Paolo65 ha scritto:Se solo i palestinesi,cioè una popolazione araba che fino alla nascita d'Israele erano stati sotto ogni padrone possibile da ancor prima dell'impero romano, senza battere ciglio, avessero accettato nel 1948 i 2 stati, oggi starebbero a parlare della loro bella e rigogliosa patria ,forse invidiata anche da noi italiani.
Non so accettassero o meno, forse non lo sapremo mai.
Il giorno stesso il cui Israele nacque fu attaccato non dai palestinesi (che stato non erano e non avevano) ma dai paesi arabi vicini: egitto, giordania, libano, syria, iraq.
Non fu tanto Israele espellere i palestinesi (nei primi giorni gli israeliani perdevano ed arretravano) ma furono principalmente le nazioni arabe attaccanti a dire, durante l'avanzata, ai palestinesi di sloggiare (li avrebbero ospitati loro), perché le terre palestinesi erano territorio di guerra e di non preoccuparsi, che da li' a poco avrebbero potuto fare ritorno a casa. Cosi' non ando' perché dopo una inziale sconfitta gli israeliani si ripresero e contrattaccarono. I 726'000 profughi palestinesi quindi rimasero nei campi.
Contemporaneamente, per la guerra, quasi mezzo milioni di ebrei (600'000 secondo le fonti israleiane) che vivevano nelle capitali arabe dovettero abbandonare le loro case e le attività economiche e gradualmente si rifugiarono, come è intuibile, in Israele. Le loro case ed attività furono confiscate e mai indennizzate; altrettanto gli israeliani fecero per le proprietà dei palestinesi.
A vedere con gli occhi di oggi gli avvenimenti di allora, i palestinesi sono, ritengo, i meno responsabili ma sono quelli che piu' hanno perso, a causa della guerra iniziata il 15 maggio 1948 dalle citate nazioni arabe e da loro persa.
Le successive crisi belliche del 56, 67 e 73, sempre perse dai paesi arabi, aggravarono la situazione e negli ultimi decenni finalmente i moderati (Egitto e Giordania prima, OLP poi) iniziarono il percorso di pace che solo alcuni esagitati integralisti islamici (e utracomunisti nostrani, legati in parte anche all'estrema destra nazista) combattono a colpi di missili, kamikaze e propaganda.
Fortunatamente, come ci hanno illustato vari articolisti, i palestinesi moderati (e gli arabi moderati) hanno in maggioranza capito là quanto alcuni pochi da noi non hanno ancora capito.
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)