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Bersani sopra il 60%, sarà candidato premier

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Bersani sopra il 60%, sarà candidato premier

Messaggioda annalu il 03/12/2012, 17:06

franz ha scritto:1) non è che il franz redattore nonché moderatore (quando serve e cioe' praticamente mai) sta tutto il giorno davanti al computer a leggere quello che scrivete. Quindi se non interviene subito è per un motivo banale che si chiama "lavoro" e sulla cui sacralità e precedenza spero vorrete convenire ;) Se pensate che non abbia un tubo da fare tutto il giorno, vi sbagliate.

Vorrei partire da qui, cominciando col ringraziare Franz per il lavoro che presta (gratis) per questo forum: se è uno tra i migliori forum politici attualmente sulla piazza, è anche, e soprattutto, merito suo.
Quindi prima di tutto ringraziamolo, e poi perdoniamogli la foga con la quale difende le proprie opinioni: anche lui può esagerare qualche volta, e sta a tutti noi mantenere il valore del forum non "intignando" a voler vederci riconosciuta la nostra ragione, anche quando ci capita di aver davvero ragione: saper "passar sopra" ad alcune offese è opera meritoria (senza esagerare, ovviamente) e dimostra forza di carattere.

Invece proprio non me la sento di elogiare chi, nel bel mezzo di una polemica, crede di poter fare dello spirito
ranvit ha scritto:Per quanto riguarda i "cretini", è un fatto che esistono. Non è un'offesa :D ;)
Che poi abbondino tra gli elettori e militanti del Cs questo lo hai ipotizzato tu :lol:
contribuendo così a riscaldare gli animi.

Ma torniamo alla sostanza.
ranvit ha scritto: è ormai chiaro che nel Pd ci sono due anime praticamente contrapposte....è necessari separarsi!
Poi si puo' restare umanamente rispettosi l'uno dell'altro ma questo non toglie che un chiarimento nell'area della sinistra sia indispensabile. Ne va del bene dell'Italia!

A parte il "rispetto umano", che mi sembra doveroso verso chiunque sia in buona fede, qualsiasi siano le sue opinioni su qualunque argomento, la tragicità delle conclusioni di Ranvit alla prospettiva - ora realizzata - di una vittoria di Bersani mi preoccupa.

Mi è piaciuto molto che Renzi abbia immediatamente riconosciuto la sconfitta, come si usa negli States e non da noi dove, a leggere i giornali il giorno dopo le elezioni, vincono sempre tutti.
A questo punto mi piacerebbe poter continuare a migliorare la mia opinione di Renzi vedendolo collaborare seriamente con Bersani, e mi piacerebbe veder confermata la mia buona opinione di Bersani, se accettasse e stimolasse la collaborazione con Renzi (ed i renziani).
Perché le primarie così serie e combattute sono state certo una prova di democrazia, ma bisogna anche saperne usicre, come partito e come coalizione, con una visione unitaria che sia quella del candidato vincitore ma che accolga anche le esigenze più sentite da parte dell'elettorato minoritario, ma non poi con tanto scarto.

Per esempio, certe uscite infelicissime di D'Alema (ho seguito poco la tv in questi giorni, quindi non posso citare ciò che non ho visto, in bene o in male) indicano chiaramente che è proprio ora per lui di mettersi da parte, ma non sembra averne voglia. Bene, Bersani dovrebbe riuscire a trovare il modo per farglielo capire, e certo un Renzi presente e collaborante potrebbe aiutarlo molto, in questa come in altre incombenze difficili.

Se il Pd riuscirà a trovare una propria coesione forte, sarà davvero una nuova rinascita come partito non più di ex-qualcosa ma di veri democratici. Certo, qualche voto lo si perderà al centro, perché che alcuni del M5S o del Pdl abbiano votato Renzi solo allo scopo di sfasciare il Pd, non è una battuta ma una certezza di cui ho prove concrete, e quei voti certamente torneranno alle loro origini; ma siamo certi che non se ne possano guadagnare altri, dai vari "delusi" altrui, se il Pd saprà dimostrarsi un partito serio ed unitario?
Riguardo a Vendola, posso solo sperare. Vendola ha fondato Sel proprio perché non si riconosceva nelle posizioni di Rifondazione e della Sinistra estrema: saprà accettare e digerire qualcosa di per lui sgradevole, pur di governare per il bene del paese? Vedremo; io lo spero, contando sul fatto che, malgrado l'eloquio fantasioso e fumoso, pare una persona pragmatica.

Che altro dire?
Auguri e buon lavoro a tutti noi: su questo forum siamo riusciti a continuare un lungo e difficile cammino insieme, pur avendo forti divergenze di opinione ed a volte discussioni anche dure sulla stessa conduzione del forum.
E se provassimo a continuare a dare il buon esempio?

