flaviomob ha scritto:Il presidenzialismo americano, Gabriele, vede sovente maggioranze diverse alle camere rispetto al partito del presidente: in Italia sarebbe il delirio. Mentre quello che scrive Pianogrande è lontanissimo dal metodo di governo Renzi (e predecessori), fondato su decreti, deleghe al governo e fiducie. Tutte queste intromissioni del governo nel legislativo non vengono affatto affrontate nella riforma di Renzi.
Una riforma del genere di quella appena discussa richiederebbe, però, un legislativo altrettanto agile, efficiente e legittimato del governo.
Renzi sta cercando di tirarci fuori da una situazione derivante da un legislativo che ricomincia daccapo la discussione perché qualcuno ha messo un punto e virgola invece di una virgola e dove gli equilibrismi e le perdite di tempo e le lobbies fanno affondare le iniziative allo stesso modo con cui affondano i governi.
Un legislativo senza decretazione di provenienza governativa dovrebbe essere un legislativo che lavora e che porta avanti progetti e che ha un piano, un programma, uno scopo per uscire dal letto la mattina non solo per farsi il vitalizio o le cure gratis compresi cognati e nipoti.
Insomma, tutto dovrebbe cambiare verso una maggiore efficienza.
La separazione completa esecutivo legislativo non può certo significare il sonno o la morte del legislativo stesso.