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Nuove tensioni sui mercati finanziari

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Nuove tensioni sui mercati finanziari

Messaggioda franz il 23/11/2010, 19:27

trilogy ha scritto:"Non vi e' alcun motivo per cui i contribuenti in giro per l'Europa o in Italia debbano pagare per gli errori degli altri. Gli obbligazionisti e gli azionisti delle banche dovrebbero perdere soldi non i contribuenti". E' cosi' semplice, eppure cosi' irrilevante quando si tratta di un modello economico morente.

Vero. Ma non c'è motivo a fare debito pubblico se non perché qualcuno da fuori lo compra e si prende parte del rischio.
Il rischio principale è quello di chi detiene quel debito ... e dovrebbe essere solo quello.
Perchè i contribuenti dovrebbero intervenire?
Ma questo vale per Alitalia, per tutto. Non solo per l'Irlanda.
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Re: Nuove tensioni sui mercati finanziari

Messaggioda trilogy il 23/11/2010, 23:10

franz ha scritto:
trilogy ha scritto:"Non vi e' alcun motivo per cui i contribuenti in giro per l'Europa o in Italia debbano pagare per gli errori degli altri. Gli obbligazionisti e gli azionisti delle banche dovrebbero perdere soldi non i contribuenti". E' cosi' semplice, eppure cosi' irrilevante quando si tratta di un modello economico morente.

Vero. Ma non c'è motivo a fare debito pubblico se non perché qualcuno da fuori lo compra e si prende parte del rischio.
Il rischio principale è quello di chi detiene quel debito ... e dovrebbe essere solo quello.
Perchè i contribuenti dovrebbero intervenire?
Ma questo vale per Alitalia, per tutto. Non solo per l'Irlanda.
Franz


solo una precisazione, è Jim Rogers che lo afferma nell'intervista non io ;)
Comunque sono intervenuti perchè dalle cifre che circolano i tedeschi hanno crediti con l'irlanda per il 5% del pil, gl'inglesi per il 6/7% del PIL; :roll:
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Re: Nuove tensioni sui mercati finanziari

Messaggioda franz il 24/11/2010, 9:13

trilogy ha scritto:solo una precisazione, è Jim Rogers che lo afferma nell'intervista non io ;)
Comunque sono intervenuti perchè dalle cifre che circolano i tedeschi hanno crediti con l'irlanda per il 5% del pil, gl'inglesi per il 6/7% del PIL; :roll:

Appunto, l'interconnessione debitoria delle nazioni è il vero motivo, unito al fatto che molte nazioni hanno debiti pubblici superiori al PIL (ed il fatto che quello privato sia di diversa dimensione non è un'attenuante).
In campo commerciale occidentale, nelle società di capitali, vale una sana regola (mi pare assente in Italia) che impone la consegna in tribunale dei libri contabili se il debito supera il 50% del capitale. Oppure se il passivo supera il 50% dell'attivo. Il motivo di questa regola, molto chiara ed inflessibile, è evitare i fallimenti a catena, cio' che il fallimento di una società trascini nel fallimento tutte le altre che si attendevano soldi da lei. Pari regola dovrebbe esistere per i debiti pubblici, proprio per lo stesso motivo. Il limite di Maastricht che impone che il debito di ogni nazione non superi il 60% del PIL va in questa direzione ma come sappiamo oggi siamo arrivati all'80% (ed anche Francia e Germania si sono indebitate notevolmente).
Per quanto riguarda Eurolandia (i 16 Stati che hanno aderito all’euro), il debito pubblico nel 2009 è risultato pari a 79,2% (69,8% nel 2008; 66,2% nel 2007; 68,5% nel 2006). Nel totale, il deficit/PIL più elevato è quello osservato in Grecia (15,4%), Irlanda (14,4), Regno Unito (11,4%) e Spagna (11,1%). Quanto al debito pubblico, il più alto d’Europa è quello della Grecia (126,8%), seguito dall’Italia (116%).

Qui se c'è un modello economico morente (e lo dico a Jim Rogers, non a Trilogy ;) ) è quello che vede gli stati indebitarsi e sostenersi a vicenda strozzando l'economia. Di fatto molti cittadini prestano soldi agli stati, attratti da una promessa di solidità legata alla garanzia statale e da rendimenti tutto sommato bassi ma sicuri, e cosi' facendo non prestano soldi alle aziende (lo farebbero comprando azioni ed obbligazioni per investimenti produttivi). Poi ci si lamenta che non c'è lavoro e che l'economia non gira.

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Re: Nuove tensioni sui mercati finanziari

Messaggioda trilogy il 24/11/2010, 12:45

franz ha scritto:
Per quanto riguarda Eurolandia (i 16 Stati che hanno aderito all’euro), il debito pubblico nel 2009 è risultato pari a 79,2% (69,8% nel 2008; 66,2% nel 2007; 68,5% nel 2006). Nel totale, il deficit/PIL più elevato è quello osservato in Grecia (15,4%), Irlanda (14,4), Regno Unito (11,4%) e Spagna (11,1%). Quanto al debito pubblico, il più alto d’Europa è quello della Grecia (126,8%), seguito dall’Italia (116%).

Qui se c'è un modello economico morente (e lo dico a Jim Rogers, non a Trilogy ;) ) è quello che vede gli stati indebitarsi e sostenersi a vicenda strozzando l'economia. Di fatto molti cittadini prestano soldi agli stati, attratti da una promessa di solidità legata alla garanzia statale e da rendimenti tutto sommato bassi ma sicuri, e cosi' facendo non prestano soldi alle aziende (lo farebbero comprando azioni ed obbligazioni per investimenti produttivi). Poi ci si lamenta che non c'è lavoro e che l'economia non gira.
Franz


Penso che Jim Rogers si riferisca proprio agli interventi di salvataggio. Lui è un investitore/speculatore leggendario che si è ritirato in pensione a 37 anni dopo aver accumulato miliardi di dollari con speculazioni sui cambi (assieme a Soros) e sulle materie prima, sostiene anche la necessità di abolire le banche centrali.
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Re: Nuove tensioni sui mercati finanziari

Messaggioda flaviomob il 24/11/2010, 13:19

Pensione a 37 anni... se non è parassitario questo... :lol:


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Nuove tensioni sui mercati finanziari

Messaggioda trilogy il 29/11/2010, 17:45

MILANO - Dopo che il premio di rendimento pagato dai Btp italiani decennali rispetto al Bund tedesco è volato a nuovi massimi dall'introduzione dell'euro, Piazza Affari - al momento la peggiore tra le principali Borse europee - ha ulteriormente peggiorato il suo già pesante andamento. L'indice Ftse Mib segna una perdita del 2,27%, l'Ftse All Share un ribasso del 2,14%.

Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi vola a 201 punti base, nuovo livello massimo dalla nascita dell'euro. E' quanto emerge dai dati provenienti dalla piattaforma Tradeweb. Record anche per i premi di rendimento spagnoli, che viaggiano a 270 punti base.
29.11.2010

da: http://www.repubblica.it/economia/2010/ ... ef=HRER2-1

i differenziali nei tassi sul debito sovrano aggiornati

link: http://www.tradeweb.com/index
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