da pierodm il 16/10/2009, 16:19
Diciamo spesso del degrado al quale è arrivato il dibattito pubblico in questo paese, dell'apparente incomunicabilità, della capziosità sistematica degli scontri verbali in TV, etc, ma nel nostro piccolo anche in questo forum non è che si scherza.
Allora: che c'entra e in che consiste la "nostalgia"?
Il significato della metafora di Azimov è tutt'altro.
Che c'entra e dove mai è riscontrabile nel mio post che chi la pensa diverso abbia meno intelligenza ?
Per abitudine, non penso mai che i miei interlocutori siano meno intelligenti. Però mi capita spesso di constatare che scelgono un punto di vista scorretto, nel senso che è forse astrattamente corretto ma è fuori sintonia con la logica del discorso che si sta facendo: una questione dialettica, insomma.
Un errore dovuto, secondo me, spesso, alla voglia di correre troppo a conclusioni pregiudiziali, o magari al semplice fatto di leggere un discorso con troppa fretta, con approssimazione, con la convinzione di aver già capito, e ovviamente aver capito la cosa inesatta: devo dire, anzi, che molte volte sono io a pensare che i miei interlocutori prendano me per scemo, data la puerile semplicioneria che mi viene attribuita - Azimov e la nostalgia sono solo l'ennesimo esempio.
Progetto. I tre sono probabilmente convinti in buona fede che i loro compitini siano un "progetto", e - specialmente Marino, ma anche gli altri due - sono giustificati in questa convinzione dal fatto che ciascuno di loro ha dentro di sé, nella propria visione delle cose, un panorama ideale assai più vasto e complesso di quello che appare al gentile pubblico e all'inclita platea.
Ma, appunto, è un evento più interiore che pubblico: in effetti, oltre ai compitini, la scelta si articola - come dice la Serracchiani - sulla simpatia, o su un generico curriculum che non tanto parla del progetto, ma delle tendenze personali dei tre.
Ma non era questo il senso della mia osservazione: volevo soltanto mettere in evidenza la contraddizione tra la filosofia che presiede alla manfrina delle pseudo-primarie (che è sostanzialmente personalistica) e il discorso sui "progetti (che sono un elemento della "vecchia" politica, non necessariamente ideologica, ma fondata sulle capacità metaboliche del partito e sulla graduale osmosi delle idee): mescolare queste due divesrse filosofie e due così opposte procedure mi sembra una stridente contraddizione.
Scalfari. Può darsi che io non abbia capito la proposta di Scalfari, ma credo di aver ben capito i commenti che ha suscitato e le relative argomentazioni, e a queste mi riferivo soprattutto.
Ma poi ... ma che è 'sta mania improvvisa dei "farabutti"?