cardif ha scritto:Caro Iafran, io non ho fiducia che ci sarà un tempo in cui avremo la "classe dirigente che verrà", composta da sole persone oneste, probe, dedite solo al bene comune nel loro impegno politico ...
(a tutti, non gioisco per quello che vado a scrivere: "la classe dirigente che è venuta" – tranne la frazione "buona", che è sempre messa da parte - non me la sento tanto nostra, di certo noi cittadini rappresentiamo poco per lei ... finora. Mi piacerebbe che fossimo considerati di più, per come ho sempre creduto). Caro
cardif, sono 19 anni che andiamo a votare condizionati da qualche imminente sventura ed i nostri rappresentanti politici ci chiedono sempre
"un voto utile" o
"di saper votare" per non cadere nelle grinfie di qualcuno e ... anche quando abbiamo evitato il pericolo esterno ci siamo accorti che un altro (mimetizzato) lo avevamo in casa.
I cittadini si sono sempre rimboccati le maniche con la speranza che si iniziasse un nuovo corso.
Più di un anno fa siamo giunti a respirare un'aria nuova, in apparenza e ufficialmente, con il sen. Monti, incaricato come PdC di risolvere la situazione catastrofica delle nostre finanze.
Detto, fatto! La situazione finanziaria è migliorata ... non con la bacchetta magica ma ... strozzando l'economia delle famiglie italiane.
Erano i cittadini i diretti responsabili di tale emergenza, degli sprechi, delle ruberie, degli ammanchi? Dovevano essere questi o i veri artefici a pagare lo scotto?
Manteniamo una classe politica per governarci, per progettare, per prendere decisioni, per deliberare nomine, opere, commissioni, per spendere e spandere ... senza che essa risponda di quel che fa! Anzi, rincara pure la qualità e la quantità dei suoi privilegi, come se la soddisfazione dei bisogni dei cittadini non la riguardasse, non fosse una sua prerogativa ed il benessere della collettività un suo obiettivo costituzionale.
È amaro constatare quanto lontano si ponga la classe politica dai cittadini, che la eleggono democraticamente!
Questo è il momento migliore per provocarle spunti di riflessione al fine di guadagnare consensi, ma anche di non perderne altri. I cittadini devono pur manifestare eventuali disapprovazioni.
Il popolo del Cs ha subito continue delusioni, elezione dopo elezioni (nonostante i sempre buoni propositi per il futuro), e le astensioni non sono mai servite allo scopo.
Ora, si può pensare di ridurre il numero dei parlamentari e di contenere il costo della politica solo se molti
"sconosciuti carneadi" sostituiranno i soliti alla Camera e al Senato.
Il "cavaliere" se non trovava terreno fertile non diventava così inamovibile nelle aule parlamentari.
Un po' di pulizia serve a far fare autocritica a
"lor signori" ... non ci si può dimenticare quel che abbiamo passato in tutti questi anni per dare ascolto alle loro parole.
(Franz, non l'ho fatto al post giusto, ma debbo ringraziarti per quello che fai per questo forum)