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Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda flaviomob il 28/11/2014, 12:52

C'è il nome inglese, il riferimento al talent show.

Ma poi sul sito la supercazzola lunghissima è tutta in italiano :lol:

https://medium.com/human-factor/sel-olt ... c66019ff8a

Vendola risponda invece qui, altrimenti è da considerare rifiuto tossico ;)

http://www.inchiostroverde.it/ilva-lega ... ti-civili/


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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda ranvit il 28/11/2014, 13:16

Ma il problema non è Vendola....che poverino fa il suo mestiere di parolaio...

Il problema è la frangia di Pd che, anche se sono quattro gatti, fa la guerra a Renzi con il rischio non solo di frenare le indispensabili riforme, ma di tornare alla stagione delle sconfitte elettorali a ripetizione con conseguente consegna del Paese al nuovo centrodestra che si sta delineando.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda mariok il 29/11/2014, 10:08

Ma possibile che la sinistra, dovunque, non sa far altro che proporre di spendere, spendere, spendere... naturalmente a debito?

Il piano di Podemos per la Spagna: 35 ore e rinegoziazione del debito
Il movimento anti-cata di Pablo Iglesias ha presentato il proprio programma economico per il rilancio della penisola iberica: ci sono anche il salario minimo per i disoccupati e la pensione a 65 anni anziché i 67 proposti da Rajoy

di ALESSANDRO OPPES

MADRID - Riduzione della settimana lavorativa a 35 ore, aumento del salario minimo, delle pensioni e della spesa pubblica per educazione e sanità, ristrutturazione del debito, incremento del peso della banca pubblica perché riprenda a fluire il credito alle imprese e alle famiglie. Al centro dell'attenzione mediatica per i sondaggi che lo accreditano come possibile, nuovo primo partito di Spagna, il movimento anti-casta Podemos guidato da Pablo Iglesias ha delineato una prima bozza di programma economico con l'aiuto di due cattedratici di prestigio, Vicenç Navarro e Juan Torres.

Un documento di 60 pagine che dovrebbe costituire la base su cui impostare il programma elettorale per le legislative del prossimo anno e con il quale Podemos cerca anche di placare le critiche scatenate nelle ultime settimane da alcune proposte giudicate velleitarie e irrealizzabili da parecchi esperti. Una delle più clamorose era quella di istituire un "reddito di base universale" che, secondo i calcoli più attendibili, avrebbe comportato un esborso annuale di 145 miliardi di euro per le casse dello Stato. Nella bozza dgli economisti viene pesantemente ridimensionato, diventando - nelle parole di Navarro - un aiuto per "quelle persone che per ragioni estranee alla loro volontà non percepiscono alcun reddito e devono avere diritto a mezzi di sostentamento". Nel documento si fa anche marcia indietro sulla proposta di anticipare l'età della pensione a 60 anni: resterebbe fissata 65, in contrasto comunque con la scelta del governo Rajoy di portarla a 67 anni.

Sul fronte del debito (che dal 2007 a oggi è cresciuto a un ritmo vertiginoso, passando dal 37 per cento all'attuale 100 per cento) la proposta è quella di una ristrutturazione negoziata con l'Europa. "Negoziare e dialogare, cercare alleati nelle istituzioni europee per evitare che il debito si trasformi in un cappio mortale - dice Torres - La ristrutturazione non dev'essere frutto di una decisione unilaterale ma del consenso". Per affrontare la "situazione d'emergenza" in cui è sprofondata la Spagna dall'inizio della crisi, Podemos propone un'inversione di tendenza netta rispetto alle politiche di austerità adottate negli ultimi anni che, oltre a limitare diritti fondamentali nel campo dell'educazione e la sanità, hanno provocato un calo della domanda interna allontanando le prospettive di ripresa. "Investire nel welfare è uno dei passi fondamentali per la soluzione della crisi - sostiene Navarro - E' molto più importante per il paese costruire scuole per l'infanzia che non realizzare nuove linee per l'alta velocità".
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda ranvit il 29/11/2014, 10:53

E' che loro sognano un mondo tipo venezuela dove manca persino la carta igienica o meglio l'Urss dove mancava tutto a tutti tranne che ai "funzionari del Partito" :lol: :twisted:
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda pianogrande il 29/11/2014, 11:19

"Il piano di Podemos per la Spagna: 35 ore e rinegoziazione del debito"

Ci può essere un termine più parolaio e ipocrita di "rinegoziazione"?