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Re: Bersani sopra il 60%, sarà candidato premier

Messaggioda ranvit il 03/12/2012, 20:20

E se provassimo a continuare a dare il buon esempio?


D'accordo....ma cerca di essere d'accordo anche tu evitando di fare la maestrina...nel bel mezzo di una polemica 8-)


Nella sostanza...:

Il gruppo dirigente del Cs ha spento una speranza di rinnovamento di un Partito nato male, cresciuto peggio e pieno zeppo di "anime morte", zombi della politica! La riprova è che sono stati tutti allineati e d'accordo per eliminare il "ragazzetto", anche se tra loro ci sono posizioni politiche contrastanti e con alcuni piu' a destra di Renzi! Questa battaglia di retroguardia comporterà sviluppi molto negativi.
Bersani si illude di rinnovare il Partito, non glielo consentiranno ;)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Bersani sopra il 60%, sarà candidato premier

Messaggioda franz il 03/12/2012, 22:09

ranvit ha scritto:E se provassimo a continuare a dare il buon esempio?


D'accordo....ma cerca di essere d'accordo anche tu evitando di fare la maestrina...nel bel mezzo di una polemica 8-)


Nella sostanza...:

Il gruppo dirigente del Cs ha spento una speranza di rinnovamento di un Partito nato male, cresciuto peggio e pieno zeppo di "anime morte", zombi della politica! La riprova è che sono stati tutti allineati e d'accordo per eliminare il "ragazzetto", anche se tra loro ci sono posizioni politiche contrastanti e con alcuni piu' a destra di Renzi! Questa battaglia di retroguardia comporterà sviluppi molto negativi.
Bersani si illude di rinnovare il Partito, non glielo consentiranno ;)

Ranvit, intediamoci. Tanto per capirci sul come andare d'accordo, ... mai dare della maestrina ad una Professoressa. 8-)
E la Maiuscola non mi è scappata per caso.
Sul come è andata in queste primarie ormai giudicherà la storia, anche se molto della cronaca è da scrivere.
Leggo di duecentomila voti in meno al secondo turno. O di 300'000. Vedro' di capire. Calo fisiologico, dice qualcuno.
Se mi permettete la battuta umoristica, è una giustificazione tipica di un maschio anziano. Che ha finito le pillole blu. ;)
Ben diverso da caso delle primarie del PS francese, che ne ha avuti quasi 200'000 in piu'.
Un singolo partito, non una coalizione.

Una cosa è certa. Cosi' come Renzi diceva che se avesse vinto lui, a lui sarebbe spettato prendere in mano le redini e decidere, a maggior ragione è vero che ora la palla spetta a Bersani. Nelle parole e soprattutto nei fatti. E non c'è molto tempo, se come è vero qualcuno vorrebbe votare in febbraio. Ora tutti gli occhi sono puntati su Pierluigi. A lui spetta tenere insieme i cocci un po' infranti delle primarie, mantenere alte le percentuali dei sondaggi, valorizzare il rinnovamento promesso e dare il giusto risalto al quel 40% non tanto in termini personali a Renzi, che non vuole contentini, ma per la preparazione delle liste, sperando che poi il meccanismo elettorale consenta agli elettori di decidere e non di avare listini bloccati.

PS: in base a questi dati http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_p ... e_del_2012
Il secondo turno ha visto 368'525 voti validi in meno, pari all'11,85% di calo della partecipazione.
Qui http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_p ... i_del_2012 potete invece osservare come andarono quelle del PS francese
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Re: Bersani sopra il 60%, sarà candidato premier

Messaggioda flaviomob il 04/12/2012, 0:27

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12 ... 46/434639/

Effetto primarie. O effetto Renzi? La cosa certa è che il Partito Democratico dopo il “bagno” di partecipazione fa il boom. Secondo le rilevazioni e le elaborazioni dell’istituto Emg per il Tg La 7 i democratici se si andasse al voto oggi raccoglierebbero il 34,6 per cento dei voti. Un’esplosione di consenso avvenuta nell’ultima settimana: solo sette giorni prima i sondaggi dello stesso istituto davano al Pd il 4,3 per cento di voti in meno.

...


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Re: Bersani sopra il 60%, sarà candidato premier

Messaggioda pianogrande il 04/12/2012, 0:50

Non vedo questo disastro da recuperare.
Le primarie sono state un fatto fortemente positivo per tutta la sinistra e per il PD in particolare.
Hanno risvegliato interesse in gente che non voleva più saperne di politica.
Mi riferisco a casi personali che non credo proprio siano gli unici.

