Primarie CS - regole del secondo turno

[ranvit]

In linea di massima concordo con annalù, ma oggi è in gioco l'Italia....un Governo con Vendola sarebbe la rovina del Paese! Mai e poi mai si sarebbe dovuto ripetere l'alleanza con la sinistra radicale....ma si sa, i "nostri" sono masochisti

C'è un altro aspetto della questione: è ormai chiaro che nel Pd ci sono due anime praticamente contrapposte....è necessari separarsi!
Poi si puo' restare umanamente rispettosi l'uno dell'altro ma questo non toglie che un chiarimento nell'area della sinistra sia indispensabile. Ne va del bene dell'Italia!

[franz]

C'è un altro aspetto della questione: è ormai chiaro che nel Pd ci sono due anime praticamente contrapposte....è necessari separarsi!
Poi si puo' restare umanamente rispettosi l'uno dell'altro ma questo non toglie che un chiarimento nell'area della sinistra sia indispensabile. Ne va del bene dell'Italia!

Visto che discutiamo di cio' che è chiaro, mi sembra abbastanza evidente che Prodi sapeva unire mentre oggi Bersani e Renzi no. Eppure il fatto che allora Prodi sapesse unire, ci ha permesso di vincere, due volte, ma non di governare come avremmo voluto (nelle aspettative programmatiche). Perché tutto sommato sia il CS che il CD hanno deluso proprio perché non sono stati capaci (o non sono stati in grado) di attuare il programma per divisioni soprattutto interne. E dovremmo anche vedere su quali basi poi avveniva l'agglomerazione di forze dei due poli. Nel centro sinistra, ne abbiamo discusso piu' volte, il collante è sempre stato l'antiberlusconismo. Su questo abbiamo costruito l'armata brancaleone dell'Unione.
Nel centrodestra il collante è stato l'anticomunismo, oltre ovviamente alla voglia di potere, di vincere, di governare che accomuna chiunque partecipi ad una competizione elettorale.
Quindi ben venga il chiarimento tra anime, nel PD o nella coalizione di CS, che sembrano oggi inconciliabili.
Comunque vada a finire si puo' vedere che sotto le diverse bandiere di Bersani e Renzi si sono schierati milioni di italiani, in percentuali non identiche ma abbastanza vicine tra loro. Finito l'unamimismo di facciata, legato all'antiberlusconismo, si vede che nel popolo di CS più di 1/3 propende per Renzi. Oltre il 40% in casa PD. Molto di piu' di quanti propendano per Vendola. Chiunque vinca deve tener conto dello spessore elettorale degli altri, o non riuscirà a vincere. E a questo punto, se chi vince non terrà conto di chi ha perso, forse meglio separarsi.

[Iafran]

Chiunque vinca deve tener conto dello spessore elettorale degli altri, o non riuscirà a vincere. E a questo punto, se chi vince non terrà conto di chi ha perso, forse meglio separarsi.

Io sono fuori sede e non posso votare, ma mi piacerebbe percepire che l'eletto fosse poi il candidato di tutta la coalizione, e se dovesse vincere le politiche risultare Presidente anche dell'opposizione (sempre che quest'ultima risulti seria e con senso dello Stato, caratteristiche sconosciute ai Parlamentari al soldo del cavaliere).

[franz]

mi piacerebbe percepire che l'eletto fosse poi il candidato di tutta la coalizione, e se dovesse vincere le politiche risultare Presidente anche dell'opposizione.

??? Prego? Non mi è chiaro. Chi vince governa ed anche è il capo dell'opposizione?

[Iafran]

mi piacerebbe percepire che l'eletto fosse poi il candidato di tutta la coalizione, e se dovesse vincere le politiche risultare Presidente anche dell'opposizione.

??? Prego? Non mi è chiaro. Chi vince governa ed anche è il capo dell'opposizione?

