pagheca ha scritto:Sul fatto che il livello di civilta' sia analogo alla media europea, mi spiace pino ma proprio non sono d'accordo. Ripeto: comportamenti considerati normali a Bergamo, e non a Messina, sarebbero totalmente inaccettabili non dico a Oslo ma a Londra. Per esempio lampeggiare sull'autostrada e correre a 150 a mezzo metro di distanza dalla macchina precedente, o parcheggiare in seconda fila. Forse Pino non te ne rendi del tutto conto, ma ti assicuro che l'Italia e' veramente diversa non dico dal nord d'europa, ma dalla francia. Forse non ti rendi conto inoltre che il Sud d'Italia e' la zona dove la delinquenza organizzata e' piu' alta in Europa.
Dopodiche', se vogliamo avventurarci a discutere del perche', io "storicamente" non sono in grado di spiegarlo perche' l'italia e' cosi' (e forse neanche mi interessa), ma penso che se vivi in un certo ambiente avverti fortissima la "peer pressure" (non so come tradurlo, forse direi il condizionamento sociale), tant'e' vero che i miei stessi comportamenti si modificano quando sto a Roma o a casa mia in Uk. Non di molto, ma in maniera sensibile si.
...
Ma la ragione che sfugge a Franz, ho l'impressione, e' che non c'e' nulla di genetico in questo. E' semplicemente che siamo vissuti per secoli in un ambiente in cui diffidare del cambiamento e' la scelta di default corretta, vista l'inefficienza delle istituzioni, e la tradizionale contrapposizione frontale e viscerale tra le due anime della popolazione italiana.
Parto dall'ultima considerazione di pagheca. Ho già detto piu' volte che non c'è nulla di genetico e nulla di immutabile per colpa della sfiga o della maledizione di montezuma. Piu' chiaro di cosi' come devo dirlo? E non lo dico perché penso che invece qualcuno di voi lo abbia sostenuto ed io debba smentirlo. Lo dico (questo) per anticipare a mia volta il classico "io non l'ho detto".
Ma se
non è tara genetica, sfiga o malasorte, significa che se siamo uomini liberi, possiamo uscirne.
Da soli. E chi altri? Aspettiamo di essere invasi da un popolo che ci obblighi ad essere virtuosi? Spero di no.
Vengo quindi alle due altre considerazioni. Se parliamo di normalità (ed anormalità) e quindi norma (e quindi di regole e sanzioni) ci sono due aspetti, due facce della stessa medaglia da considerare.
La prima è quella del rispetto delle norme elementari. Come il semaforo rosso, il sorpasso a destra ed il codice della strada.
Qui si' che è palese che parte del popolo italiano ha grossi problemi, soprattutto al sud, e non ci sono scuse.
A Napoli ci sono stato ed ho visto, quindi inutile che mi raccontiate cose diverse. Giro spesso per l'Italia del nord e del centro e vedo cose (comportamenti criminali) che non vedo affatto in germania, in Francia, in Olanda.
Non ci sono giustificazioni ed alibi. La cronaca parla da sola.
Quando invece parliamo di altre regole civiche piu' complesse (pagare le imposte ed i contributi, non buttare i rifiuti, non pagare il pizzo, non corrompere e non farsi corrompere) capisco che l'ambiente, il suo condizionamento, abbiano la loro importanza. Ma bisogna non abusarne come scusa. Verissimo che qui molte regole sono sbagliate ed inducono a comportamenti disonesti. Anche in Svezia, con la pressione fiscale che c'è, il sommerso arriva al 20%. Molto piu' che in altri paesi eurooei; molto piu' della media europea. Il senso civico quindi qui
da solo non c'èntra. Verissimo soprattuto che da noi le regole sono tante (decine e decine di migliaia di leggi, incomprensibili e contorte) e la pressione fiscale e contributiva è troppo elevata per cui nelle regioni povere il peso è insopportabile e si scivola nel sommerso. Verissimo che lo stato è latitante e la criminalità organizzata occupa quei vuoti. Verissimo pero' che se da noi le imposte sono elevate ed il senso civico è scarso, ecco che avremo un sommerso ben piu' elevato della stessa Svezia.
Questo esito, quello che osserviamo in Italia,
è il risultato di scelte individuali, di milioni di scelte individali. Chi evade e chi no, chi passa col rosso e chi no, chi fa il furbo e chi no, chi corrompe e si fa corromepre e chi no.
Con l'ovvia considerazione che la media generale ci fa capire che evasori, furbi, mafiosi e corruttori sono molto piu' frequenti in Italia che nel resto d'europa e che per quanto riguarda l'talia c'è anche un netto gradiente nord - sud.
Ma ci tengo a sottolineare il fatto che sono comunque scelte individuali, che domani possono essere diverse se si riesce a capire cosa modificare per indurre un diverso comportamento.
Se sono scelte individuali, in qualche modo "politiche", non ci sono alibi, non ci sono scuse.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)