Bersani dovrà essere il candidato premier di tutti (renziani compresi) e questo è un onere che pesa sia su di lui che su Renzi il quale dopo le primarie, finora almeno, ha tenuto un comportamento che va in questa direzione.

Perfino la destra più squalificata ha finito per complimentarsi (ad un certo punto temevo l'esatto contrario ma la situazione è stata ben recuperata).

Non vedo quindi all'orizzonte nessuna spaccatura e quindi nessun bisogno di un nuovo governo Monti (che sarebbe la definitiva certificazione di un fallimento).

Adesso, si possono fare passi avanti con una, sempre più improbabile, legge elettorale che favorisca la governabilità e non le ammucchiate pro Monti.
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Prodi: Ora il partito deve aprirsi via al ricambio generazio

Messaggioda franz il 04/12/2012, 9:22

Prodi: «Ora il partito deve aprirsi
via al ricambio generazionale»

L'ex premier: «Bello il discorso della sconfitta di Renzi. Matteo ha un futuro. Ho contribuito, da esterno, alla riuscita delle primarie»

«Mi è piaciuto il modo in cui Matteo Renzi ha riconosciuto la sconfitta: la politica è fatta anche di questi momenti e bisogna saperli gestire».

Presidente Romano Prodi, di questo passo qualcuno potrà pensare che lei ha votato per il sindaco di Firenze...
«Non penso che nessuno sia autorizzato a pensare alcunché, dato che la mia scelta è e resta riservata. Ho ritenuto fosse mio dovere contribuire alla riuscita di queste primarie, di cui modestamente credo di essere uno dei principali sostenitori. L'ho fatto, andando a votare e dicendolo pubblicamente, ma mantenendo sempre un profilo da esterno. Credo che la politica sia una cosa seria, non da dilettanti o da irresponsabili. E che il mio ruolo passato, unito a quello attuale, imponga una certa sobrietà in questo senso».

Ammetterà che Renzi non se l'è giocata male...
«Ha fatto la sua partita nel modo e con gli argomenti che riteneva giusti. Il risultato dice che una parte significativa dell'elettorato l'ha ascoltato e ha capito le sue argomentazioni, anche se ho l'impressione che le polemiche dell'ultima settimana non siano state apprezzate dalla maggioranza degli elettori del centrosinistra».

Il quasi 40 per cento ottenuto dal sindaco rischia di diventare un problema per il Partito democratico?
«E perché mai? Quando dall'elettorato arriva una legittimazione diretta, com'è avvenuto in questo caso, non è mai un problema. Considerando l'età e l'impostazione che ha dato alla sua campagna, Renzi ha un futuro davanti a sé. Ha creato una squadra nel territorio, un serbatoio di energie che, se bene utilizzato, non potrà che dare vitalità al partito».

Ha vinto Bersani, il suo pupillo ai tempi del governo del 2006...
«Pier Luigi si è mosso molto bene e si è meritatamente ritagliato una posizione di grande forza. È stato capace di interpretare i tormenti e i nodi che assillano il Paese, dando alle primarie un profilo ricco di contenuti».

Ma adesso, proprio in virtù di una vittoria così ampia, molti si aspettano da Bersani un rinnovamento ampio, a cominciare dalla classe dirigente: ne sarà capace?
«Ora ha gli strumenti per farlo. Ha in mano il partito dopo una battaglia personale molto coraggiosa. Non dimentichiamo che non erano pochi nel Pd quelli che non volevano le primarie. E sono loro, a questo punto, i veri sconfitti».

Riuscirà Bersani ad essere, almeno un po', rottamatore?
«Preferisco il termine riformatore. Il ricambio generazionale è necessario. Ma deve partire dal basso. Non è il segretario che deve circondarsi di chissà quale schiera di eletti, ma vanno create le condizioni perché possa emergere una nuova classe dirigente».

E quali sono gli strumenti necessari?
«Penso alle primarie di collegio, a una riforma elettorale che restituisca voce ai cittadini, a un Pd inclusivo e aperto ai fermenti dal basso. È triste pensare che ci sono parlamentari di cui nessuno ha mai visto la faccia sul territorio».

Quanto le sente sue queste primarie?
«Ne sono orgoglioso soprattutto per il Pd, che ha dimostrato di sapere anticipare una voglia di cambiamento sempre più incalzante. Nel momento in cui i partiti hanno perso la capacità di fare selezione interna, tenendo agganciati settori della società civile, le primarie rappresentano un'importante evoluzione della democrazia. In questo senso, lasciando da parte gli Stati Uniti, che hanno una storia loro, l'Italia è all'avanguardia. La Francia ci sta seguendo e penso che anche la Germania, dove ancora la struttura-partito ha una sua efficacia, imboccherà presto questa strada».

