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EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda ranvit il 09/02/2013, 16:12

Certo che ce ne rendiamo conto.
Ma se davvero l'Italia volesse uscire non ci sarebbero regole che tengano: a partire dal bloccare con il veto qualsiasi iniziativa comune... Ma non sarebbe necessario: in parecchi si accoderebbero all'iniziativa. Le stupide e velleitarie regole dell'Euro stanno massacrando non solo L'Italia.
Allora o si fa una vera unione con una Bce che difende la moneta unica o ognuno per se... in attesa di tempi migliori!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda lodes il 09/02/2013, 16:30

Usciamo dall'Euro perchè abbiamo una classe dirigente non all'altezza, ma quando saremo fuori dall'euro questa classe dirigente sarà migliore e quindi capace di guidare il paese nel mare tempestoso di una economia globalizzata?
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda ranvit il 09/02/2013, 16:53

Ovviamente non decidiamo noi :D

Come ho già detto qualche post fa, ritengo che i ns mediocri politici sarebbero piu' capaci di governare avendo le mani non legate dalle assurde regole dell'Euro. E' una condizione "naturale" per gli italiani...quando proprio non si sapesse cosa fare, si potrebbe sempre svalutare....
Al contrario, certamente ci vuole Mandrake per uscire vivi dalla demenzialità burocratica del castello masochista dell'euro!
La "congrega" dell'euro non ci protegge per niente: ci sta dissanguando! :twisted:

Globalizzazione? Certo, ma qual'è il problema?
Contiamo poco o niente da soli? Certo, ma per qualche decennio ancora contiamo qualcosa: siamo o non siamo tra le dieci potenze economiche del mondo?
Il Giappone non è forse piu' indebitato e fermo di noi? Ma almeno puo' muoversi! Noi abbiamo mani e piedi legati!
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda flaviomob il 09/02/2013, 19:47

Lodes, a parte che non avevamo una classe dirigente all'altezza nemmeno prima dell'euro e la globalizzazione è iniziata con gli accordi di Bretton Woods (ma per alcuni nasce addirittura nell'ottocento). Con un po' di svalutazioni siamo sopravvissuti e in certi settori eravamo molto più competitivi prima. In ogni caso la classe dirigente è specchio del paese o è formata da marziani? Perché mai gli Italiani dovrebbero esprimere all'improvviso degli Adenauer o degli Schuman? Ci rendiamo conto che un comico guida la terza forza del paese e un consoldato puttaniere la seconda?

PS per Pianogrande: entrambi i miei nonni sono andati in pensione con la lira ed hanno fatto una vita più che dignitosa. Un medico e un'insegnante, addirittura mia nonna con la liquidazione+mutuo comprò una seconda casa in Liguria da cui trasse sempre un piccolo affitto. Vantandosi sempre che "ai suoi tempi" gli insegnanti lavoravano 24 ore alla settimana e non 18 come oggi ;)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda lodes il 10/02/2013, 0:32

In ogni caso la classe dirigente è specchio del paese o è formata da marziani? Perché mai gli Italiani dovrebbero esprimere all'improvviso degli Adenauer o degli Schuman? Ci rendiamo conto che un comico guida la terza forza del paese e un consoldato puttaniere la seconda?

E' proprio come dice flavio. Ma questo rafforza la mia domanda e cioè questa classe dirigente di incapaci cosa saprà fare in una situazione che ci vede fuori dall'Euro? In altre parole saprà fare in modo che a pagare il prezzo della fuoriuscita non siano sempre i soliti? Saprà riformare/ricostruire il paese in modo da continuare ad essere uno dei paesi più sviluppati al mando?

Poi c'è da dire che chi pensa ad una età dell'oro italiana a cui, grazie a svalutazioni competitive, possiamo tornare non riesce a mettere a fuoco il fatto che è stata proprio quella mitica età dell'oro che ci ha condotto al tracollo della prima Repubblica.

Insomma se dobbiamo avere un futuro difficile e faticoso io voglio stare ancorato all'Europa e all'Euro che per quanto criticabili saranno sempre meglio da questi governanti incapaci, buffoni, comici che siano.

p.s. si può anche dire che la globalizzazione è iniziata con i Fenici o con gli indiani che attraversavano l'oceano indiano per commerciare con l'Africa o, ancora, con Magellano che doppia capo Horn, ma la sostanza non cambia. E la sostanza è come navigare nel mare della competizione e di una economia globale e di una economia. Dietro alla tentazione dell'uscita dall'euro c'è il pensiero di ridurre la soluzioni dei problema alle svalutazioni competitive. Io non sono un economista ma credo che in questa idea ci sia solo la conferma di un paese conservatore che guarda indietro per evitare di affrontare e risolvere i problemi. Non è un gran lascito alle nuove generazioni.
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda flaviomob il 10/02/2013, 2:42

Rimane il fatto che gli USA e il Giappone stanno svalutando per rimanere a galla e che da noi ci sarà presto un parlamento in cui le forze anti-euro saranno consistenti (Grillo e Berlusconi a fasi alterne hanno ventilato l'ipotesi dell'uscita). Io penso che in Europa ci siano differenze molto profonde e radicate, dal piano della moralità politica a quello della mancanza di pragmatismo in alcune classi dirigenti. Forse sarebbe più realistico pensare a due unioni monetarie separate per aree più omogenee. Certo, una classe politica di alto livello potrebbe martellare il sistema fino a renderlo funzionale, ma gli statisti non li vendono sulle bancarelle al mercato e ci sono forti resistenze della Germania (e altri paesi "forti") da superare, oltre che ovviamente una questione morale grande come... un continente!


