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Meloni

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Meloni

Messaggioda pierodm il 25/03/2009, 0:32

Il titolo non tragga in inganno: niente ortofrutta, ma giovane e graziosa militante della destra, attualmente ministro.
Stasera mi ha fatto perfino un po' pena, costretta a Ballarò a difendere con passione i comportamenti del governo e a rimanere in imbarazzo di fronte alle obiezioni incontrovertibili di D'Alema e Casini.

Ma se l'è cavata grazie ad un'illuminazione di sicura matrice riformista e democratica, e devo dire con grande originalità.
A D'Alema che insisteva sull'inopportuna candidatura di Berlusconi alle europee, ha infatti replicato con un argomento molto pertinente: "Questo è il solito snobismo della sinistra, che tratta gli elettori da stupidi, e non capisce che questo snobismo ha stancato, e che fino a quando la penseranno così perderanno sempre".
Essendo una signora, non ha detto "puzza sotto al naso", ma si può perdonarla.
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Re: Meloni

Messaggioda pianogrande il 25/03/2009, 1:16

Purtroppo, questa è la materializzazione del "chi vince ha sempre ragione".
Detto di origine calcistica ma che non sta male neanche in politica.
Rimane ancora un mistero la differenza di capacità di manipolare la comunicazione tra gli esponenti della destra e quelli della sinistra.
Questo anche a prescindere dal possesso di televisioni e giornali vari.
Sono risuciti a limitare i danni anche rispetto all'acido solforico di Dalema sulla farsa del "piano casa".
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Meloni

Messaggioda Stefano'62 il 25/03/2009, 2:17

La Meloni è una ragazzetta che non vale nulla,ed è stata scelta esattamente per le sue scarse qualità dal suo 'capo' che vuole ministri di cartapesta disposti a fare tutto quello che vuole lui senza obiettare.
E' stata fatta ministro del nulla dal suo capo megalomane che è convinto che le politiche giovanili debbano limitarsi a relegarli tra lo stadio e il grande fratello passando per il saranno famosi dei ragazzi del muretto.
Che tristezza vederla tutta gasata e convinta di avere il compito di guardare al nuovo e al mondo dei giovani....
C'è più freschezza in un gabbiano morto.
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Re: Meloni

Messaggioda Loredana Poncini il 25/03/2009, 9:28

Piero, Piano e Stefano ( e la scrivente) : una cosa è certa : tutti e 4 abbiamo visto BALLARO', cioè i soliti noti... Poveri cittadini dilaniati tra l'astenersi dal votarli, o mossi dal credere che votando questo o quella, nominato/a dal Capo, qualcosa cambi davvero !
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Re: Meloni

Messaggioda pierodm il 25/03/2009, 9:46

Stavolta non sono troppo d'accordo con te, Stefano.
Mi spiego.
La Meloni non è niente di eccezionale, su questo concordiamo facilmente.
Ma non è diversa da qualche milione di suoi coetanei, né meglio né peggio, intendo dire: forse particolarmente tenace, come tutti quelli che emergono in politica, quale che sia la strada che hanno percorso - a parte le "veline" berlusconiane, ovviamente, sulla quali meglio non indagare.

Piuttosto, vedendo la ragazza ieri sera, così come altri giovani in altre occasioni, non ho potuto fare a meno di pensare che abbiamo reso un pessimo servizio a queste generazioni, cresciute tra la fine degli anni '80 e i '90.
Gli abbiamo smontato una cultura, o meglio, il ponte tra la realtà e la riflessione, la maturazione, la complessità culturale.
Quando abbiamo cominciato a proclamare che "è finita l'epoca delle ideologie", abbiamo pensato di compiere soltanto un atto politico - dettato in molti casi da ragioni di bottega - e non ci siamo resi conto di assecondare in modo decisivo un degrado intellettuale e culturale che era in atto già da alcuni anni.
Non ci siamo nemmeno resi conto che questa proclamazione era essa per prima un prodotto ideologico, che attraverso la tumulazione ex officio "dell'ideologia" come categoria culturale in realtà si assicurava campo libero per la propria affermazione totalitaria.

