berlinguer non era un grande ma mi ha convinto che potevo votare il suo PCI; quello di Togliatti e Longo non lo avrei mai votato.

Vero, non abbiamo la controprova.
Ed anche la tua domanda è mal posta.
Il "cosa sarebbe accaduto" (dato per assodato che le discusioni sui nonni con la ruota e due manici, che diventano carriole o con 5 palle che diventano flipper non sono ammissibili e che lo facciamo solo per giocarci) dipende anche molto dal periodo.
1947? 1960? 1975?
Come tu stesso dici il PCI di Togliatti e Longo non lo avresti votato ma quello di Berlinguer (che preferiva l'ombrello protettivo NATO al patto di Varsavia e che era sostanzialmente socialdemocratico senza pero' avere il coraggio di dirlo con chiarezza alla sua base) lo hai votato e l'ho votato anche io.
Erano già modi diversi di sentirsi di sinistra, direi, come è diverso oggi.

Il mondo cambia. Molto piu' rapidamente di quanto cambino le nostre singole mentalità.
Il che è ovvio, perché mentre noi maturiamo alla nostra velocità (diversa da individuo ad individuo) accadono due cose:
la prima è che nella società vien gradualmente meno il peso dei piu' anziani, a seconda è che entrano masse corrispondenti di giovani.
Ecco che questo fa si' che la società (complessivamente) muti ad una velocità solitamente superiore (salvo eccezioni) di quella che noi possiamo accettare o considerare (individualmente) come "normale".

Il fatto che la sinistra appaia essere piu' lenta della destra ad edeguarsi al cambiamento, dove far pensare.

Ciao,
Franz




Più o meno, se parlo di queste vicende, ho in mente i limiti della sinistra ben evidenziati nell'intervista di cui sotto, e dei quali peraltro sono perfettamente consapevoli tanti intellettuali di area. Non dovrebbe essere uno scandalo ragionarci. Ma, viste certe reazioni stizzite, pare che ancora non sia così. (!!!)

http://archiviostorico.corriere.it/2008 ... 5095.shtml
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Re: Idoli, ideali, miti e valori

Messaggioda Stefano'62 il 16/03/2009, 0:55

Luca c'è una cosa che vorrei capire.
Parlo sul serio non sono ironico o sarcastico.
Quando parli di limiti della sinistra ti riferisci alle persone fisiche che la guidano a livello politico,alla gente che la vota,oppure alle idee che la identificano ?
O a tutto campo ?
Sulle persone condivido abbastanza,non sempre.
Sulla gente che la vota non posso esprimermi,dovrei indagare su ognuno di loro.
Sulle idee naturalmente no perchè mi reputo di sinistra,a conti fatti.
Non per sindacare la tua opinione,ma per la chiarezza.

Ciao,
Stefano
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Re: Idoli, ideali, miti e valori

Messaggioda pierodm il 16/03/2009, 2:08

Luca caro, per capire le reazioni stizzite - oltre a leggerle con attenzione - potresti ispirati alla tua stessa tendenza ad essere stizzito, sistematicamente stizzito.

Ho dato un'occhiata al link che hai inserito.
Senza entrare nei particolari, devi sapere che una grandissima parte di quelle considerazioni io - che presumibilmente rientro tra gli "stizziti", spesso - le ho fatte senza tanti suggerimenti tanti e tanti anni fa: non dico "in diretta" al tempo dei "sogni che muoiono all'alba", perché ero troppo piccolo, ma nei tempi immediatamente successivi disponibili.
Più in generale - come ripeto, forse, per la decima volta - una buona parte della "bolognina" io l'ho fatta con vent'anni di anticipo, per mio conto.
Per me sono cose, quindi, ovvie e scontate, se significano una netta presa di distanza dal sovietismo, che consideravo nel modo che ho descritto in uno dei miei post "stizziti", e da certe gravi ambiguità togliattiane.
Ma questo - proprio perché sono per me cose ovvie e scontate, ormai ampiamente e da lungo tempo acquisite - non mi affratella ipso facto a chiunque dica le stesse cose, o faccia critiche nella stessa direzione.
Se vai a ripassare con un minimo di pazienza quello che ho scritto sotto il titolo "cosa è davvero il comunismo" puoi capire meglio quello che intendo dire.

Io mi "stizzisco" - per usare il tuo termine, che è inesatto ma lo accetto - quando mi trovo di fronte ai sepolcri imbiancati, che hanno grande timor di dio in certi casi, mentre in altri scomodano tutta la gamma delle giustificazioni, le imperfezioni umane, le ambiguità della realpolitik, il bicchiere mezzo pieno, etc etc.
Mi stizzisco quando si usano le malefatte del comunismo sovietico, non perché realmente scandalizzati delle malefatte, ma per sconfessare, per gettare fango su "comunismi" assai diversi e sulle ragioni che questi comunismi hanno difeso o promosso nella nostra realtà, nella nostra politica.
Non parliamo poi di quanto riesca a stizzirmi l'anti-comunismo retrodatato di tanti che hanno fatto parte del PCI al tempo in cui c'era qualche ragione per rimproverare alla sua nomenklatura un rapporto ambiguo con l'URSS, ma che al tempo se ne sono stato zitti zitti, o magari facevano gli eleganti, o peggio ancora facevano carriera, diventavano redattori e direttori di giornali, segretari di sezione e di federazione, presidenti di commissioni, e che adesso - in questa coalizione/partito - stanno con la siringa pronta per iniettare antibiotici anti-comunisti a chiunque capiti a tiro.
E mi stizziscono anche quei tanti che si professano - ovviamente "da sempre"- liberal-liberalissimi, che più non si può, e che sostengono con animosità che in questo paese non c'è una cultura liberale: ma dove stavano nei decenni passati tutti questi liberali? Nella DC? Nel PRI? A giudicare dal numero attuale, il PRI di Lamalfa avrebbe dovuto essere al 40%.

