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“Perchè l’Europa si schiera a destra”

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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda trilogy il 06/10/2010, 10:34

franz ha scritto:
gabriele ha scritto:

A mio avviso l'affermazione
Il quadro è certo complesso e molto si potrà dire delle deficienze dell’età compresa tra i ’50 e i ’70. Resta il dato di fatto che nessun altro periodo nella storia dell’umanità abbia conosciuto un progresso così forte per un numero così ampio di persone.

è falsa (come tante altre in quell'articolo). Il progresso che si è visto a partire dalla caduta del muro, dalla fine cioè delle econimie pianificate (che poi ha coinciso anche con la crisi delle socieldemocrazie scandinave) è nettamente superiore sua per entità della crescita sia per il numero di persone coinvolte. Se dopo la seconda guerra mondiale potevamo parlare di crescita per mezzo miliardo di persone (tra USA e Europa), e miseria per il resto, oggi abbiamo crescita modesta per un miliardo e sostenuta per piu' di due.

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Non ho ben capito chi dice cosa, comunque l'affermazione sul forte progresso del periodo in esame è corretta, si ritrova nelle statistiche. Poi si può discutere di come questo progresso si è distribuito e del perchè c'è stato. Il rapporto causa/effetto a volte può sembrare scontato ma non sempre regge ad un'analisi più approfondita. Comunque, a mio parere uno degli effetti del neo-liberismo così come si è andato diffondendo nell'economia planetaria è semplicemente quello di aumentare la deviazione standard dei valori di crescita e contrazione attorno ad ad una media di lungo periodo. In sostanza le politiche neo-liberiste aumentano semplicemente la probabilità di fenomeni estremi: forti periodi di crescita, seguiti da violente ricadute. Questo è piuttosto evidente nell'andamento dei prezzi complessivi, espressi dai mercati finanziari.
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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda franz il 06/10/2010, 10:46

trilogy ha scritto:Non ho ben capito chi dice cosa, comunque l'affermazione sul forte progresso del periodo in esame è corretta, si ritrova nelle statistiche. Poi si può discutere di come questo progresso si è distribuito e del perchè c'è stato. Il rapporto causa/effetto a volte può sembrare scontato ma non sempre regge ad un'analisi più approfondita. Comunque, a mio parere uno degli effetti del neo-liberismo così come si è andato diffondendo nell'economia planetaria è semplicemente quello di aumentare la deviazione standard dei valori di crescita e contrazione attorno ad ad una media di lungo periodo. In sostanza aumentano i fenomeni estremi: forti periodi di crescita, seguiti da violente ricadute. Questo è piuttosto evidente nell'andamento dei prezzi complessivi, espressi dai mercati finanziari.

Osservando l'incremento medio del pil mondiale (una volta avevo incriciato una statistica a proposito) si vede che la crescita è costante (ed è superiore a quella italiana).
Si, in effetti è vero che aumentano i fenomeni estremi ma la risultante è in forte salita (5%) soprattutto nei paesi emergenti. Una volta tanto quindi non piove sul bagnato ma su chi ha bisogno di pioggia: Cina, Russia, Brasile, Messico, India, Indonesia. Li la crescita è costante, senza tanti alti e bassi. Quelli ci sono da noi, per la necessità continua di riallocare risorse. Ma anche da noi sono maggiori i periodi di crescita anche se contenuta e sono rari i periodi negativi.

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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda flaviomob il 06/10/2010, 11:08

E' ovvio che paesi meno sviluppati, in una fase di crescita tumultuosa possano avere dei tassi di crescita maggiori di quelli sviluppati. Hanno molta più strada da fare e cercano di correre più veloci. Alcuni ogni tanto sbandano e finiscono fuori strada, altri come la Cina mantengono standard elevati ma hanno un controllo politico fortissimo da parte dello stato centrale. In Giappone si parla di 'ristagno' da tempo ma gli standard di qualità della vita sono elevatissimi: un paese che ha raggiunto i suoi obiettivi e si sforza di mantenerli. L'Italia invece va a marcia indietro, del resto alla regressione culturale si accompagna sempre la decadenza politico-economica...


