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Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»

Messaggioda gabriele il 22/08/2016, 8:34

Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»
Il premier alla Versiliana parla delle prossime scadenze elettorale, di immigrazione e di Europa. L’affondo contro D’Alema: «Non usi il referendum come rivincita»
di Dino Martirano

MARINA DI PIETRASANTA (LUCCA) «Qui in prima fila c’è anche la mia nonna, che vedo in forma spettacolare.... E lì dietro ci sono anche mia moglie con mia figlia...». Abbronzato, camicia bianca, pronto a cento strette di mano (e anche a ribattere quando gli urlano «Pinocchio»), il premier Matteo Renzi sceglie la sua Versilia per il rientro in pista dopo «10 giorni di ferie totali». La location è quella del «Caffé della Versiliana» e l’intervistatore, il conduttore Mediaset Paolo Del Debbio, fa subito una domanda per ottenere una risposta che offre una lettura in controluce: comunque vada il referendum si vota nel 2018? Si vota nel 2018, ribadisce il premier, che poi scivola via quando gli viene domandato «cosa farà Renzi se vince il No?». Così il premier mostra tutto il suo ottimismo sull’esito della consultazione del prossimo novembre. E visto che ha davanti un pubblico anziano, potenzialmente orientato sul centrodestra, non esita a calcare la mano sul referendum: «Anche nel mio partito dicono che questo è un test sulla democrazia ma io vi dico che sulla scheda troverete un quesito semplice. Votando farete diminuire il numero delle poltrone dei parlamentari più pagati dell’Occidente e semplificherete la politica. Ecco, io dico che tanti che votano Lega, Grillo e Forza Italia potranno pure dire che “non mi sta simpatico questo Renzi” ma poi voteranno Sì. Scommettete che andrà a finire così...».

L’attacco a D’Alema

Il premier, che chiede di andare a letto presto («Perché tra poche ora a Ventotene incontro la cancelliera Merkel e il presidente Hollande»), ritarda il suo arrivo alla Versiliana per seguire in tv la nazionale di volley: «Non abbiamo perso, abbiamo vinto l’argento. È il bicchiere mezzo pieno», concorda con una sua sostenitrice. In prima fila, ad attenderlo, c’è un pezzo di governo (Manzione, Giacomelli, Nencini), i fedelissimi (Gutgeld, Lotti, Bonifazi, Carrai, Testa) e molte truppe del Pd che si disvelano con una fiammata quando lui stesso invoca una «domanda con i baffi» su D’Alema, che il 5 settembre promuove un’Assemblea per il No: «Se D’Alema avesse speso un decimo del tempo che ha messo per attaccare me per ostacolare Berlusconi... Invece lui pesca sempre la carta di attaccare il più vicino: è toccato a Prodi e ora tocca a me. Quando la riforma di D’Alema (la Bicamerale, ndr) era molto più dura, il governo aveva molti più poteri». Quindi, davanti all’applauso scrosciante che unisce villeggianti moderati di centrodestra e renziani di stretta fede, ben miscelati sotto i pini della Versiliana, il premier affonda il coltello nella piaga: «Se D’Alema vuole mantenere le poltrone dei parlamentari più costosi dell’Occidente, se vuole più rimborsi per i consiglieri regionali, faccia pure. Se gli italiani vogliono D’Alema, se lo prendano...». Altra domanda chiesta da Renzi al suo intervistatore è quella sull’Anpi, l’associazione nazionale partigiani che intende disertare le feste dell’Unità perché non vengono garantiti gli spazi per il No: «Finiamola qui», dice il premier che cita il comandante «Diavolo» Nicolini che voterà Sì, «perché ora io rivolgo un invito formale al presidente dell’Anpi, Smuraglia, proponendogli per domenica prossima, un pubblico confronto, alle festa di Bologna o a quella di Reggio Emilia. Io esporrò le ragioni del Sì, lui quelle del No e poi gli italiani voteranno come vorranno».