Le primarie alle quali partecipò lei nel 2005 superarono i 4 milioni di votanti: qualcuno, rispetto alle attuali, le ha però definite «celebrative»: è d'accordo?
«La consultazione di allora non presentava un panorama concorrenziale, ma proprio per questo il dato dell'affluenza è stato ancora più spettacolare: fu la conferma che incrociavamo una fortissima esigenza che veniva dal basso. Ed è importante che quella lezione sia stata compresa negli anni successivi dal Pd».

C'è chi dice che la vittoria di Bersani farà rispuntare in Berlusconi la voglia di riprovarci: lei crede?
«Berlusconi non si è mai ritirato. Si è messo in un angolo e aspetta di vedere cosa più gli conviene fare. Non se n'è andato».

Francesco Alberti 4 dicembre 2012 | 8:16 www.corriere.it
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Re: Bersani sopra il 60%, sarà candidato premier

Messaggioda ranvit il 04/12/2012, 9:26

1) ....il 34% con il 50% circa di astenuti è poco significativo... :lol:

2) Tutto questo entusiasmo delle truppe bersaniane sono il primo atto dello psicodramma tipico della sinistra italiana.
Ma come si fa a tenere insieme Gentiloni e Fioroni con Vendola? E D'Alema che ha litigato a morte nel recente passato con Vendola? E la Bindi sempre con Vendola? Per non parlare dell'eventualità di Casini :lol:

3) Lo "squadrone"....allegro (come da invito di Bersani) mi puzza tanto di "gioiosa macchina da guerra" :lol:
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Re: Bersani sopra il 60%, sarà candidato premier

Messaggioda pianogrande il 04/12/2012, 10:55

ranvit ha scritto:1) ....il 34% con il 50% circa di astenuti è poco significativo... :lol:

2) Tutto questo entusiasmo delle truppe bersaniane sono il primo atto dello psicodramma tipico della sinistra italiana.
Ma come si fa a tenere insieme Gentiloni e Fioroni con Vendola? E D'Alema che ha litigato a morte nel recente passato con Vendola? E la Bindi sempre con Vendola? Per non parlare dell'eventualità di Casini :lol:

3) Lo "squadrone"....allegro (come da invito di Bersani) mi puzza tanto di "gioiosa macchina da guerra" :lol:


Come si fa?
Continuando a provarci ed a crederci ed operando per una legge elettorale che consenta maggiore governabilità.
Questa è una politica sicuramente più innovativa della cupa e triste rassegnazione ad un governo Monti che significherebbe mandare la politica (e la democrazia) in vacanza per altri cinque anni con varie ipotesi sulle condizioni in cui ci ritroveremmo (politica e democrazia e livello di vita e civiltà) alla fine di questa vacanza.
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Re: Bersani sopra il 60%, sarà candidato premier

Messaggioda flaviomob il 04/12/2012, 11:46

Ora Bersani è il leader del centrosinistra, non è più un semplice segretario "attribuibile" a un'ala del partito (Veltroni o D'Alema). Il merito di queste primarie è stato questo, chiunque avesse vinto.

Un'analisi del voto (anche se limitata al primo turno):

http://www.termometropolitico.it/27008_ ... turno.html

PS Anche io ringrazio redattori e moderazione per l'impegno continuo nella gestione del forum.


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Re: Bersani sopra il 60%, sarà candidato premier

Messaggioda ranvit il 04/12/2012, 12:13

Monti è un uomo di centro-centrodestra moderato....

In un contesto diverso e cioè senza l'obbligo, imposto dall'Ue e accettato dal Governo Berlusconi, di avere il pareggio di bilancio già nel 2013 (prima di tutti gli altri Paesi!), molto probabilmente Monti avrebbe fatto altre scelte....ovviamente di centro-centrodestra.
Nei Paesi Europei in gran parte governa ed ha governato soprattutto il centrodestra e non mi pare che le cose vanno tanto male....anzi! Certamente meglio che in Italia!
Sono certo quindi che un nuovo Governo Monti sarebbe un'ottima cosa....considerando le alternative:
- vince il Cs di Bersani/Vendola= sceneggiate giornaliere e Paese a picco. Bersani (brava persona ma opaca e...noiosa) non ha alcuna chance; con la sinistra radicale non si puo' governare. Potrei anche aggiungere che nessun Paese al mondo vi è riuscito.....
- vince un nuovo centrodestra berlusconiano (non lo scarterei)=conferma delle ruberie=Paese a picco
- non vince nessuno e quindi nuovo Governo Monti= l'Italia riparte. :D
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