Se la tua stizza, se pure di segno diverso, ha in comune con la mia l'insofferenza verso l'ipocrisia e le ri-conversioni pelosette, mi sembrerebbe una buona cosa: in fondo essere stizziti non è un delitto, specialmente se uno ha la pazienza di spiegare le proprie ragioni.
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Re: Idoli, ideali, miti e valori

Messaggioda lucameni il 16/03/2009, 2:35

La stizza sta nel fatto che in alcuni forum per aver parlato di questo (ci sto scrivendo su una sorta di tesi) mi sono sentito dire di tutto. Anche del berlusconiano.
Questione perciò molto bieca e personale


(bè vuol dire anche che a sinistra qualche mente deve chiarirsi meglio un po' di cose magari)


(io però sono coerente. Quello che dico ora lo dicevo almeno 20 anni fa. E onestamente speravo fossero cose ormai maggiormente condivise. Non lo sono e perciò ritengo che quanto dice Argentieri abbia una sua solida base di verità. Perciò come dire...miglioriamoci tutti. Meglio no?)
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Re: Idoli, ideali, miti e valori

Messaggioda pinopic1 il 16/03/2009, 11:49

Stefano'62 ha scritto:Luca c'è una cosa che vorrei capire.
Parlo sul serio non sono ironico o sarcastico.
Quando parli di limiti della sinistra ti riferisci alle persone fisiche che la guidano a livello politico,alla gente che la vota,oppure alle idee che la identificano ?
O a tutto campo ?
Sulle persone condivido abbastanza,non sempre.
Sulla gente che la vota non posso esprimermi,dovrei indagare su ognuno di loro.
Sulle idee naturalmente no perchè mi reputo di sinistra,a conti fatti.
Non per sindacare la tua opinione,ma per la chiarezza.

Ciao,
Stefano


Io, per il mio essere di sinistra, sento che non me ne importa un fico secco dei limiti veri o presunti della sinistra. L'essere di sinistra in politica è conseguenza di una visione del mondo, di una idea della vita, di una impostazione dei rapporti con il prossimo. E tutto questo forse in parte è un dato caratteriale innato (oppure un imprinting), sicuramente in gran parte deriva dalla formazione ricevuta (involontariamente di sinistra)*, dall'esperienza vissuta, dalle cose viste, dalle storie di cui si è venuti a conoscenza attraverso il racconto di protagonisti o testimoni delle stesse.
Tutto ciò è incancellabile.
Non escludo che abbiano influito letture, cinema, televisione e musica. Ma in questo caso, le preferenze dovrebbero essere una conseguenza dell'essere di sinistra; più probabile che ci sia un rapporto di feed-back, di rinforzo reciproco.

* Involontariamente perché in alcuni casi i formatori erano politicamente di destra.
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Re: Idoli, ideali, miti e valori

Messaggioda franz il 16/03/2009, 13:59

Stefano'62 ha scritto:Quando parli di limiti della sinistra ti riferisci alle persone fisiche che la guidano a livello politico,alla gente che la vota,oppure alle idee che la identificano ?
....
Sulle persone condivido abbastanza,non sempre.
Sulla gente che la vota non posso esprimermi,dovrei indagare su ognuno di loro.
Sulle idee naturalmente no perchè mi reputo di sinistra,a conti fatti.

Aspetta un attimo ....
stai dicendo che ammetti limiti alle persone fisiche, non puoi esprimerti sui compagni di viaggio ma non metti in discussione le idee?
E secondo te, qui in un forum che ci stiamo a fare se non a mettere in discussione (dialetticamente) le idee?
Sei di sinistra, a "conti fatti" (a prescindere) e quindi ne condividi le idee a scatola chiusa?
Ma chi le emana queste idee? I leaders (con i loro ammessi limiti) la gente che vota (sui cui non entri nel merito perché non li conosci tutti) o cos'altro?

Franz
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Re: Idoli, ideali, miti e valori

Messaggioda Stefano'62 il 16/03/2009, 14:12

Apprezzare certe idee non significa escluderle da ogni discussione.
Solo mi piacerebbe capire quando in discussione sono le idee,o invece la gente che dice di rappresentarle,o tutte e due;se non lo capisco come faccio a valutare il discorso ?

Ciao
Stefano
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Re: Idoli, ideali, miti e valori

Messaggioda pinopic1 il 16/03/2009, 14:31

franz ha scritto:Ma chi le emana queste idee? I leaders (con i loro ammessi limiti) la gente che vota (sui cui non entri nel merito perché non li conosci tutti) o cos'altro?

Franz


Per quanto mi riguarda: il prozio Peppino,il prozio Vito, lo zio Gaspare, mamma e papà, il nonno Fortunato, la nonna Anna, il signor Fiore che aveva dato lezioni di matematica e fisica a papà prima di andare al confino alle isole Tremiti e dopo aver scontato 6 anni per associazione sovversiva, i baraccati di Gazzi, la professoressa Itala, il maestro C., il prozio Peppino già minatore clandestino nelgi USA, i contadini e i pescatori di Falcone, le fabbriche di Torino anni 60 con operai e operaie, la scuola elementare con la refezione per i poveri, i miei compagni di scuola elementare poveri agli ultimi banchi, i transatlantici nel porto di Messina che imbarcavano emigranti siciliani e calabresi, e tante altere cose ancora....
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