Caso Capalbio

Ultima chiosa, proposta da Del Debbio che insiste molto sugli immigrati e sull’economia, sul caso Capalbio in provincia di Grosseto che non vuole ospitare i rifugiati. Risposta di Renzi: «A Capalbio valgono le stesse regole che applichiamo nel resto d’Italia. Comunque chiedetelo a Chicco Testa. Che vedo qui in prima fila».
21 agosto 2016 (modifica il 21 agosto 2016 | 23:39)

http://www.corriere.it/politica/16_agos ... 7723.shtml


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Che si voti nel 2018 è una cosa ovvia

Se passa il referendum, ogni regione dovrà dotarsi entro 6 mesi di una propria legge elettorale per l'elezione del rappresentante al senato. Se passa il no, occorrerà rifare la legge elettorale e ci vorranno comunque mesi.

il più è capire cosa farà veramente Renzi se vincerà il no
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Re: Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»

Messaggioda Robyn il 22/08/2016, 9:39

La flessibilità nel deficit per l'Italia è una droga perche non porta a fare le riforme strutturali ,si gestisce solo il consenso e fà aumentare il debito pubblico.Il problema non è l'Europa ma l'Italia ed è inutile che scarichiamo le colpe sugli altri.L'Italia deve fare la separazione previdenza assistenza rimodellare il welfare far fare l'assicurazione sanitaria ai ricchi fare la lotta all'evasione per diminuire la tassazione la riforma della giustizia ricavare attraverso la differenza attiva tra entrate ed uscite con il taglio della spesa liquidità per gli investimenti pubblici.Poi renzi dice che la min dem non vuole la diminuzione delle tassa.Per caso renzi ha delle registrazioni sù nastro che certificano questo?
Ultima modifica di Robyn il 22/08/2016, 9:51, modificato 1 volta in totale.
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Re: Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»

Messaggioda pianogrande il 22/08/2016, 9:49

Se "la lotta all'evasione" consiste nel "far pagare l'assicurazione sanitaria ai ricchi" ecco un bel modello onesto e pulito per negare i servizi ai pochi cogl...i che pagano le tasse e usare i loro soldi per garantire i servizi agli evasori.

Proprio un paese in cui vivere felici l'Italia.

Suggerirei anche l'obbligo di accompagnare a scuola i figli dei poveri che sono troppo impegnati e fare un po' di pulizie nelle loro ville.
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Re: Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»

Messaggioda mariok il 22/08/2016, 11:24

«Finiamola qui», dice il premier che cita il comandante «Diavolo» Nicolini che voterà Sì, «perché ora io rivolgo un invito formale al presidente dell’Anpi, Smuraglia, proponendogli per domenica prossima, un pubblico confronto, alle festa di Bologna o a quella di Reggio Emilia. Io esporrò le ragioni del Sì, lui quelle del No e poi gli italiani voteranno come vorranno».


Feste dell’Unità, l’Anpi a Renzi: l’invito non basta
Il premier aveva invitato il presidente Smuraglia a un incontro pubblico con lui per discutere di referendum

22/08/2016

L’Anpi prende tempo di fronte all’invito di Matteo Renzi, che ieri ha chiesto al presidente dell’Associazione nazionale partigiani, Carlo Smuraglia, di partecipare «a una delle Festa dell’Unità in Emilia-Romagna la prossima settimana per discutere» con lui di referendum.

Smuraglia rientrerà in Italia nei prossimi giorni ed esaminerà, con la Segreteria Nazionale, la situazione, si legge in una nota dell’Anpi che rileva peraltro, «che il tema della discussione, ossia le modalità della presenza dell’Anpi alle Feste dell’Unità, non è stato ancora seriamente affrontato e risolto. L’ipotizzato confronto, a livello nazionale, del tutto anomalo per la sede parziale, per gli interlocutori e per le modalità non definite, non è certamente la soluzione del problema di fondo e verrà comunque valutato nella sua sostanza».


non è certamente la soluzione del problema di fondo

Sarei curioso di sapere quale sarebbe "la soluzione del problema di fondo". Che il PD metta a disposizione le sue feste e le sue strutture per fare propaganda per il NO ad una legge che ha proposto ed approvato?

