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PD: "D" come Democratico o "D" come De Benedetti?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: PD: "D" come Democratico o "D" come De Benedetti?

Messaggioda claudiogiudici il 25/01/2009, 1:43

lucameni ha scritto:http://www.movisol.org (da leggere con attenzione)

ovvero l'Associazione Lindon La Rouche in Italia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Lyndon_LaRouche

Qui il personaggio su wikipedia.

In merito, intendo sulla credibilità delle loro tesi, wikipedia a parte, abbiamo avuto già qualche assaggio in altro forum.


Hai ragione Luca, è da leggere con attenzione ... si scrive Lyndon LaRouche, e che non ci stai mettendo attenzione è evidente! E lo è ancor più se consideriamo il seguente fatto.
Nel settembre scorso, prima che i mercati finanziari cominciassero a crollare, e diventasse di pubblico dominio ciò che Tremonti aveva annunciato qualche mese prima durante la campagna elettorale (seguendo proprio le teorie del LaRouche che già nel febbraio '97 mise sul tavolo di Clinton la proposta di una Nuova Bretton Woods), scrissi un post dal titolo Ai pusher dell'economia: senza una Nuova Bretton Woods siamo già al 1929! (viewtopic.php?f=17&t=530&st=0&sk=t&sd=a). Quel post era ispirato dalle ingenue parole del premier Berlusconi, di una decina di giorni prima, in cui, contraddicendo il suo superministro, negava che ci trovassimo di fronte alla possibilità di un nuovo 1929.
A quel post tu rispondesti sostanzialmente con un intervento, paro paro, fotocopia di questo ultimo che hai fatto. Io già ti risposi con parole che non faccio altro che ricopiare, ed a cui tu non replicasti alcunchè (probabilmente ti documentavi nel frattempo).
A quel tempo così risposi:
"Gentile Luca,
sulla mailing della Margherita è già stato discusso dell'affidabilità di wikipedia ed in particolare dei contenuti riportati in merito a Lyndon LaRouche. Wikipedia è uno strumento "molto democratico" che consente di procrastinare la lotta di quel vero e proprio impero della menzogna che già La Pira denunciava nelle sue lettere con Fanfani.
Ti faccio notare una cosa: la voce "LaRouche" su wikipedia è il frutto del lavoro di un certo "Sannita". Su tale personaggio ho indagato personalmente. Ora, a parte il fatto che il materiale da cui estrapola le fonti, è un testo di un certo Dennis King, nonchè un servizio tv fatto da Pat Lynch, egli è un attivista della frangia anti-palestinese ed anti-clericale dei radicali (non a caso finanziati da George Soros, continuamente denunciato da LaRouche come esponente dell'oligarchia, anche nello scontro russo-georgiano). In quelle grandi opere dei due "giornalisti" americani, mistificatori alla Leo Taxil di fine novecento, si parla del LaRouche come di antisemita - ha criticato infatti molte volte il governo israeliano, ma mai la popolazione di origine ebraica - , si parla del suo movimento come composto di soli ragazzi biondi con gli occhi azzurri - il movimento pullula di afro-americani ed ispanici, filippini, zimbabwesi, etc. - , si narra che opererebbero attraverso gli inni nazisti - in realtà trovano come efficace strumento di denuncia l'intonazione, fra l'altro di ottimo pregio, delle opere di Bach, Mozart e Beethoven, ma non per esempio del mito musicale nazista, Richard Wagner, adattate di volta in volta a contenuti politici - , ma ciò che è più importante è il fatto che molti leaders del movimento di Martin Luther King sono rifluiti sotto il movimento di LaRouche. In particolare Amelia Boynton Robinson che i giovani della Margherita e i giovani Ds ospitarono a Roma nel 2005.

Se vuoi discutere del pensiero del LaRouche, ti consiglio di rifarti alla fonte originale - www.larouchepac.com o il sito italiano www.movisol.org - , di modo da farti un'idea circa cosa veramente egli dica, altrimenti rischiamo di parlare del nulla.
In ogni caso, tieni anche presente, che nonostante la mistificazione fatta da Wikipedia - recenti articoli parlano delle infiltrazioni dei servizi segreti in questa enciclopedia online - Giovanni Bianchi, Mario Lettieri, Gerardo Biano, Giulio Tremonti, Alfonso Gianni, Lidia Menapace, Altiero Grandi ed altri esponenti del centro-sinistra hanno a tutt'oggi un più o meno costante dialogo con LaRouche ed i suoi collaboratori.