Le generazioni cresciute in questo ambito sociale e culturale si sono trovate in un mondo, per così dire, "senza passato", ossia senza continuità di pensiero e di idee.
Una situazione paradossale, nella quale tutti - soprattutto ovviamente i più giovani - sono stati costretti a re-inventarsi daccapo un'anima intellettuale e una propria interpretazione del mondo, un bagaglio minimo di idee e di posizioni, per la prima volta nella storia senza avvertire la continuità con un passato sentito come "proprio" anche da chi vive il presente.
Un fenomeno simile aveva già avuto un primo episodio premonitore negli anni '60 e '70, che era stato ben avvertito da qualche sociologo e da qualche scrittore, come Pasolini, che parlava di una "frattura": grandi polemiche, già allora miopi, avevano accompagnato i suoi discorsi sull'italietta fascista, che era a suo modo più "umanistica" di quella consumistica della società post-industriale.

Questo accenno ci porta - per brevità - alla Meloni, che anche ieri ha evocato i "valori" che non sarebbero abbandonati con la confluenza del MSI-AN nel PdL.
Ma quali valori?
Possiamo essere certi che la giovane militante saprebbe elencarne alcuni, ma allo stesso modo in cui si elencavano un tempo i sette re di Roma, o i punti salienti della poetica manzoniana: consapevolezza, non coscienza.
A sinistra avviene la stessa cosa: si ha consapevolezza di alcune "parole", ma queste parole non corrispondono ad una coscienza non contrattabile, ad una visione della vita e del mondo. In modo ancora più grave che a destra.
Da una parte e dall'altra, ognuna delle "parole" può essere sopraffatta da altre parole, dismessa, sostituita, e giudicata con lo stesso criterio con il quale si esamina la data di scadenza dei prodotti al supermercato.

Ecco la ragione per cui una gran parte dei discorsi politici - e non solo politici - hanno un sapore così astratto, certe volte perfino surreale, e comunque danno una sensazione di assoluta debolezza, di inadeguatezza, rispetto alla durezza e alla complessità dei problemi: abbiamo voluto ricominciare daccapo, contro un mondo che invece si porta dietro tutto il proprio passato, e stiamo scoprendo che non era così facile come abbiamo creduto.
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Re: Meloni

Messaggioda ranvit il 25/03/2009, 11:30

Mah!

Io credo che, tutto sommato, il momento che stiamo attraversando è positivo.
L'idea che ne ho io è che è stato tolto il paravento delle ideologie ed è emersa la realtà. Gli italiani sono particolarmente indietro nella crescita politica. Una cappa stesa da mamma Dc e papà Pci aveva fatto pensare che fossimo in linea con gli altri Paesi occidentali evoluti.
E' emersa "grazie" a Berlusconi la vera Italietta....è un buon viatico il poterci vedere per quello che siamo realmente. Forse potremo finalmente "crescere".

Vittorio
Ultima modifica di ranvit il 25/03/2009, 14:08, modificato 1 volta in totale.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Meloni

Messaggioda pierodm il 25/03/2009, 12:23

Ranvit
E' vero, la cultura, le ideologie, perfino l'invenzione della scrittura tendono a nascondere quello che siamo veramente allo stato di natura: ignoranti e superstiziosi.
Anche questa è una buona lettura della realtà e della vita. Possiamo impiantarci sopra un programma sperimentato di governo: un re piumato, uno sciamano che ci guidi alla guerra contro le tribù vicine.
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Re: Meloni