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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda ranvit il 10/02/2013, 8:51

Dietro alla tentazione dell'uscita dall'euro c'è il pensiero di ridurre la soluzioni dei problema alle svalutazioni competitive. Io non sono un economista ma credo che in questa idea ci sia solo la conferma di un paese conservatore che guarda indietro per evitare di affrontare e risolvere i problemi. Non è un gran lascito alle nuove generazioni.




Per quanto mi riguarda il ragionamento razionale è che l'Europa ci sta dissanguando....è un dato di fatto! Nonostante tutti i sacrifici fatti e che faremo, il debito pubblico continua ad aumentare con i relativi interessi!
E anche se riuscissimo a rispettare il fiscal compact (pareggio di bilancio) ci pensa il dover continuare ad aiutare i Paesi in difficolta' a far lievitare il debito pubblico. E tutto cio' in un contesto di decrescita....ma siamo matti???
Cosa vogliamo lasciare alle nuove generazioni? Il fallimento???

Del resto l'Europa, anche volendo (ma in realtà ci sta massacrando sia per germanica ottusità ed avversione sia perchè ci guadagna) non ci puo' aiutare a gestire meglio....a governare sono comunque i ns politici eletti da noi....ci vuole tempo per diventare migliori.

E poi.... che è questa storia di desiderare una sorta di "affidamento" nella benevolenza di qualcuno/qualcosa/Partito.... ;) :twisted:
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda franz il 10/02/2013, 10:13

flaviomob ha scritto:Rimane il fatto che gli USA e il Giappone stanno svalutando per rimanere a galla ...

Gli usa hanno notoriamente e da lungo tempo importazioni che superano nettamente le esportazioni. Lo squilibrio della bilancia commerciale ed il gigantesco debito commerciale accumulato implicano che sono piu' i dollari che costantemente escono per pagare le importazioni che la valuta che entra a compenso delle esportazioni. Questo notoriamente comporta un indebolimento nel lungo periodo (mi pare pero' che nel breve avvenga l'opposto, ma eventualmente trilogy mi corregge) della valuta americana. I dollari devono stamparli per pagare tutte queste importazioni e quindi la svalutazione è la conseguenza di un fatto di mercato. Anche se non volessero. Vediamo i dati USA:
Exports: $1.612 trillion (2012 est.)
Imports: $2.357 trillion (2012 est.)
Caso simile anche per il giappone. Anche lui recentemente ha la bilancia commerciale in passivo, anche se non come gli USA. Per via del costo dell'importazione di energia legato alla crisi nucleare.
Exports: $792.9 billion (2012 est.)
Imports: $856.9 billion (2012 est.)
Anche l'area Euro recentemente mostra un passivo commerciale (prima c'era un attivo e quindi di parlare di indebolimento dell'euro non se ne parlava, anzi era implicito un rafforzamento) ma credo che cio' che frena la svalutazione, stampando euro, è che quest'area non solo è fortemente indebitata ma lo è verso "non residenti". L'europa infatti è in vetta alla classifica del debito esterno (francia e germania dominano nell'erea euro con circa 11mila miliardi di dollari di debito esterno, per non parlare del regno unito, con quasi 10mila miliardi) e fatta la tara ai debiti esterni nazionali che sono in realtà interni all'europa, il totale arriva a 16mila miliardi, piu' degli USA. Il che significa che svalutare comporterebbe necessariamente la perdita di valore del debito e l'aumento dei tassi di interesse. Questo implica prudenza nel svalutare. La BCE infatti ha come principale obiettivo mantenere la stabilità dei prezzi, ossia salvaguardare il valore dell'euro. Il tutto è reso complicato dal fatto che il maggio partner commerciale per tutti giappone, usa ed uropa sta diventando la Cina. Se esamiamo i dati cinesi vediamo che sono l'inverso di quelli delle tre grandi aree:
Exports:$2.021 trillion (2012 est.)
Imports: $1.78 trillion (2012 est.)
Esportano piu' di quanto importano. Questo fatto comportebbe un progressivo rafforzamento della valuta cinese, cosi' come il deficit invece a lungo andare provoca l'indebolimento. Questo rafforzamento comporterebbe esportazioni piu' care e importazioni piu' a buon mercato, compensando lo squilibrio. ma la Cina ha un controllo ferreo sulla valuta e non la lascia fluttuare sulla base del mercato. Questo naturalmente mette in difficoltà chi vorrebbe esportare maggiormente in Cina ed implica una maggior necessità di svalutare le monete delle nazioni che volessero compensare il loro deficit con maggiori esportazioni in cina.
Cosa porta a tutto questo? Ritengo che se nazioni come gli usa e il giappone, che hanno nella Cina il maggior partner commerciale, stanno svalutando, è per questi motivi. Non per motivi di bassa lega legati al debito interno o al fatto che hanno delle aree deboli al loro interno. L'europa invece ancora un forte scambio interno. I partner commerciali principali siamo noi stessi (solo la germania ha diversificato ed ora ha una forte quote di export fuori dall'europa). Ipotizzare una svalutazione dell'euro per venire incontro alle cicale interne è fuori da ogni logica. Farebbe forse l'interesse della germania (esporterebbe di piu' ) ma non certo il nostro. Come è stato fatto notare, paesi come usa, giappone, germania e francia hanno una relativa indipendenza energetica (centrali nucleari, solare, eolico) mentre noi dipendendiamo ancora troppo dalle importazioni. Una perdita di valore dell'euro per noi sarebbe immediatamente pagata alla pompa e con il riscaldamento. Questo si riverserebbe sui costi di prodzione annullando quasi tutti i benefici sull'export.