Tu mi hai prestato soldi (soldi tuoi con i quali potevi andare al cinema o a mangiare al ristorante o farti una casa).

Io adesso ti dico che ne dobbiamo riparlare.
Ti dico che la tua unica speranza è che quel pezzo di carta dove c'è scritto che i soldi te li avrei restituiti e con gli interessi sia abbastanza morbido e assorbente perché quella è la sua massima destinazione.

E questi sono il nuovo!

Ma cosa credono di vivere nel paese dei balocchi?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda gi.bo. il 30/11/2014, 21:51

Human Factor, Vendola lancia la controLeopolda in concomitanza con la (probabile) elezione del Capo dello Stato. Obiettivo: minoranza dem
Gabriella Cerami, L'Huffington Post

Quando la spaccatura nel Pd diventerà sempre più profonda, Sinistra ecologia e libertà vuole un protagonismo totale. Sullo sfondo la partita del Quirinale e anche la voglia di un “Ulivo bis”, o qualcosa di simile. La data per federare la sinistra alternativa a Matteo Renzi, se così sarà, è stata fissata.

Non è un caso, infatti, se a fine gennaio a Milano, dal 23 al 25, ci sarà la convention organizzata da Sel dal titolo “Human factor”, che ha come obiettivo proprio quello di far confluire in un’unica forza politica le varie anime in polemica con il Partito democratico. E per “anime in polemica” si intende anche e soprattutto la minoranza dem.

Con molta probabilità, esattamente in quelle stesse giornate, il Parlamento - stando agli ultimi rumors - sarà chiamato a scegliere il nuovo Capo dello Stato. Ed è in questa occasione che l’incubo dei 101 potrebbe tornare. Nichi Vendola scommette sulla frantumazione del Pd e non vuole trovarsi impreparato. I lavori, per creare un contenitore che metta insieme tutti gli scontenti, sono in corso. “Vogliamo federare la sinistra delle piazze che si batte contro il Jobs Act e la precarietà con la sinistra politica e sindacale”, dice chiaramente il leader di Sel.

Obiettivo? “Battere Renzi alle prossime elezioni”. Prima delle prossime elezioni c’è però un'altra tappa ed è la scelta del nuovo Capo dello Stato che, come si diceva, potrebbe avvenire nelle date dell’Human Factor. A questo punto, gli oppositori di Renzi potrebbero ritrovarsi tutti a Milano.

Gli ospiti della tre giorni dovrebbero essere tanti e Vendola sta per mandare gli inviti, rivolti non solo ai movimenti, alle associazioni e ai sindacati (in primis Maurizio Landini) “che combattano – come dice il leader di Sel - Matteo Renzi e la sua deriva a destra”, ma anche e soprattutto ai dissidenti del Pd. Ad esempio, a coloro che, insieme ai deputati del suo partito, hanno abbandonato l’Aula della Camera nel momento della votazione sul Jobs Act.

Prove di intesa? Forse. Ma si capirà meglio in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica, quando la spaccatura dem potrebbe essere plateale. Intanto ci sono le prime avvisaglie. La stessa Rosi Bindi ha chiesto al suo partito di “tornare a essere il partito dell'Ulivo, che unisce e accompagna il Paese”. Al contrario “se il Pd resterà quello degli ultimi mesi è chiaro che ci sarà bisogno di una forza politica nuova".