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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda trilogy il 06/10/2010, 11:30

franz ha scritto:Osservando l'incremento medio del pil mondiale (una volta avevo incriciato una statistica a proposito) si vede che la crescita è costante (ed è superiore a quella italiana).
Si, in effetti è vero che aumentano i fenomeni estremi ma la risultante è in forte salita (5%) soprattutto nei paesi emergenti. Una volta tanto quindi non piove sul bagnato ma su chi ha bisogno di pioggia: Cina, Russia, Brasile, Messico, India, Indonesia. Li la crescita è costante, senza tanti alti e bassi. Quelli ci sono da noi, per la necessità continua di riallocare risorse. Ma anche da noi sono maggiori i periodi di crescita anche se contenuta e sono rari i periodi negativi.

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Sono paesi, per certi versi differenti, e in uno stadio di sviluppo simile a quello dell'Europa nel dopoguerra. La necessità di investimenti in infrastrutture, l'adeguamento del livello dei consumi interni, i vantaggi di prezzo nel commercio mondiale sostengono la crescita di fondo. A parte il Messico, l'intervento dello Stato in economia è molto pesante e anche poco trasparente. Poi hanno conosciuto violente crisi finanziarie (Messico 1994, Russia 1998, Indonesia 1998, Brasile 1999) . E' vero che sembrano rare ma un anno di crisi si può mangiare anche 5 anni di crescita, proprio perchè sono eventi estremi. Comunque anche loro, completato il ciclo di inseguimento al mondo più avanzato saranno costretti ad adeguarsi a medie di crescita inferiori a quelle attuali.
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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda franz il 06/10/2010, 13:13

trilogy ha scritto:Sono paesi, per certi versi differenti, e in uno stadio di sviluppo simile a quello dell'Europa nel dopoguerra. La necessità di investimenti in infrastrutture, l'adeguamento del livello dei consumi interni, i vantaggi di prezzo nel commercio mondiale sostengono la crescita di fondo. A parte il Messico, l'intervento dello Stato in economia è molto pesante e anche poco trasparente. Poi hanno conosciuto violente crisi finanziarie (Messico 1994, Russia 1998, Indonesia 1998, Brasile 1999) . E' vero che sembrano rare ma un anno di crisi si può mangiare anche 5 anni di crescita, proprio perchè sono eventi estremi. Comunque anche loro, completato il ciclo di inseguimento al mondo più avanzato saranno costretti ad adeguarsi a medie di crescita inferiori a quelle attuali.

Questo è chiaro ma alla fine si adeguaranno e si troveranno come noi, quindi meglio di 30 anni fa.
Per esempio con il nostro indice di Gini, a cui si stanno avvicinando (e che mondialmente migliora).
Se si riuscisse anche a contenere la popolazione mondiale (che fa si che sempre piu' bocche siano attorno alla torta) allora si starebbe ancora meglio.

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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda flaviomob il 07/10/2010, 0:00

Non è così scontato che un paese in via di sviluppo raggiunga certi obiettivi in maniera lineare, senza traumi e crisi. L'URSS conobbe un periodo di forte crescita e sviluppo, poi secondo alcuni analisti il sistema rigido, burocratizzato e chiuso verso i consumi privati (quando la gente inizia a star bene vuol comprare la lavatrice e la lavastoviglie, non vuole la tessera per il pane) ha iniziato a stagnare, perdere terreno e crollare nel modo che ben conosciamo. La Cina rimane una grande incognita, perché si è aperta a mercato e capitali mantenendo un sistema monopartitico e una burocrazia potentissima. La censura su internet non potrà tenere a lungo, intanto decine di migliaia di studenti cinesi vanno all'università all'estero e sperimentano la conoscenza di sistemi politico-sociali eterogenei... insomma, potrebbe succedere di tutto. In India c'è formalmente la democrazia ma permangono le discriminazioni tra 'caste', la povertà è ancora forte, l'incremento demografico - come in Cina - elevatissimo. L'America Latina vive una fase di forte emancipazione dalle vecchie potenze occidentali, di sviluppo democratico, sociale ed economico fortemente critico verso l'imperialismo (ebbene sì) occidentale e i dogmi del liberismo (che hanno portato alla catastrofe Argentina). L'Africa non parte, ma alcuni suoi stati sì (secondo alcuni gli aiuti 'caritatevolo' fanno più male che bene e non stimolano riforme e lotta alla corruzione). USA ed Europa sono in declino, anzi l'Europa si riscopre a due o tre velocità e l'euro è sempre più a rischio, con spinte opposte verso la moneta forte o verso la svalutazione.
inoltre sarebbe da considerare l'incremento del PIL mondiale in rapporto all'incremento demografico: è ovvio che un globo con 2 mld di persone produca molto meno di un pianeta con 6 miliardi di anime...


