franz ha scritto:questi i dati del fondo monetario internazionale, con le previsioni al 2016
Forse si dovrebbero mettere d'accordo su come calcolarla questa benedetta pressione fiscale.
- Cgia di Mestre: nel 2010 tra il 51,1% e il 51,9%: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Econo ... 00800.html
- ISTAT: nel 2010 42,6%: http://www.corriere.it/economia/11_marz ... 55ae.shtml
Teniamo presente che la pressione fiscale è un rapporto percentuale: entrate tributarie diviso PIL. Perché il rapporto aumenti può aumentare il denominatore, ma può anche diminuire il denominatore, o crescere con un gradiente inferiore a quello del numeratore.
Al PIL contribuisce parte del sommerso, che però non è tassato.
Qua: http://www.google.it/publicdata/explore ... l=it&q=pil
dice che il PIL in Italia è passato da 2,111 bilioni di $ del 2009 a 2,051 bilioni di $ del 2010.
Diminuisce il denominatore e cresce il rapporto.
Le variazioni ci sono state, ma non sull'irpef o sull'irap. Sono aumentate le accise (su sigarette e benzine) ed è aumentata l'IVA. Cioè le tasse sui consumi. A parità di reddito, si pagano per il 2010 le stesse tasse del 2009. Però sui consumi si paga di più.
Chi può aumentare il suo reddito (aumentando prezzi o tariffe) può compensare. Chi è a reddito fisso (stipendiati e pensionati) no.
Come sempre, del resto.
Lo Stato ha aumentato l'IVA dell'1%. Con questa scusa ha subito aumentato i prezzi delle sigarette, ma del 4-5%.
E così molti commercianti.
Che la Svizzera sia meglio amministrata non lo discuto (è pure più facile controllare meno di 8 milioni di persone, rispetto a più di 60).
E' inconfutabile che ci sia stato un governo di spendaccioni; che non si è capito dove è andata a finire parte della spesa pubblica (tranne quella, pare, data a Scajola da parte di un appaltatore che prendeva soldi dalla Protezione Civile; quella per voli aerei, ecc) anche; che si debbano prendere misure, pure. Perciò spero in Monti. Ma nemmeno lui potrà convincere il Parlamento a ridurre i vitalizi, credo.