In merito al post che ho proposto, in ogni caso, è suggeribile discuterne nel merito e non in termini nominalistici (del tipo "siccome l'ha detto lui, allora è sicuramente sbagliato!); altrimenti si resta intrappolati negli ancora non (purtroppo) superati approcci formalisti dove si discute del fumo ma mai dell'arrosto.

Saluti.
Claudio Giudici"

Amelia Robinson alla Statale di Milano, nel novembre 2007 ricordava agli studenti come Martin Luther King fu ospitato a casa sua a Selma, quando ancora non era un leader famoso in tutto il mondo, perché nessuno, neanche l'unico hotel della città, voleva ospitarlo, e tutti lo consideravano un “ribelle, un comunista” solo perché si batteva per il diritto di voto della gente di colore. Ella proseguiva dicendo testualmente: “Lo stesso accade oggi con LaRouche, molti non vogliono avere niente a che fare con lui solo perché non sanno nulla sul suo conto. Quando chiedi loro che cosa sanno di LaRouche e delle sue proposte per risolvere la crisi, dicono “niente, però ho sentito dire…. Anche io avevo sentito dire molto sul suo conto, ma decisi di giudicare con la mia testa e quando lo incontrai per la prima volta a una conferenza in Virginia capii subito che era l'erede del movimento di Martin Luther King”.

Il caso che vai incarnando, in economia sarebbe un tipico caso di "organizzazione che non apprende".

Nel frattempo la crisi si è a tutti manifestata, ed è entata nell'agenda politica mondiale, quella Nuova Bretton Woods che fino a qualche mese si trovava solo nelle apocalittiche parole di un personaggio controverso come LaRouche (per usare le eufemistiche parole dei migliori conformisti).

Adesso mi chiedo, sei pure tu un comptroller (of the currency magari) di questo forum, oppure è solo la paura di uscire dalla tua confort zone che ti tiene lontano da ogni tipo di evoluzione?
Secondo me la parabola del banchetto nuziale (Mt, 22, 1:14) può far luce sulla questione.

Saluti.
Claudio Giudici
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Re: PD: "D" come Democratico o "D" come De Benedetti?

Messaggioda lucameni il 25/01/2009, 4:05

Signor Giudici,
la cosa è molto più semplice.
Un invito ai forumisti a leggere le fonti, fossero anche solo un sito internet, in maniera più completa possibile.
Poi saranno loro, avendo letto per bene gli interventi sul sito, a giudicare.
Le eventuali "perplessità" potranno nascere dalla conoscenza di movisol e non necessariamente dalla fonte wikipedia.
E un invito a coloro che inseriscono materiale a citare le fonti.
Non dovrebbero essere gli altri forumisti a scovarle.
Altrimenti il "conformista" che è in noi (me) potrebbe pensare pure male.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: PD: "D" come Democratico o "D" come De Benedetti?

Messaggioda claudiogiudici il 25/01/2009, 12:45

lucameni ha scritto:E un invito a coloro che inseriscono materiale a citare le fonti.
Non dovrebbero essere gli altri forumisti a scovarle.
Altrimenti il "conformista" che è in noi (me) potrebbe pensare pure male.


Scusi tanto Signor Meni (per me possiamo darci del tu, comunque),
ma che facciamo gli investigatori alla ispettore Clouseau? Crediamo di scoprire ciò che abbiamo già tra le mani, mentre ciò che ci passa un attimo oltre il naso ci risulta invisibile? Nel post con cui ho aperto la discussione ho indicato in modo puntuale la fonte dell'articolo ( http://www.movisol.org/09news015.htm); se invece la pretesa è che ogni volta si racconti la vita del LaRouche, bisogna che la stessa pretesa la vanti con la Camera dei Deputati ed il Senato che lo ha ospitato circa 6 volte nell'ultimo anno solare, con il Parlamento europeo che lo ha ospitato prima di Natale, con il Sole 24 Ore ed il Corriere della Sera che ne hanno parlato nell'ultimo mese (finalmente senza fare la disinformatia che il Sannita ha inserito su Wikipedia). Io, in tutta cordialità, la invito a cogliere lo spunto di riflessione che Amelia Robinson ha cercato di offrire con il discorso alla Statale (postato poc'anzi).
Saluti.
Claudio Giudici
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Re: PD: "D" come Democratico o "D" come De Benedetti?

