franz ha scritto:Beh, il rischio è che sia in israele sia in iran non ci siano piu' nipoti a fare domande e nonni a rispondere.
Questo passa la palla al mondo occidentale, che non ha alcun interesse a stare a guardare, visto che già provocano terrore le radiazioni in giappone, figuriamoci quelle qui sul mediterraneo. Un conflitto nucleare incrociato provocherebbe una gravissima crisi economica in europa e usa. Probabilmente gli israeliani, lasciato soli, pensano che un conflitto tradizionale oggi sarebbe meglio di uno nucleare domani.
Mah.
non la metterei proprio così.
L'atomica per l'Iran è necessaria per recuperare forza nel medioriente e scalzare gli antagonisti arabi (sunniti), americani e fra un po' cinesi.
Su Limes trovi ottimi articoli soprattutto di commentatori americani, non solo vicini alla politica Obama, che preferirebbero una nuova piccola guerra fredda piuttosto di una guerra "calda". A maggior ragione se la guerra "calda" è unilaterale, scatenata cioè solo da Israele.
Un attacco di questo tipo farebbe risalire di molto il consenso del regime, che in questo periodo è provato dalle divisioni intene fra le varie fazioni politiche, religiose, culturali e, da ultime, economiche (embargo sul petrolio).
La tentazione di Obama, e gli ultimi eventi sembrano dimostrarlo, èquello di arginare l'Iran, anche atomico, e corrodere il potere del regime tramite le sanzioni, l'embargo petrolifero e dissidi interni.