Immagino l'estremo godimento di Matthelm, che realizza il suo sogno programmatico: il governo del PD con le destre.
Ma la definizione di Rodotà come candidato frufrù a cosa l'ascriviamo? Omofobia inconscia? Desiderio di rivalsa dell'italico maschio (su che cosa? su quali basi, di grazia? la calunnia è un venticello?).
Anche la critica a M5S non regge: loro Grasso (PD) lo hanno votato anche mettendosi contro il Guru e rischiando concretamente l'espulsione. Certo, anche alcuni (pochi) dei nostri ci hanno provato con Rodotà ma il PD non ha avuto le palle di seguirli perché ha avuto troppa... paura di farcela. Invece con un bel paio di fallimenti dovuti ai veti incrociati (anche se i 101 non hanno avuto le palle di dichiararsi con nome e cognome, gl'infingardi) hanno sfasciato partito e spianato la strada a Berlusconi. Uno-due micidiale!
Mi scuso, naturalmente, con le signore (l'espressione "con le palle" era un semplice ma volgare espediente per rendere questo messaggio comprensibile ad un paio di iscritti al forum)...
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Civati: tutti dicevano mai con Berlusconi
Civati pubblica sul suo blog tutte le dichiarazioni anti-Silvio del Pd e affonda: poi il dissidente sarei io.
Dopo aver sfilato al corteo del 25 aprile e aver detto di non votare la fiducia a un governo dell'"inciucio", il deputato del Pd Giuseppe Civati propone su lsuo blog una collezione di dichiarazioni di diversi esponenti del suo partito, da Bersani a Rosy Bindi, passando per la Finocchiaro e Fiano.
«Leggete qui. Poi il dissidente sarei io», dice Civati. Ecco le dichiarazioni:
«Pensare che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, nasca un governo Bersani-Berlusconi non ha senso. Il governissimo come è stato fatto in Germania qui non è attuabile» (Enrico Letta, 8 aprile 2013).
«I contrasti aspri tra le forze politiche rendono non idoneo un governissimo con forze politiche tradizionali» (Enrico Letta, 29 marzo 2013).
«Non sono praticabili né credibili in nessuna forma accordi di governo fra noi e la destra berlusconiana» (Pier Luigi Bersani, 6 marzo 2013).
«Il governissimo non è la risposta ai problemi» (Pier Luigi Bersani, 13 aprile 2013).
«Il governissimo predisporrebbe il calendario di giorni peggiori» (Pierluigi Bersani, 8 aprile 2013).
«Se si pensa di ovviare con maggioranze dove io dovrei stare con Berlusconi, si sbagliano. Nel caso io, e penso anche il Pd, ci riposiamo» (Pierluigi Bersani, 2 ottobre 2012).
«In Italia non è possibile che, neppure in una situazione d'emergenza, le maggiori forze politiche del centrosinistra e del centrodestra formino un governo insieme» (Massimo D'Alema, 8 marzo 2013).
«Il Pd è unito su una proposta chiara. Noi diciamo no a ipotesi di governissimi con la destra» (Anna Finocchiaro, 5 marzo 2013).
«Fare cose non comprensibili dagli elettori non sono utili né per l'Italia né per gli italiani. Non mi pare questa la strada». (Beppe Fioroni, 25 marzo 2013).
«Non si può riproporre qui una grande coalizione come in Germania. Non ci sono le condizioni per avere in uno stesso governo Bersani, Letta, Berlusconi e Alfano» (Dario Franceschini, 23 aprile 2013).
«Sono contrario a un governo Pd-Pdl» (Andrea Orlando, 22 aprile 2013).
«Abbiamo sempre escluso le larghe intese e le ipotesi di governissimo» (Rosy Bindi, 21 aprile 2013).
«Serve un governo del cambiamento che possa dare risposta ai grandi problemi dell'Italia. Nessun governissimo Pd-Pdl» (Roberto Speranza, 8 aprile 2013).
«Non dobbiamo avere paura di confrontarci con gli altri, ma non significa fare un governo con ministri del Pd e del Pdl. La prospettiva non è una formula politicista come il governissimo, è quel governo di cambiamento di cui l'Italia ha bisogno» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).
«L'alternativa non può essere o voto anticipato o alleanza stretta tra Pd e Pdl» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).
«Lo dico con anticipo, io un'alleanza con Berlusconi non la voto» (Emanuele Fiano, 28 febbraio 2013).
«I nostri elettori non capirebbero un accordo con Berlusconi» (Ivan Scalfarotto, 28 febbraio).
«Non c'è nessun inciucio: se questa elezione fosse il preludio per un governissimo io non ci sto e non ci starebbe neanche il Pd» (Cesare Damiano, 18 aprile 2013).
«Serve un governo di cambiamento vero ed è impensabile farlo con chi in questi anni ha sempre dimostrato di avere idee opposte alle nostre» (Fausto Raciti, 14 aprile 2013).
«Un governo Pd-Pdl è inimmaginabile» (Matteo Orfini, 27 marzo 2013).
http://www.globalist.it/Detail_News_Dis ... 54&typeb=0