Messaggioda guidoparietti il 25/01/2009, 13:06

Non mi pare che tra wikipedia e il sito di LaRouche escano fuori versioni molto diverse. Il personaggio avrà magari tutte le ragioni del mondo – io non essendo un economista non posso giudicare nel merito – ma che si presenti in modo poco credibile, sembrando più un profeta che uno che fa proposte politiche, è abbastanza evidente, più ancora dal suo sito che da wikipedia (che comunque, ad oggi, non mi pare ne dia una rappresentazione così negativa, come forse era all'epoca).
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Re: PD: "D" come Democratico o "D" come De Benedetti?

Messaggioda ranvit il 25/01/2009, 13:13

Dopo un maggiore approfondimento (nei miei limiti), è scattato in me quel rifiuto che ho sempre nutrito verso i ...predicatori.

Concordo al 100% con quello che ha scritto guidoparietti.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: PD: "D" come Democratico o "D" come De Benedetti?

Messaggioda pierodm il 25/01/2009, 13:48

Personalmente, mi sento abbastanza vaccinato contro il pericolo di manipolazione da parte di profeti e predicatori.
La mia frigidità ideologica ha resistito alle lusinghe di fenomeni epocali, e - come mi sembra di aver già detto - gli unici "santini" che mi porto dietro sono la fede giallorossa, la poesia di Baudelaire e di Pasolini, qualche libro (Il Richiamo della Foresta, Vent'anni Dopo, Resurrezione, Cuore di Tenebra) e una canzone (Rimmel). Per il resto, tutto ha un significato, molte cose m'interessano, in nessuna ripongo abbastanza fiducia da farmi rinnegare quello che vedo e che capisco con le mie sole facoltà personali.
Infatti, di quello che ho letto sul sito Movisol mi sembra interessante e credibile ciò che corrisponde alla mia esperienza.
Di dare un giudizio su LaRouche non me potrebbe fregare di meno - non vuole essere questa un'affermazione offensiva, né verso quel personaggio, né verso chi è interessato ad approfondire la sua conoscenza in chiave critica, ma solo un desiderio di chiarezza sul mio punto di vista.

A margine, come pura curiosità, aggiungo che - in materia di economia - un po' tutti mi sembrano predicatori e profeti assai poco affidabili, o almeno sospettabili di seguire astratte teorie o di difendere interessi tutt'altro che adamantini.
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Re: PD: "D" come Democratico o "D" come De Benedetti?

Messaggioda Robyn il 26/01/2009, 22:28

De Benedetti se ne và.Le sue ultime frasi sono state<<Me ne vado la sinistra è matura per governare.Me ne vado>
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Re: PD: "D" come Democratico o "D" come De Benedetti?

Messaggioda Robyn il 07/02/2009, 11:46

I discorsi su Franklin Rosvelt di una nuova Bretton Woods su keynes sono discorsi molto belli ed interessanti.Ma L'Italia deve affrontare anche un'altro discorso che è legato alla mobilità sociale.Il nostro paese ha una scarsa mobilità sociale.Le cause sono sicuramente imputabili alla smania di potere che è forte soprattutto nella destra.Un paese senza mobilità sociale è un paese bloccato dove le nuove energie non emergono.Si è pretesa la flessibilità nel lavoro,ma stranamente non si vogliono le liberalizzazioni.La destra ha smantellato quel pò di liberalizzazioni che aveva fatto il governo di centrosinistra utili alla concorrenza e a sbloccare la mobilità sociale.Dalle farmacie alle professioni.Non viviamo in un paese molto liberale.Basti pensare alle liste bloccate,alla riforma elitaria della scuola etc.L'istruzione in un paese è importante.Un paese ha basi forti nella democrazia se è alto il livello di istruzione dei suoi cittadini.Un basso livello culturale delle fasce popolari indebolisce invece la democrazia Ciao Robyn
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