A me sembra che il problema siano le frustrazioni di una minoranza che pretende di comandare.
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Re: Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»

Messaggioda pianogrande il 22/08/2016, 11:57

Ormai l'ANPI non rappresenta niente del movimento partigiano che era piuttosto vasto e di tendenze politiche molto diverse.
l'ANPI si sta comportando come una delle tante organizzazioni ai margini della politica esercitata nel mondo reale e che cercano spazio e consenso nell'opposizione senza troppa fatica.

Un dibattito pubblico?
Ma scherziamo?

Si fa prima a criticare e combattere da fuori e a senso unico quello che viene dal mondo reale ma rifiutandosi ostinatamente di prenderne parte.

Probabilmente istituiranno una commissione e intanto continueranno a fare le vittime perché questo costa niente fatica e rende molto di più.
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Re: Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»

Messaggioda gabriele il 22/08/2016, 13:12

pianogrande ha scritto:Ormai l'ANPI non rappresenta niente del movimento partigiano che era piuttosto vasto e di tendenze politiche molto diverse.


Questo lo scrivi perché hai contatti diretti con l'ANPI?

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Smuraglia: "Il PD non ha rispetto della nostra storia. Meglio non andare alle Feste dell'Unità"

20 Agosto 2016

Il Presidente dell'ANPI intervistato da la Repubblica fa chiarezza anche sulla presunta rimozione forzata del Coordinatore Regionale dell'Emilia-Romagna

Da la Repubblica di oggi sabato 20 agosto 2016 - p.7:

Presidente Anpi: "Il Pd non ha rispetto della nostra storia. Meglio non andare alle Feste dell'Unità"

Intervista a Carlo Smuraglia: ai tempi di Togliatti e Berlinguer era diverso, perché ci si scambiavano le idee
di GIOVANNA CASADIO


ROMA - "Ai tempi di Togliatti o Berlinguer questo non sarebbe accaduto perché la Festa dell'Unità è sempre stata, tradizionalmente, una festa di tutti". Carlo Smuraglia non vorrebbe alzare altri polveroni. Ce n'è già abbastanza. Classe 1923, partigiano combattente, avvocato del lavoro, Smuraglia è il presidente nazionale dell'Anpi, l'associazione dei partigiani che è contraria alla riforma costituzionale di Renzi. L'Anpi non è stata invitata alle Feste dell'Unità o, se chiamata a partecipare, non deve parlare del No.

Smuraglia, forse lo scontro si sta ridimensionando, ci sono trattative in corso?
"Non mi risulta nessuna trattativa. Non c'è stato nessun invito formale. In passato nelle Feste dell'Unità veniva dato uno spazio alle locali sezioni dell'Anpi, in cui ovviamente l'Anpi fa quello che vuole".

Si è sentito tradito dal Pd?
"Non è una questione di tradimento. Ma è un errore materiale. L'Anpi ha una sua dignità e autorevolezza. Non può andare in un luogo in cui si pongano limiti alla manifestazione delle proprie opinioni. Se invito qualcuno a cena, non gli dico di chi deve parlare bene e di chi male. Lo lascio libero di esprimersi".

I Democratici però ritengono quella costituzionale la madre di tutte le riforme. Non trova normale che blindino la loro battaglia?
"Tradizionalmente la Festa dell'Unità è una festa di tutti. Non si possono porre dei limiti. Tranne quello di non ammettere i fascisti. Con noi è normale un rapporto franco e ragionevole".

Quindi l'Anpi non andrà a nessuna Festa?
"Non c'è una direttiva nazionale. Deciderà ogni sezione localmente. Se però chiedono il mio parere, ebbene io non andrei per rispetto di se stessi. Non vado in un posto dove non posso esprimere liberamente le mie idee".

