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La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda pierodm il 29/09/2010, 0:06

Ho sbagliato a fare l'accenno alle cazzate: avrei dovuto sapere bene che ti saresti soffermato su questo, trascurando il resto.

Le tue risposte, le tue idee, sull'argomento sono inguardabili e irricevibili: il meglio che si possa dire è che sembrano una presa per il culo: è impossibile pensare che qualcuno possa dire seriamente quello che tu hai detto.
Perfino Marchionne, quando gli è stata fatat la domanda sui suoi guadagni, ha dato, è vero, la risposta che sappiamo, ma ho visto che almeno l'ha fatto con la faccia furba e il sorrisetto di chi vuole coglionare l'interlocutore.
E comunque, serio o faceto che fosse, Marchionne era il diretto interessato, e non per poca roba ma per milioni di euro.
A te, Franz, non ti paga nessuno, non hai quindi nemmeno questa giustificazione.
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda franz il 29/09/2010, 7:24

flaviomob ha scritto:Marchionne non è "invidiabile"? E chi lo è, allora? Lui, se un giorno gli gira di mollare tutte le sue "responsabilità" si può ritirare a fare la bella vita su un'isola caraibica... Un operaio cassintegrato un po' meno, no?

Sicuramente meglio essere ricchi e sani che ..... ;)
Francamente non esistono solo i due estremi (poi sarei io il manicheo) e preferisco stare a metà della scala, dove si guadagna decentemente ed alla fine ci si puo' ritirare in campagna ed andare ogni tanto su qualche bella isola caraibica.
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda pierodm il 29/09/2010, 16:10

Francamente non esistono solo i due estremi (poi sarei io il manicheo) e preferisco stare a metà della scala, dove si guadagna decentemente ed alla fine ci si puo' ritirare in campagna ed andare ogni tanto su qualche bella isola caraibica.

Innanzi tutto, sei tu che difendi e ti commuovi tanto per uno degli estremi - il meno commovente e il meno difendibile - come se dovesse essere questo il termine di paragone, sul quale impiantare la questione di principio.

In secondo luogo, la tua "metà scala" lo è solo in astratta teoria, mentre nella realtà è per la gran parte dei citatdini una specie di chimera, o più semplicemente un'aspirazione, una speranza e nulla di più.
Se non capisci questo - e da tanti indizi, tanti interventi sembra che non lo capisci, o lo capisci solo a parole senza che il dato influisca sui tuoi ragionamenti - per forza che poi il dialogo diventa tra sordi.
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda franz il 29/09/2010, 16:58

pierodm ha scritto:In secondo luogo, la tua "metà scala" lo è solo in astratta teoria, mentre nella realtà è per la gran parte dei citatdini una specie di chimera, o più semplicemente un'aspirazione, una speranza e nulla di più.
Se non capisci questo - e da tanti indizi, tanti interventi sembra che non lo capisci, o lo capisci solo a parole senza che il dato influisca sui tuoi ragionamenti - per forza che poi il dialogo diventa tra sordi.

Basta osservare normali statistiche sul reddito di tutti gli italiani (non interpolazioni) come quelle pubblicate dal tesoro (sulla base di tutte le dichiarazioni presentate) o anche interpolazioni come quelle della banca d'Italia (indagine sul reddito degli italiani) per sapere (ripeto sapere, non capire) che il 85% della popolazione italiana è nella famosa metà scala. Poi abbiamo gli estremi del 11% di poveri e del 4% di ricchi. Per esempio dovrebbe essere noto che 2/3 degli italiani ha risparmi bancari e postali la metà dei quali investe in borsa comprando azioni, obbligazioni, fondi. Alcuni (forse gli speculatori piu' avidi) addirittura investono in BOT e CCT, prestando soldi allo Stato. Alle indagini ufficliali andrebbe poi aggiunto il volume del sommerso (un altro 25~30% del PIL) che riguarda dai 7 agli 11 milioni di addetti. Queste sono cose che non vanno "capite" ma sapute. Altrimenti il dialogo è ancora piu' tra sordi. Ma sia chiaro che non è che ci tenga particolarmente ad un simile dialogo tra sordi per cui se anche tu soffri a discutere con chi non capisce non sentirti obbligato.

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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda pierodm il 29/09/2010, 17:19

Per tua disgrazia, Franz, sto scrivendo mentre ascolto la discussione parlamentare: guarda caso, anche Berlusconi dipinge un'Italia come quella che vorresti dipingere tu, mentre i diversi oppositori che si succedono alla dichiarazione di voto definiscono il suo discorso una falsità, una montagna di frottole, una testimonianza del fatto che Berlusconi vive ben lontano dall'Italia reale.

Secondo te l'85% degl'italiani guadagna decentemente ed alla fine si puo' ritirare in campagna ed andare ogni tanto su qualche bella isola caraibica.
Ma non ti viene da ridere a dire 'ste cazzate?
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda franz il 29/09/2010, 18:59

pierodm ha scritto:Per tua disgrazia, Franz, sto scrivendo mentre ascolto la discussione parlamentare: guarda caso, anche Berlusconi dipinge un'Italia come quella che vorresti dipingere tu, mentre i diversi oppositori che si succedono alla dichiarazione di voto definiscono il suo discorso una falsità, una montagna di frottole, una testimonianza del fatto che Berlusconi vive ben lontano dall'Italia reale.

Secondo te l'85% degl'italiani guadagna decentemente ed alla fine si puo' ritirare in campagna ed andare ogni tanto su qualche bella isola caraibica.
Ma non ti viene da ridere a dire 'ste cazzate?