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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda franz il 07/10/2010, 9:14

flaviomob ha scritto:Non è così scontato che un paese in via di sviluppo raggiunga certi obiettivi in maniera lineare, senza traumi e crisi.

Questo è chiaro ma come dicevo a mio avviso è scontato che lo sviluppo non sarà mai perfettamente lineare ed esente da periodi di crisi. Fanno parte del sistema, di ogni sistema umano. Sia di quelli pilotati e pianificati sia di quello quasi totalmente liberio ed anarchici. Le crisi e le oscillazioni sono l'altra faccia dello sviluppo. Cosi' come il fatto che qualcuno rimanga indieteo. Lamentarsene (questa non è mia ma la trovo adeguata) è come dar contro alla democrazia solo perché esiste una minoranza che perde.

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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda pierodm il 07/10/2010, 17:52

Questo è chiaro ma come dicevo a mio avviso è scontato che lo sviluppo non sarà mai perfettamente lineare ed esente da periodi di crisi. Fanno parte del sistema, di ogni sistema umano. Sia di quelli pilotati e pianificati sia di quello quasi totalmente liberio ed anarchici. Le crisi e le oscillazioni sono l'altra faccia dello sviluppo. Cosi' come il fatto che qualcuno rimanga indieteo. Lamentarsene (questa non è mia ma la trovo adeguata) è come dar contro alla democrazia solo perché esiste una minoranza che perde.

Insomma: ma che ce frega, ma che ce importa, se l'oste ar vino c'ha messo l'acqua...

Mi piace questa teoria: comoda, semplice, la metti su tutto e non passa mai di moda.
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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda flaviomob il 08/10/2010, 16:09

Giusto: perché lamentarsene? Allora, perché fare politica? Perché discutere per tentare di migliorare le cose? E' tutto inutile (teoria dell'ineluttabile).


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Re: “Perchè l’Europa si schiera a destra”

Messaggioda franz il 08/10/2010, 21:44

flaviomob ha scritto:Giusto: perché lamentarsene? Allora, perché fare politica? Perché discutere per tentare di migliorare le cose? E' tutto inutile (teoria dell'ineluttabile).

Non male come teoria. Infatti se ci pensiamo la stragrande totalità delle persone normali non fa politica attiva: si limita a votare di tanto in tanto. Cosa che non vuol dire assolutamente "fare politica". Alcuni, una ristretta minoranza (ora chiamata sempre piu' spesso "casta") si industria a tentare di migliorare le cose. E dai risultati pare che riesca ad ottenere esattamente l'effetto contrario. Allora la domanda <<perché fare politica?>> diventa veramente fondamentale. E la risposta non è facile. Io la mia risposta ce l'ho. Se lascio fare politica agli altri, avro' dei risultati per me pessimi. Quindi è giusto che ognuno si industri a fare politica, per difendere i suoi interessi. Cosi' fa tutti, a parte quelli che cosi' fanno ma riescono a convincere altri che loro in realtà difendono l'interesse generale. Si deve fare politica perché se non lo lo facciamo, lo fanno altri. Tutto qui. È un problema di mercato. Se io non copro un settore, lo faranno altri. E mi fregano. Nulla di trascendentale.
Visto che lo devo fare, tanto vale farlo bene. E meglio.

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