Previsti 120 incontri durante la manifestazione che inizia il 23 agosto
Numerosi i faccia a faccia tra esponenti di maggioranza e opposizione
Pd, via alla Festa Democratica
Bossi tra gli invitati, Berlusconi no
Assente anche Lombardo. Veltroni: "Dare voce ai talenti sommersi"
ROMA - E' stata presentata oggi la prima edizione della "Festa Democratica", la festa nazionale del Pd che si terrà alla Fortezza da Basso di Firenze dal 23 agosto al 7 settembre. Durante queste due settimane sono previsti incontri e faccia a faccia tra i big del partito ed esponenti della maggioranza, della sinistra e del mondo sindacale (qui il programma). Tra i ministri saranno presenti Bossi e Tremonti, mentre spicca l'assenza del premier Berlusconi, "non invitato" dagli organizzatori. Una festa che arriva in un momento delicato per il partito, scosso al suo interno da polemiche e divisioni.
Gli incontri. Nella 16 giorni democratica, che prende idealmente il posto della Festa Nazionale dell'Unità, ci saranno 120 incontri ed oltre 370 oratori. L'apertura della festa, giorno 23 agosto, sarà dedicata al sindacalista Bruno Trentin, scomparso un anno fa. I dibattiti, che si terranno in una grande sala da 1000 posti dedicata al costituente e sindaco di Firenze Giorgio La Pira, toccheranno i temi più sensibili della scena politica e sociale: dal welfare alla sicurezza, dal lavoro alla cultura, dalla crisi internazionale all'opposizione.
Veltroni. Secondo il segretario del Pd Walter Veltroni, lo scopo della Festa è dare voce all'Italia che vorrebbe emergere: "C'è un'Italia che nessuno osa più raccontare, un'Italia cui abbiamo provato a dar voce in questa festa; l'Italia dei talenti soffocati, quella delle intelligenze costrette a emigrare, quella di chi vorrebbe colorare il futuro e ha davanti solo grigio e mediocrità, quella di chi vorrebbe riconoscere i suoi nuovi vicini ma ha paura e avverte insicurezza".
I leader. I leader del Pd, Marini, Franceschini, D'Alema, Parisi e Rutelli non terranno comizi, ma verranno intervistati sul palco: stessa modalità anche per Veltroni che dovrà rispondere alle domande di Enrico Mentana sabato 6 settembre. La manifestazione si chiuderà domenica con l'intervento di Leonardo Domenici, presidente dell'Anci e sindaco della città che ospita la manifestazione. Alla Festa parteciperanno anche Fassino, Cofferati, Letta e Bersani, tutti impegnati in dibattiti con esponenti del governo.
Gli invitati. Tanti i nomi della maggioranza, della sinistra e del mondo sindacale invitati alla festa, che alimenteranno i tanti faccia a faccia in programma: tra questi il presidente della Camera Fini, i ministri Bossi, Tremonti, Bondi, Maroni e Frattini, il leader di Rifondazione Ferrero, quello dell'Italia dei Valori Di Pietro e i sindacalisti Bonanni, Epifani e Angeletti. Spicca l'assenza del premier Silvio Berlusconi e del segretario del Movimento per le Autonomie Raffaele Lombardo, entrambi "non invitati" dagli organizzatori.
Gli organizzatori. "Per 16 giorni - ha spiegato il responsabile Lino Paganelli - Firenze sarà al centro degli appuntamenti di fine estate. Abbiamo scelto per la Festa un luogo bello e significativo, che ha assegnato al Pd uno tra i risultati migliori in Italia alle ultime elezioni e che sicuramente farà emergere la voglia di partecipazione del popolo democratico".
Paganelli preferisce non alimentare le voci sul clima teso all'interno del partito: "La Festa non è un congresso, è un luogo dove far incontrare cittadini e politica. Ci sono altre scadenze istituzionali e statutarie per decidere su altre questioni".
Musica e cibo. Ispirandosi alla tradizione della Festa dell'Unità, anche alla Festa Democratica saranno allestiti numerosi stand gastronomici: 12 ristoranti, 4 pizzerie e 10 bar. Alla Fortezza ci sarà anche una libreria con oltre centomila volumi, che ospiterà la presentazione di libri. Immancabile l'esibizione di gruppi musicali di vario genere, tra cui spiccano Pooh, Max Pezzali, Elio e le Storie Tese, Tiromancino e Gogol Bordello. Ci saranno anche quattro serate a tema sui cantautori Francesco De Gregori, Giorgio Gaber, Rino Gaetano e Pierangelo Bertoli.
La raccolta firme. Durante la Festa proseguirà l'iniziativa "Salva l'Italia", la raccolta firme contro il governo Berlusconi, in vista della manifestazione del 25 ottobre a Roma.
Il Partito. Anche a pochi giorni dall'avvio della sua festa, nel Pd continuano le lotte interne. Ad alimentarle la decisione di alcuni esponenti di primo piano, tra cui il sindaco di Venezia Cacciari e il governatore della Campania Bassolino, di non appoggiare la campagna "Salva l'Italia" promossa da Veltroni, ma anche la tensione tra leader locali e partito, che negli ultimi giorni ha portato il sindaco di Torino Chiamparino e il governatore della Sardegna Soru ad alzare la voce e, ultimo caso scoppiato al "Loft", l'ulivista Parisi a chiedere un cambio della guardia al vertice.
(20 agosto 2008)
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