Renzi: "Se si vince, Berlusconi rottamato"
Veltroni: "Il Cavaliere vuole spaccare il Pd"
Alla Festa democratica di Firenze il sindaco e candidato alle primarie presenta il libro dell'ex segretario del Partito democratico, con cui nei giorni scorsi aveva polemizzato. Veltroni: "Sulle primarie non mi schiero". Il primo cittadino del capoluogo toscano: "Il tuo Pd, quello del Lingotto, mi piaceva"
di MASSIMO VANNI
Renzi: "Se si vince, Berlusconi rottamato" Veltroni: "Il Cavaliere vuole spaccare il Pd"
Nel giorno dei complimenti di Berlusconi e della replica secca del candidato alle primarie, alla Festa democratica Renzi e Veltroni si incontrano sul palco per presentare il libro dell'ex segretario del Partito democratico. "Berlusconi è il passato di questo paese, venga a Firenze se vuole parlare delle nostre idee. Venga a vedere il piano strutturale a volumi zero, lui che ha fatto fortuna con gli immobili, venga a vedere la giunta con metá donne, lui che delle donne ha un'immagine particolare. Io però mi immagino un futuro dove non c'è Berlusconi".
Veltroni ha aggiunto: "Fa tristezza tornare a parlare di Berlusconi. Lui ha in testa un'idea, spaccare il Pd: dai sondaggi la differenza tra Pd e Pdl è tre 3e 4 punti. Lui può spaccare il Pd e vincere di nuovo. Nessuno utilizzi le frasi contro Matteo le frasi che lui dice per spaccare il Pd. E i candidati sappiano che questo è l'obiettivo, l'unico favore che non possiamo fare a Berlusconi è consegnargli il partito spaccato. Il rischio che noi corriamo è che alla fine tornino Margherita e Ds, ma in questo momento c'è bisogno del riformismo democratico che non è identificabile né con la Margherita né con il Pd.
Renzi. Berlusconi è il passato di questo Paese, venga a Firense se vuole parlare delle nostre idee. Abbiamo un piano strutturale a volumi zero, lui che ha fatto fortuna con gli immobili, venga a Firenze per vedere la giunta con metá donne lui che delle donne ha un'immagine particolare. Io però mi immagino un futuro dove non c'è Berlusconi.
Veltroni. Fa tristezza tornare a parlare di Berlusconi. Lui ha in testa un'idea, spaccare il Pd: dai sondaggi la differenza tra Pd e Pdl è tre 3e 4 punti. Lui può spaccare il Pd e vincere di nuovo.Nessuno utilizzi le frasi contro Matteo le frasi che lui dice per spaccare i. Pd. E i candidati sappiano che questo è l'obiettivo, l'unico favore che non possiamo fare a Berlusconi è consegnarli il Pd spaccato. Il rischio che noi corriamo è che alla fine giorni Margherita e Ds, ma in questo momento c'è bisogno del riformismo democratico che non è identificabile nè con la Margherita nè con il Pd.
Poi è iniziato uno scambio sul Pd e su come Renzi sta impostando la campagna elettorale. Il candidato ha spiegato di essersi ispirato a Veltroni e ha aggiunto: "Oggi c'è bisogno di un passaggio di frattura e un gruppo dirigente deve farsi da parte. Il Pd del Lingotto è un Pd che non ha paura del futuro, invece l'attuale gruppo vede nel futuro una minaccia. Sarò in prima fila a sostenere Bersani, se perdo. Ma il Pd di oggi non è quello che avevi pensato. Il Pd doveva ricambiare i dirigenti, Veltroni parlava di ascensore sociale. Ma il gruppo dirigente che aveva dietro diceva l'esatto opposto, si cambia nome ma senza innovazione. Questo rischio c'è anche adesso, quando vedo girare i papelli. Chi pensa di avere la vittoria in tasca, commette un errore clamoroso. Però caro Walter, affermare oggi che serve una pagina nuova non è in contraddizione con quello detto quando eri segretario". Veltroni ha replicato: "Matteo devi riflettere sui toni: il concetto che hai espresso è giá abbastanza chiaro. Altra cosa è dare dei giudizi personali. Non dare l'impressione di non avere stima per persone che nella loro vita hanno lavorato onestamente e danno contribuito a portare il centrosinistra al governo". A questo punto il pubblico è esploso in un applauso. "La vera sconfitta è stata dopo il '96, con Prodi volevamo fare l'Ulivo, da allora sostengo che ci vuole il Pd. L'idea è che il Pd potesse essere una sintesi nuova. Ma non utilizzare la balla del papelli, perchè è una balla. Lo dice uno che doveva essere presidente della Camera". Poi Veltroni fa un riferimento alla battuta che Renzi ha fatto su di lui alcuni giorni fa: "Meglio come romanziere che come politico? Per me non è un'offesa, intanto peché un uomo politico ha altra dimensione, significa che devi avere molta stima di me come romanziere. Vorrei che si vendesse il libro ad un cittadino su tre, come coloro che votarono Pd".
Poi la domanda di Massimo Gramellini della Stampa: Veltroni Riconosci in lui il tuo erede? "No non mi chiedete di schierarmi, a queste primarie non mi schiero. Faccio come Prodi. Il Pd è stato il sogno della mia vita politica, non sciupatelo. Deve essere un grande partito che abbia l'ambizione a farcela da solo o con alleanze fondate sul programma. La politica per tutta la vita? Si fa per passione, la politica. C'è bisogno di rinnovamento, ma sulla base di idee politiche, non solo sulla base della carta d'identità. Morando, una delle menti più brillanti, se va via dal Parlamento". Interviene Renzi: "Oggi non puoi pensare di fare politica per tutta la vita. E' un bene avere la data di scadenza. Blair non fa più politica. Alla vostra generazione non è mai passato per la testa, perchè la politica era diversa. I partiti vecchia maniera sono stati concepiti in modo diverso. Prima consigliere, poi assessore, poi sindaco, poi nel cda". Qualcuno grida dal pubblico a Renzi: "Come hai fatto te!". Il sindaco riprende: "Questo sistema è finito. Alla Firenze Parcheggi ho messo uno di Forza Italia. Non facciamo questa battaglia per cambiare il nome di 10 parlamentari, ma cambiare il destino di una generazione.
Nel pomeriggio Renzi aveva risposto ai complimenti di Berlusconi, che aveva detto di lui: "Porta avanti le nostre idee sotto le insegne del Pd. Se Renzi vince le primarie si verifica questo miracolo: il Pd diventa finalmente un partito socialdemocratico". Ecco la risposta: "Il Cavaliere sa che se vinciamo noi, lui è il primo rottamato". E Renzi, dopo essere stato allo stadio per la partita della Fiorentina, gli replica su Facebook: "Oggi scopriamo che Berlusconi è socialdemocratico a sua insaputa. Scherzi a parte, il Cavaliere sa che se vinciamo noi, lui è il primo rottamato. E quindi preferisce (legittimamente) giocarsela con Vendola o con Bersani. Ecco perché fa di tutto per metterci in difficoltà. Ma noi siamo più forti delle sue trappole mediatiche. Altro che 'ghe pensi mi': adesso tocca a noi. Adesso!".
(16 settembre 2012) www.repubblica.it