Il vero problema è smetterla di essere deboli e tornare ad essere un paese forte, che cresce.
Se qualcuno crede di riuscire a farlo facendo come ogni volta ricorso al "meno peggio all'interno di un voto utile" è liberissimo di suicidarsi.
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda ranvit il 10/02/2013, 11:55

Il vero problema è smetterla di essere deboli e tornare ad essere un paese forte, che cresce.

Potremmo essere tutti d'accordo, ma senza una politica europea indirizzata alla crescita, fra un po' saremo tutti deboli (anche la Germania), con qualche morto (anche l'Italia) :mrgreen:

E tutto cio' per seguire il disegno demenziale di avere una moneta unica senza una Banca centrale! Stiamo facendo harakiri!!!
Ma cosa fece la Germania per unificare l'Est? Li dissanguo' o investi' furiosamente?
E perchè mai per unire l'Europa si dovrebbe fare il contrario?

Fin'ora a qualcuno (vedi Germania) in Europa è andata bene, ma da qui in avanti, nonostante il sangue che stanno succhiando a noi italiani, saranno cazzi amari per tutti!
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Re: EURO: Analisi dettagliata del perche’ dobbiamo Uscire!

Messaggioda trilogy il 10/02/2013, 12:18

franz ha scritto:.... Farebbe forse l'interesse della germania (esporterebbe di piu' ) ma non certo il nostro. Come è stato fatto notare, paesi come usa, giappone, germania e francia hanno una relativa indipendenza energetica (centrali nucleari, solare, eolico) mentre noi dipendendiamo ancora troppo dalle importazioni. Una perdita di valore dell'euro per noi sarebbe immediatamente pagata alla pompa e con il riscaldamento. Questo si riverserebbe sui costi di prodzione annullando quasi tutti i benefici sull'export.

Il vero problema è smetterla di essere deboli e tornare ad essere un paese forte, che cresce.
Se qualcuno crede di riuscire a farlo facendo come ogni volta ricorso al "meno peggio all'interno di un voto utile" è liberissimo di suicidarsi.


Lo scenario è nell'insieme più complesso:
Prendi il giappone: [..]In vista della politica monetaria ultra-aggressiva di Shinzo Abe, che a dicembre è diventato il nuovo premier, negli ultimi sei mesi lo yen ha perso il 19% mettendo a segno la performance peggiore tra le 10 maggiori valute. fonte: http://forex.borse.it/top.asp?id=389480

Questo molto semplicemente significa che per un turista giapponese i prezzi degli alberghi in europa in sei mesi sono diventanti più cari del 20% e per noi sono una componente importante del turismo.

Inoltre, anche sul mercato interno europeo le merci giapponesi, americane, cinesi sono più competitive e questo ha effetti vedi l'interscambio con gli USA:
[..]Guardando ai partner commerciali, scende del 15,5% il deficit nei confronti della Cina, a 24,45 miliardi di dollari, mentre il deficit verso l'Eurozona è scalato del 30%, così come quello con il Canada.[..]

fonte: http://www.firstonline.info/a/2013/02/0 ... 29633d2ddf

Queste variazioni non solo solo numeriche ma producono effetti reali in termini di riduzione dei posti di lavoro, riduzione delle entrate fiscali che si traduce in aumento del deficit pubblico. Inoltre gli effetti del cambio si vedono pienamente con alcuni mesi di ritardo. Se questa situazione perdura, il secondo trimestre 2013 in Europa potrebbe essere più duro di quello che si pensa.
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