Ho scelto di postare qui, in questo specifico forum dedicato al partito, una riflessione che mi sembra di carattere generale, ma che riguarda tipicamente una scelta di prospettive che sono alla base di una visione molto caratterizzata della società.
In fondo, niente di clamoroso, né di specialmente "filosofico".
Vedevo, distrattamente, ieri sera un servizio del TG3 Campania, nel quale si illustrava l'iniziativa del comune di Napoli di portare gli anziani in mini-crociere giornaliere nelle isole del golfo.
Mi è immediatamente tornata alla mente un'idea che mi accompagna nel sottofondo da sempre, o almeno da quando ha cominciato a prevalere una sociologia politica impostata sulla "classe unica", ossia sulla sostituzione delle categorie ricco/povero con quelle giovane/vecchio/uomo/donna.
Quegli anziani che usufruivano, con soddisfazione, delle mini-crociere erano in massima parte anziani poveri, o meglio, anziani che nella propria vita non avevano avuto troppe possibilità di fare i week-end che sono abituali per la classe media, per non parlare dei ricchi o decisamente benestanti.
Lo stesso si può dire di tante situazioni nelle quali si parla di "donne" o di "giovani", o di "laureati", e in una qualche misura anche di "pendolari", di "utenti delle autostrade", etc.
I problemi che hanno le donne che guadagnano - se e quando lavorano - 1000 euro non sono gli stessi, né sono vissuti allo stesso modo, rispetto a quelle che hanno redditi superiori o che appartengono a classi privilegiate.
La possibilità stessa di trovare lavoro, o di poterlo scegliere, sono molto diverse.
Come sono diverse - scendendo sul lato personale - le facoltà che hanno di reagire alle violenze o alle prevaricazioni più o meno striscianti nei luoghi di lavoro, o altrove.
Discorsi analoghi si possono fare per tutte le altre categorie menzionate - i "giovani" in primo luogo.
Che Berlusconi, o la destra liberal-democratica in generale, tendano a non avere questo genere di prospettiva "di classe", è comprensibile.
Credo che alla base d'una visione di sinistra - o di centro-sinistra - dovrebbe invece essere posta proprio questo tipo di lettura della società: ne scaturirebbe più facilmente, tra l'altro, una proposta politica più convincente e più concreta.