cardif ha scritto:franz ha scritto:Sappiamo che non sarà una passeggiata ma proviamo a dargli qualche nostro consiglio.
Raccolgo l'invito (tanto, che ci perdo?

)
Però è tanto vasto lo spazio di manovra che ci si perde.
Vero, le cose da fare in Italia sono cosi' tante che non si sa nememno da che parte iniziare.
Ma partirei dal grosso, non dai dettagli (senza nulla togliere alle tue proposte, che posso condividere al 99%).
1) stop immediato alle pensioni di anzianità. Da oggi si va in pensione solo per vecchiaia.
2) inalzamento del limite di pensionamento di vecchiaia a 67 anni. Il 2026 è troppo in la' nel tempo. Direi che va fatto gradualmente nel giro di 5 anni. Contemporaneamente, abolizione delle finestre.
3) taglio lineare delle pensioni che sono sopra un certo importo (4'000 o 5'000 euro). Il ricavato andrà a diminuire l'importo delle aste dei BOT, ridurre il cuneo fiscale ed aumentare le pensioni minime.
4) Passaggio immediato al sistema contributivo per tutti.
5) passaggio rapido (un anno) ad un sistema sanitario di tipo bismark (assicurazioni obbligatrie).
Già queste 5 misure possono portare a risparmi superiori ai 100 miliardi nei primi anni e 180 a regime (con una notevole riduzione di imposte e contributi).
Con parte di queste risorse finenzierei:
a) ammortizzatori sociali universali per tutti i lavoratori (con abolizione della cassa integrazione)
b) spesa per assistenza sociale a quella fetta di popolazione (10-12%) che vive sotto la soglia della povertà (previa verifica puntuale ed individuale della situazione reale di ogni caso).
c) spesa per il sostegno della prima abitazione, delle famiglie e della maternità.
Inoltre sburocratizzazione, semplificazione legislativa e amministrativa, alleggerimento della pubblica amministrazione, intensificazione di controlli e verifiche sull'evasione, aumento della dotazione delle forze dell'ordine e della magistratura (sia organica che di risorse materiali).
Sul fronte del lavoro, sostengo queste ipotesi (che mi sembrano affini a quanto propone ichino)
1) un unico contratto di lavoro a tempo indeterminato (eventualmente part time) con abolizione di qualiasi contratto precario.
2) unificazione di tutti i contributi: stessa aliquota di prelievo per tutti e ovviamente stesse prestazioni previdenziali.
3) eliminazione delle differenze sulla mobilità a seconda delle tipologie aziendali e adozione di ammortizzatori universali (vedere precendente punto a)
Libro dei sogni?
Forse ... ma fate voi .. è la realtà che potete trovare in tanti altrio paesi esteri (per esempio la flexsecurity della danimarca è nota).
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)