In altri tempi non sarebbe successo, secondo lei, nonostante il centralismo del Pci, l'espulsione dei dissidenti?
" Ai tempi di Togliatti e Berlinguer si andava alle feste dell'Unità perché si incontravano gli amici e si scambiavano le idee. Quest'anno si è cominciato a dire che era la festa del Sì, quindi con una forte contrapposizione. Tuttavia non è inimicizia la nostra: è una divergenza su un punto specifico che poteva essere risolto con ragionevolezza".

Come poteva essere risolto?
"Semplicemente dicendoci: "Venite e dite pure quello che vi pare". Potevano immaginare che l'Anpi non sarebbe andata a fare sfoggio delle proprie idee in casa di chi la pensa diversamente, ma a sostenerle con il garbo e il rispetto che ci è abituale".

L'Anpi ha rimosso il coordinatore emiliano Artioli perché a favore del Sì?
"Assolutamente no, si è trattato di un normale avvicendamento. Con il congresso di metà maggio sono decadute tutte le cariche per statuto, anche la mia. Ci sono state riconferme e avvicendamenti".

Anche voi siete divisi sul referendum?
"Ci sono dissensi, ma il No è a stragrande maggioranza".

È l'ennesima incomprensione tra l'Anpi e il Pd di Renzi?
"Boschi commise un errore con quelle frasi sui partigiani, il No e Casapound. La storia e la memoria vanno coltivate perché un Paese che perde questo è destinato a decadere".

http://www.anpi.it/articoli/1586/smurag ... -dellunita
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Re: Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»

Messaggioda mariok il 22/08/2016, 14:01

Anche voi siete divisi sul referendum?
"Ci sono dissensi, ma il No è a stragrande maggioranza".


La "stragrande maggioranza" vale per loro ma non per il PD?

L'ANPI dovrebbe essere l'associazione di tutti gli anti-fascisti e non ha senso, diversamente da un partito, che esprima una posizione politica su un tema specifico a "maggioranza" sia pure "stragrande".
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Re: Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»

Messaggioda Robyn il 22/08/2016, 14:21

Questo non è vero perche in caso di evasione per evitare l'assicurazione tende a ripristinarsi la spesa precedente ma non si colpiscono le fasce deboli esiste sempre quella zona d'ombra dell'evasione da combattere.Alla Rai TV si vede bene che non c'è la replica della min dem questo è dovuto al pericoloso controllo dell'informazione.Prima nel csx avevamo gli emiliani mò c'abbiamo gli etruschi che addormentano il paese con theche teche tè anche se è un bel programma
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Re: Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»

Messaggioda gabriele il 22/08/2016, 15:30

mariok ha scritto:
Anche voi siete divisi sul referendum?
"Ci sono dissensi, ma il No è a stragrande maggioranza".


La "stragrande maggioranza" vale per loro ma non per il PD?


" Quest'anno si è cominciato a dire che era la festa del Sì, quindi con una forte contrapposizione. "

A me pare che sia questo il passaggio chiave, che lo si voglia vedere o meno, ed è un passaggio determinante. Il malumore dell'ANPI per il tema specifico è solo una parte del malumore generale delle persone che si vedono ancora a sinistra per il PD.
Se prima il PD lo si criticava per le scelte "ottocentesche", per "l'apparato" o per il bradipismo endemico ora lo si detesta per l'appropriazione indebita degli spazi condivisi da parte del peggior berlusconismo made in italy. In questo contesto fa tenerezza anche D'Alema...

Basta capire cos'è diventato l'Unità per capire il motivo di fondo per cui un'associazione laica come l'ANPI non può andare alle sue feste.
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Re: Renzi: «Si vota nel 2018 comunque vada il Referendum»

Messaggioda mariok il 22/08/2016, 15:50

Non capisco il ragionamento.

Perché dovrebbe essere dato spazio in una festa di partito ai banchetti per il NO dell'ANPI e non anche a quelli di Salvini, Brunetta e casapound?
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