Messaggioda Stefano'62 il 25/03/2009, 12:56

Secondo me grazie a berlusconi più che emergere,la vera 'italietta' ha perso quella sana vergogna di sè che dovrebbe avere,poi è emersa e quindi purtroppo è cresciuta.
Il 'lei non sa chi sono io' è tornato di moda.
Riguardo ai giovani,io ci lavoro in mezzo dato che faccio l'allenatore di nuoto,e devo dire che ci sono dei ragazzi meravigliosi in giro oggi,con molti più strumenti di quelli che avevamo noi e dunque con potenzialità migliori,forse forse anche in ambito intellettuale.
Il loro problema è uno:nessuno si preoccupa di loro veramente,si fa tutto sulle loro teste con la supponenza di chi è più 'maturo' e sa cosa è meglio per loro e pretende di fornire risposte preconfezionate;le ideologie sono viste proprio così ed è giusto affrancarsene;però questo porta il rischio che insieme alle ideologie viste come assioma vadano persi i valori e i principii che ne stanno alla base....ed è esattamente ciò che è successo.
Quindi oggi molti giovani vivono in un perenne stato confusionale e sono alla mercè degli incantatori di serpenti.
E il risultato è che quegli strumenti di cui parlavo,internet e comunicazione in primis,spesso hanno l'effetto opposto e il loro utilizzo compulsivo li traforma in pecorelle non-senzienti in perenne oblio dinanzi alla TV a sognare un futuro improbabile quanto luminoso;che spreco.
Naturalmente non va sempre così.
Quelli che si salvano sono quelli che hanno la fortuna di essere indirizzati verso un qualche interesse che aumenti la loro autostima e li aiuti a sviluppare una personalità individuale.
Io sono nello sport,ma va bene qualsiasi cosa:la musica,le arti,gli scacchi,la politica,la cultura...qualsiasi cosa possa stimolare la loro fantasia e il loro interesse,e che li tenga lontani dai bar e dalle sale giochi dove si lasciano sopravvivere con le mani in tasca,come dei vecchi di vent'anni.
Aspetto da anni una legge che promuova attività pomeridiane extrascolastiche obbligatorie a scelta delle famiglie,con finanziamento per le famiglie meno abbienti,oppure offerte dalla pubblica istruzione come alternative alla storia e alla filosofia pomeridiane;invece si torna a parlare del tempo pieno,come se i ragazzi dovessero solo pensare a prepararsi per un futuro lavoro,invece che per la vita.
E questo toglierà i ragazzi dalle palestre dalle piscine dai campi di atletica,dalle sale di musica e da tutto il resto meno che dalle sale giochi,che invece sono aperte a tutte le ore.

La Meloni dirige un ministero inutile perchè nelle intenzioni del suo capo non c'è vera attenzione verso i giovani se non nel continuare come sempre è stato,basta guardare cinque minuti le sue televisioni per rendersene conto.
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Re: Meloni

Messaggioda pianogrande il 25/03/2009, 13:03

Se la "realtà" è quello che siamo per istinto, le "ideologie" rappresentano quello che vorremmo essere, la condizione a cui tendere.
Le ideologie, quindi, non servono a "nascondere" la realtà ma ad aiutarci a migliorarla.
Usare il termine ideologia in senso dispregiativo è come usare in senso dispregiativo il termine filosofia.
Queste manipolazioni finiscono per costituire un vero e proprio elogio dell'ignoranza e, di questo, non abbiamo assolutamente bisogno.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Meloni

Messaggioda ranvit il 25/03/2009, 13:19

pianogrande ha scritto:Se la "realtà" è quello che siamo per istinto, le "ideologie" rappresentano quello che vorremmo essere, la condizione a cui tendere.
Le ideologie, quindi, non servono a "nascondere" la realtà ma ad aiutarci a migliorarla.
Usare il termine ideologia in senso dispregiativo è come usare in senso dispregiativo il termine filosofia.
Queste manipolazioni finiscono per costituire un vero e proprio elogio dell'ignoranza e, di questo, non abbiamo assolutamente bisogno.


Sono d'accordo....quando le ideologie sono usate a fin di bene!
Non quando attraverso di loro si propinano un mare di menzogne : la Dc con la sua untuosa "politica dei due forni", il Pci con l'illusione del "sol dell'avvenire" (per sintetizzare).

Resta il fatto che, vedere la realtà è sempre il primo passo per migliorarsi....un po' come il vaccino di Montanelli! Certo è facile dire che Montanelli si sbaglio', in realtà era solo ottimista sulla capacità degli italiani di "crescere" rapidamente.
Ci vuole un po' piu' di tempo, ma funzionerà.


Vittorio
Ps Io cerco di dare un'interpretazione (ottimistica) della realtà rifuggendo dalla critica non si capisce rivolta a chi.
Se questa è l'Italia che vedono,infatti, non resta (loro) che emigrare....
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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