No, mi bastano le tue risposte per mettermi di buon umore, grazie.
Ma se ti divertono le mie posso arricchire l'offerta.
Direi che un reddito mediano di 18'800 euro per persone che per l'87% dei casi (!!!!!!!!!) vivono in casa di proprietà (nemmeno in Svizzera sono cosi' ricchi, solo il 30% è proprietario) è un vivere dignitosamente e decentemente. Sicuramente c'è chi non arriva a fine mese ma ci sono anche mille lavoretti in nero per arrotondare (il 28% del PIL, pari in totale a 24'000 euro tra nero e ufficiale). Sicuramente le pensioni di vecchiaia sono indecenti ma quelle di anzianità hanno mediamente un importo doppio. Considerando anche che in Italia ci sono piu' cellulari che abitanti e che abbiamo 600 vetture per abitante (bambini ed anziani compresi, 700 a Roma) in effetti una certa decenza c'è'. Magari qualcuno vive ancora nelle catapecchie in periferia ma sul tetto di cartone svetta la parabola e fuori c'è parcheggiata un'alfa romeo. Quanto alle vancanze all'estero, crisi a parte, i viaggiatori sono aumentati del 7% ed hanno speso 9 miliardi. Questo documento puo' essere interessante: http://www.turismoeconsigli.com/wp-cont ... re2009.pdf
53 milioni di arrivi di italiani (dubito che sia sempre berlusconi che li prova tutti) ed il 16.7% va all'estero. Il 16.7% significa che teoricamente ogni sei anni chi va in vacanza potrebbe andare all'estero (un anno ogni sei è "ogni tanto") e per altri 5 anni andare in vacanza in Italia. Visto che l'85% di 60 milioni fa 51 milioni, ecco che forse mi sono avvicinato un bel po'.
Poi vero che magari c'è chi va in vacanza piu' volte all'anno ma credo che siano pochi, rispetto ai 53 milioni di arrivi.
Stranamente poi in agosto gli italiani intervistati affermano che loro in vacanza non ci vanno da secoli e che 6 su 10 stanno a casa. Pero' osservando l'occupazione delle strutture ricettive (che avrebbero caso mai avere interesse a ridurre le cife, non a gonfiarle) si vede bene che gli italiani, anche per pochi giorni, in vacanza ci vanno.

La realtà quindi appare diversa da come viene dipinta da chi vorrebbe un'italia stracciona che muore di fame. Forse è piu' vero il "CHIAGNE E FOTTE"!
Chi è sotto la soglia della povertà è il 10-11% massimo, quindi 90% sta sopra. E "stare sopra" in Italia, che non è il kenya, significa vivere decentemente, in casa propria (non in affitto) con la macchna, la TV, il videoregistratore uno o due telefonini. Insomma ci si arrangia ... magari si è precari a 800 euro ma con la kawasaky nuova fiammante.

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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda ranvit il 29/09/2010, 19:20

Forse......la realtà sta in mezzo alle vostre due estremità.

Avere la casa di proprietà, televisore, telefonini e videoregistratore, ma non avere il lavoro, perchè lo si è perso, non risolve alcun problema : si diventa praticamente poveri, all'improvviso. Certo si sta meglio di chi non ha neanche la casa, ma...

Viceversa, c'è un sacco di gente senza lavoro "ufficiale" che non ha certo problemi di povertà. Nè si puo' dire che la povertà dilaga, anche se si sta peggio che 10 anni fa o anche solo 3 anni fa.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda franz il 29/09/2010, 20:45

ranvit ha scritto:Forse......la realtà sta in mezzo alle vostre due estremità.

Avere la casa di proprietà, televisore, telefonini e videoregistratore, ma non avere il lavoro, perchè lo si è perso, non risolve alcun problema : si diventa praticamente poveri, all'improvviso. Certo si sta meglio di chi non ha neanche la casa, ma...

in mezzo relativamente. Fossimo nella Spagna di Zapatero, con il 20% di disoccupazione (che oggi si è fermata per il primo sciopero contro Zapatero) avremmo comunque un 80% che continua a lavorare e tirare il carro. In Italia, non in Kenya.
In Italia siamo "ufficialmente" al 8,3% (secondo ISTAT) a cui dovremmo aggiugere molta cassa integrazione. Ma se anche arrivassimo al 15% avremmo quel 85% che lavora e vive in modo decente, permettendosi tutte quelle cose tipiche del mondo occidentale avanzato (da alcuni pero' disprezzate sotto il none di "consumismo").
È anche vero che non avessimo uno stato sanguisuga che sottrae all'economia piu' del 50% del PIL, dando in cambio servizi scadenti e infrastrutture con ritardi decennali (come la salerno reggio calabria) i cittadini potrebbero stare ancora meglio. In fondo abbiamo un grande "capitalista massimo" che è pure monopolista in tanti campi e "governa" metà dell'economia nazionale ma i moichani non se la prendono con lui. Agitano l'ascia di guerra contro altri nemici, non capendo che il grande capitalista monopolista da combattere non è marchionne ma quello stato che vive di corruzione, rendite e clientelismi.

Franz
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda pierodm il 29/09/2010, 21:45

Franz, l'unica cosa che appare evidente è che no, non ti viene da ridere.
Ma io sono un inguaribile ottimista: non solo ti rispondo, ma confido perfino che - se per caso ti capitasse di rileggerti - forse proveresti imbarazzo. Almeno quello.
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda flaviomob il 30/09/2010, 0:17

Avere la casa in proprietà può significare che si sta pagando con grossi sacrifici un mutuo, oppure che si è in pensione e si è finito di pagarlo, oppure tante cose... più facile che ai caraibi ci vada chi è abituato a evadere, ungere e bisungere, tra un paradiso marino e un paradiso fiscale :) Poi c'è anche chi si indebita per andarci, e vabbé...


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(Stephen Hawking)
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