pianogrande ha scritto:Il minimo risultato che dovrebbe emergere da questa discussione, per me, sarebbe che governare l'economia significa, semplicemente, costringerla a rispettare delle regole nella sua interazione con la società.
Che questo sia necessario e non sia roba da comunisti per definizione mi sembra che trovi un po' tutti daccordo.
Può sembrare poco ma sarebbe già un bel risultato.
Il problema delle regole è fondamentale ma si sbaglia soggetto, forse per eccesso di generalizzazione.
Qualcuno potrebbe dire che la politica ruba. Che bisogna costringere la politica a non rubare.
Si potrebbe dire che qualcosa deve essere sopra la politica, che la politica deve essere governata da qualcosa che sta sopra. Sono convinto che in Vaticano una idea ce l'hanno.
In realtà non è la politica è che ruba. A rubare sono uomini o gruppi di uomini.
Le regole sono per gli uomini o per i gruppi di uomini (persone fisiche e persone giuridiche).
Idem per l'economia. Non è che l'economia ruba e inquina.
Sono soggetti umani a farlo e per controllare e reprimere tutto cio' non serve che "la politica governi l'economia" ma che esista uno stato di diritto, fatto di regole, controllori, polizia, giudici. Questa è pubblica amministrazione, non poliitca.
Se la politica (dove ci sono anche uomini che rubano) controlla l'economia (dove chi sono anche uomini che rubano) non abbiamo sono aiutato una possibile associazione a delinquere.
Quando si parla di politica che governa l'economia si intende, di solito, un vero e proprio dirigismo.
La politca decide ed il mercato si adegua. Come fu per l'equo canone. Con i risultati che sappiamo.
La politica (intesa come insieme di esecutivo e parlamento) invece puo' regolare (e puo' farlo bene come puo' farlo male) e puo' predisporre quelle norme e quelle strutture che agevolano l'economia. Se non sa farlo bene finisce per predisporre norme e strutture che ostacolano o e rallentano l'economia.
Io ritengo che lo sviluppo sia una condizione umana automatica, nel senso che tutti i popoli tendono a svilupparsi e crescere, su tutti i profili (popolazione, reddito, cultura, conscenze, risparmi): Lo stato puo' fare molto per favorire questo processo, limitandone alcune distorsioni, come anche puo' fare (anche involontariamente) molto per rallentarlo.
Probabilmente la probabilità di interventi errati è superiore alla probabilità di interventi positivi.
Questo è tipico dei sistemi complessi. Non puoi intervenire a caso su un sistema complesso (ed una centrale nuclaare è infinitamente meno complessa di un sistema economico come quello italiano) e tanto meno puo' intervenire con la presunzione che viene dal possesso di una visione ideologica, idealistica o da una visione democratica.
In una sistema complesso, costiuito da milioni di compoenti interagenti, si interviene solo con una visione tecnico scientifica.
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)