L'argomento è "Primarie CS": "mi piacerebbe percepire che l'eletto (mi correggo: il vincitore) fosse poi il candidato di tutta la coalizione" (di Cs, naturalmente).
Ho cercato di interpretare questa frase (da me letta): "Chiunque vinca deve tener conto dello spessore elettorale degli altri, o non riuscirà a vincere" ("... non riuscirà a vincere" suppongo "alle successive elezioni politiche").
Se tutto andasse per il meglio, cioè che il candidato del Cs risultasse vincitore anche alle politiche, che possa "risultare Presidente anche dell'opposizione" (e dei suoi elettori); non penso che questo ruolo (di presidente) sia riservato solo ad un particolare "unto", al "megaleader" del Cd?
Tempo addietro avevo scritto sullo stesso argomento:
<<Anch'io ho sempre voluto sperare che in una democrazia "normale" non si governasse (e legiferasse) per la maggioranza (si finirebbe per favorire solo il proprio elettorato) ma per tutto il popolo, al quale renderne conto (senza l'alibi di realizzare qualche nascosto "punto" del programma elettorale ... per fini personali). Le trovate del "teatrante italiano" lasciamole ai suoi fans.>> (viewtopic.php?f=4&t=5381&p=53239#p53239)

[franz]

Finito il tempo delle polemiche (inutili) rimane comunque il tema delle regole, perché queste non saranno le ultime primarie e c'è sempre spazio per migliorare, eliminando burocrazia e burocrati.

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Verdone respinto al ballottaggio
"Non so se voterò ancora Pd"
Il regista romano si era presentato allo storico seggio in via dei Giubbonari con il certificato medico, ma le sue giustificazioni non sono state accettate

Niente ballottaggio per Carlo Verdone. Sotto la scure delle giustificazioni respinte al secondo turno delle primarie del Pd è caduto anche il regista e attore romano. Da sempre elettore di centrosinistra, Verdone si è visto rifiutare la sua motivazione per non aver votato al primo turno dal seggio di via dei Giubbonari, a due passi da Campo de' Fiori.

"Mi sono fatto male in moto - racconta - Ma non hanno accettato la motivazione". "Ero andato pure due volte sabato - dice il regista - portando le giustificazioni necessarie", vale a dire un certificato medico. Con sé aveva anche la carta d'imbarco per Madrid, dove da mercoledì a venerdì presentava 'Posti in piedi in Paradiso', e che certifica quindi l'impossibilità a registrarsi, giovedì o venerdì secondo il regolamento, come neo-elettore delle primarie al ballottaggio.

"Non sono un furbastro dell'ultimo minuto -si sfoga il regista- questo modo di fare non mi piace. Come se dicessero: è una cosa nostra. Mi sento dispiaciuto, anzi arrabbiato. Defraudato di un diritto, come cittadino. Non saprei dire - conclude - se voterò ancora Pd".

A rispondere all'attore per ora ci ha pensato l'ironica pagina facebook "Moderatamente bersaniani", vicina al segretario del Pd durante la campagna per le primarie, che in un post dall'accento romano commenta: "A Carle', io ti ho sempre apprezzato ma votare alle Primarie non è un diritto, ma una procedura per prendere decisioni in
modo partecipato, le regole sono uguali per tutti (vip compresi), si vota (o non si vota) qualcuno in nome di un'idea di Paese, non sulla base della gratitudine o del risentimento personali, che - in materia di scelte politiche che riguardano un'intera comunità - dovrebbero contare fino a un certo punto. Scusa se mi son permesso".

(03 dicembre 2012) http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/ ... ref=HREA-1

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La prossima volta Verdone voterà alla primarie di altri (per esempio a quelle del PS francese) visto che quelle del CS non sono un diritto ma una procedura messa a disposizione per gentile concessione dei burocrati.

[Manuela]

Adesso che il pericolo Renzi è stato definitivamente sgominato, ed assodato che il risultato sarebbe stato lo stesso, cin qualsiasi regola, è pur ora di leggersi bene la famosa delibera 26, a sangue freddo e senza interessi immediati; non per amor di polemica ritardata, ma per capire meglio da quale cultura politica è stata generata.

