da lucameni il 13/03/2009, 15:46
""La prima parte della costituzione è sacra"
Contestare questo atteggiamento vuol dire forse cambiare per cambiare?
Ma di cosa parliamo?
Premesso che per definirla la più bella del mondo bisognerebbe conoscere bene anche le altre, una cosa è sacralizzare e definirla intoccabile, altro è cambiarla a capocchia per interessi personali.
Un differenza tanto difficile da cogliere per chi si definisce "progressista" e "riformista"?
Fin tanto non si entra nel merito, il sacralizzare e definire intoccabile una carta costituzionale che (art. 138) prevede - ovviamente - la possibilità di modifiche (più volte avvenute), non ha nulla a che vedere con le polemiche sulle proposte berlusconiane, peraltro ancora fumose e naturalmente orientate ad accrescere il proprio potere.
E non mi pare che l'atteggiamento di negare ogni modifica (prescindendo dai contenuti) sia la maniera giusta per contrastare le aspirazioni berlusconiane. Anzi è un foraggiare la sua immagine di innovatore.
A meno che non si pretenda che la Costituzione tutta sia blindata e diventi un tabù discutere di alcune sue modifiche (peraltro già malamente avvenute nel 2001 "grazie" al Cs con il titolo V, senza che da sinistra si siano levate particolari critiche).
Fate vobis
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)