da franz il 13/10/2011, 10:10
E però serve più politica per fare cose che non rispondano alle esigenze di una sola corporazione, ma difendano l'interesse generale.
Parole molto belle ma difficilmente possono concretizzarsi, visto che nessuno sa oggettivamente quale sia questo "interesse generale". Tutti lo evocano, lo invocano, destra (Fini lo mette in ogni suo discorso), sinistra, centro. Ogni politico che si rispetti dirà che la sua proposta va nella direzione dell'interesse generale del paese. Avete mai sentito uno dire il contrario?
E di fatto nessuno risponde ad una sola corporazione ma si tende a rispondere a piu' corporazioni, ma quanto basta per avere una maggioranza. E dati 40 milioni di elettori ed alcune centinia di corporazioni, sono possibili matematicamente milioni di maggioranze diverse e tutte possono dire legittimamente che perseguono l'interesse delle (loro) maggioranza.
Perchè il punto è questo. L'interesse del paese non esiste (o se esiste non è oggettivamente verificabile) ed è solo un espediente retorico. Esiste concretamente solo l'interesse della maggioranza. E le maggioranze con interessi legittimi sono molteplici . Questo in democrazia.
Credo che allora il problema sia prendere semplicemente atto che alcune scelte passate, fatte da maggioranze legittime e nel loro interesse (almeno nell'interesse di allora, oggi non so) si sono oggi rivelate sbagliate, nefaste, disastrose. E che quindi si deve rimediare agli errori eliminando per il futuro, partendo dal presente, quelle decisioni.
Per farlo bisognerà per forza di cosa pestare i piedi a qualcuno per cui scordiamoci l'unanimità.
Basta una maggioranza convinta che questo sia il suo interesse e che abbia piu' numeri delle altre, convinte di altre cose.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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