Questa delibera, rivolta ai comitati provinciali e, quindi indirettamente ai seggi elettorali, dice sostanzialmente due cose;

1)chi vuol votare al 2° turno dovrà dare coerenti giustificazioni della sua assenza al 1°;
2) l'assenza di risposta significa che la domanda è stata rifiutata;

ribaltando così due cardini della buona amministrazione: l’onere della prova e il silenzio-assenso.

1) “…le richieste di nuova registrazione…devono avere una consistenza ed una specificità personale delle motivazioni. Le motivazioni dell’impossibilità personale di registrarsi devono essere coerenti e credibili…”.
Il cittadino cioè dovrà dimostrare la sua buona fede, poiché la sua parola non basta: è colpevole, finché non dimostrerà di essere innocente.

2) La mancanza di risposta è sempre una risposta negativa. Ne consegue che è sempre vietato ciò che non è espressamente permesso.

Ora, mi direte che un partito non è pubblica amministrazione e che è libero di stabilire proprie regole. Giustissimo, Ma un partito vive solo col consenso dei cittadini – non solo gli iscritti, dato che di soli iscritti non si vive – e a questi deve pur spiegare le filosofie che informano i propri comportamenti e le proprie “regole”.
Un partito dovrà prima o poi rivolgersi ai cittadini per chiedere il loro il consenso; un giorno o l’altro dovrà governare e sarà chiamato a stabilire regole che valgono per l’intera collettività (non più solo per gli iscritti o i votanti alle primarie).
Con quale filosofia stabilirà queste regole? Con la presunzione di colpevolezza del cittadino, visto sempre come un potenziale evasore, un potenziale mentitore, un potenziale criminale… finché non avrà dimostrato di non esserlo? La filosofa che è tutto vietato quando non espressamente permesso?

Questa delibera è stata scritta avendo in mente gruppi di integralisti renziani scatenati, e orde di berlusconiani pronti ad occupare Via del Nazareno(questa frase sarebbe venuta meglio con “il Bottegone”… peccato); ma in realtà hanno colpito comuni cittadini, molti anche giovani, che, magari, avrebbero potuto interessarsi ed avvicinarsi alla politica. Quelli che non si erano iscritti prima per mille ragioni, anche disinteresse, menefreghismo, supponenza… che, colpiti, per esempio, dal confronto su Rai1, … o che, svegliandosi la mattina, hanno sentito alla radio una frase che li ha colpiti ed hanno deciso di votare… o quelli che la fidanzata, dopo molto insistere, li ha convinti… o che glielo aveva consigliato la chiromante… Quella gente che fa le cose magari senza una grande, profonda, moralmente ineccepibile motivazione, gente normale, gente stupida o intelligente, gente qualsiasi, a cui è stato dato un messaggio molto chiaro di sfiducia e sospetto.

[franz]

manuela: chapeau
C'erano varie immagini da scegliere per accompagnare il commento ma ho preferito questa:

[flaviomob]

Non era papa Giovanni XXIII?

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Questa delibera è stata scritta avendo in mente gruppi di integralisti renziani scatenati, e orde di berlusconiani pronti ad occupare Via del Nazareno

Io avrei fatto prima: non avrei accettato nessuna giustifica e via. Se ci sono 21 giorni per iscriversi (anche Nando Dalla Chiesa fa vittimismo, ma poi si scopre che al primo turno non aveva votato per protesta, consapevolmente) inutile lamentarsi se l'ultimo giorno succede un imprevisto. E' tipicamente italiano, ma non ha senso. In ogni caso chiunque, berlusconiano o meno, poteva iscriversi prima e non rompere le balle

[franz]

In ogni caso chiunque, berlusconiano o meno, poteva iscriversi prima e non rompere le balle

Appunto ed un berlusconiano avrebbe votato l'asse vendola-bersani, con cui puo' sperare di vincere facile (quindi vendola al primo turno e bersani al secondo).
Mentre Verdone, per il "bene comune" (della nomenklatura?) non ha potuto votare, malgrado abbondanti giustificazioni.
Poi di Verdone si parla, dei pimpinicchio qualsiasi no. http://video.repubblica.it/dossier/prim ... 604/111002