Arturo Scotto di Sel fiuta l’aria e le dà ragione: "Lo spirito dell'Ulivo era inclusivo e non respingente, univa le culture politiche della sinistra, del cattolicesimo democratico e dell'ambientalismo con un collante che si chiamava solidarietà. Quei fili il Pd di Renzi li ha spezzati scegliendo di separarsi da quei valori e quegli obiettivi". Quindi, lancia l’invito alla minoranza dem. Invito che si concretizza oggi con la presentazione della convention Human Factor: “Tante donne e tanti uomini della sinistra, quelli che hanno creduto nel Pd e quelli che non hanno mai condiviso quel percorso, dovrebbero incontrarsi e riflettere per riprendere il filo di un'azione comune”.

Nasce così la Leopolda di Sel: “Una tre giorni di lavoro intenso – dicono gli organizzatori - che non sarà una sfilata di interventi, ma ci saranno veri laboratori orientati a produrre report programmatici, progetti e riflessioni per lasciare il segno nella politica italiana. Sarà un cantiere che ospiterà anche esponenti della sinistra internazionale”. Di certo, gli occhi saranno puntati a Roma, in verità al Colle, nel momento di massima tensione della legislatura. Si cercherà di creare un nuovo asse all’insegna, forse, dell’amarcord di Romano Prodi.

“Preistoria?”, chiede Vendola. ”È paradossale assistere a una discussione politica come quella degli ultimi giorni nella quale ci si riferisce a Prodi come ad un protagonista della preistoria e a Tony Blair come a un profeta del futuro”. [b]In sostanza - dice il leader di Sel – Blair, ospite ieri sera di Renzi, è da archiviare, Prodi no.[/b]

http://www.huffingtonpost.it/2014/11/27 ... 31030.html
Ultima modifica di gi.bo. il 30/11/2014, 22:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda gi.bo. il 30/11/2014, 22:02

Alcune osservazioni di Guido Viale

Guido Viale: “Human Factor: un passo avanti?” (sull’ Huffington post) -
........ Un cammino che richiede di liberarsi, strada facendo, di molte delle bardature identitarie e di molta di quella zavorra costituita dai piccoli benefici che si possono ricavare da una subalternità politica al PD che hanno finora fatto sprecare le tante occasioni di una vera unità di intenti nel campo dell’antagonismo sociale e democratico. Ed è questo il terreno su cui va promosso con impegno il confronto con Human Factor. -

http://www.albasoggettopoliticonuovo.it ... gton-post/
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda Iafran il 01/12/2014, 11:27

gi.bo. ha scritto:Un cammino che richiede di liberarsi, strada facendo, di molte delle bardature identitarie e di molta di quella zavorra costituita dai piccoli benefici che si possono ricavare da una subalternità politica al PD

Allora, dobbiamo convenire che con Renzi il PD ha raggiunto il suo apice e detterebbe legge.
Non è un bel traguardo!
Mi chiedo, comunque, se ha raggiunto il suo apice un partito democratico o coloro che ne hanno preso possesso?
E, poi, a quale parte del PD Renzi chiede di adempiere con "onore e disciplina", a quella che conta o a quella dei dissidenti?

Non mi sento proprio di sperare che con i "renzini" in auge possa esserci per gli italiani un futuro diverso della realtà che hanno vissuto finora. Al tempo di Prodi ... mi sentivo ottimista (ma, poi, sono stato deluso dall'acida brigata al suo seguito).
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda gi.bo. il 01/12/2014, 15:14

Iafran ha scritto:
gi.bo. ha scritto:Un cammino che richiede di liberarsi, strada facendo, di molte delle bardature identitarie e di molta di quella zavorra costituita dai piccoli benefici che si possono ricavare da una subalternità politica al PD

Allora, dobbiamo convenire che con Renzi il PD ha raggiunto il suo apice e detterebbe legge.
Non è un bel traguardo!
Mi chiedo, comunque, se ha raggiunto il suo apice un partito democratico o coloro che ne hanno preso possesso?
E, poi, a quale parte del PD Renzi chiede di adempiere con "onore e disciplina", a quella che conta o a quella dei dissidenti?

Non mi sento proprio di sperare che con i "renzini" in auge possa esserci per gli italiani un futuro diverso della realtà che hanno vissuto finora. Al tempo di Prodi ... mi sentivo ottimista (ma, poi, sono stato deluso dall'acida brigata al suo seguito).

Ho solo postato le osservazioni di Viale per allargare la discussione. Pone alcune domande sulle quali ci obbliga a discutere mentre su altre avrò qualche obiezioni da fare.
Come quando scrive:
Anche l’opposizione al governo, un’opposizione che miri a farsi a sua volta governo, risente di quello stesso vuoto: della mancanza, cioè, di corpi intermedi tra il progetto di un cambiamento radicale dell’assetto politico, economico e sociale e le forme assunte dalle mobilitazioni in corso. Quell’opposizione è troppo gracile sia per pesare oggi sulle scelte del governo, sia, a maggior ragione, per puntare domani a un cambiamento radicale delle politiche in atto. Ma come colmare quel vuoto? Si ha l’impressione che Sel guardi soprattutto ai processi irreversibili di frantumazione e di dissoluzione del PD e del movimento cinque stelle, per raccogliere – intorno a sé? – le frange che possono staccarsi da quei due organismi, riservando al processo di aggregazione promosso da L’Altra Europa – anche e soprattutto per lo stallo in cui è incorso, o è stato fatto incorrere – un ruolo di mero comprimario

Se da una parte si guarda giustamente a quella opposizione all'interno del PD e a quella parte del M5S come una possibile futura aggregazione aspettando che le contraddizioni scoppino al loro interno dall'altra parte, e qui il lavoro diventa più importante, cominciare a trovare nuove aggregazioni con tutti quei movimenti che oltre alla protesta hanno individuato un loro percorso politico sul quale si può dialogare e trovare punti in comune.

Questa forza che ora non si riconosce in nessuno e' una forza maggioritaria che tutti snobbano per il solo fatto che con queste leggi si può fare a meno di loro . Basta poter conquistare la maggioranza +1 della massa votante.

Se riusciremo a dar risposte a tutta questa massa ora dispersa in vari gruppuscoli e che per ora nessuno e' riuscito ad aggregare avremo risolto parte del problema è la democrazia c'è ne renderà merito anche se non sarà compito facile.

Chi trova vie più facili solo per il fatto di rendere più facile la governabilità non può dire di aver fatto un favore alla Demos e al Polis quando più della metà degli aventi diritto non vuol esprimere il suo voto perché in questi non riesce a trovar interlocutori che diano risposte alle loro domande/richieste.

Mi rendo conto che questa via incontrerà molti ostacoli sopratutto da parte di chi vuol far rimanere le cose come stanno ma purtroppo i ns. obiettivi dovrebbero essere quelli di far trionfare in tutti i modi i veri principi della Democrazia sapendo nello stesso momento che di perse questa è' imperfetta ma cmq un passo obbligato per poi andare oltre o magari renderla sempre meno imperfetta.
Il mio è' un sogno? Potrebbe anche esserlo, ma a me piace sognare in grande e cercare sempre l'impossibile perché solo costoro riescono a raggiungere qualche obiettivo(Bakunin).
Gli altri, gira e rigira, sono sempre allo stesso punto come spesso succede a chi gioca all'oca, e purtroppo non si accorgono che si trovano davanti sempre gli stessi problemi.

Comunque è importante che si sia dato avvio ad una discussione, discussione che dovrà allargarsi verso tutte le realtà partecipative che attualmente sono molto diversificate. È molto importante che ci siano pure queste differenze perché sono l'essenza della pluralità e della vera politica.

Poi si dovrà arrivare sicuramente ad una sintesi che dovrà tenere conto di tutto questo per far si che anche le più piccole richieste possano avere una loro risposta politica che può essere condivisa o no poiché non tutte le proteste possono rientrare nei tuoi obiettivi politici.

Hola
Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo(Giordano Bruno)
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Re: Un nuovo partito di sinistra: c’è spazio?

Messaggioda ranvit il 01/12/2014, 17:37

Il classico psicodramma dei sinistri con contorcimenti tutti interni....il mondo va da un'altra parte :D .....in conclusione sempre 3%; se si aggiungono i sinistri del Pd....7% :lol:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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