Grecia, la lista degli impegni arrivata a Bruxelles. Via libera dell’Ue: “E’ un buon punto di partenza”Previsti impegni per 7,3 miliardi. Oggi il parere dell’Eurogruppo. Borsa, sprint di Atene
24/02/2015
La lista di riforme che la Grecia aveva promesso di inviare entro la mezzanotte di ieri a Bruxelles, Francoforte e Washington, ovvero a Commissione Ue, Bce e Fmi è slittata a stamattina, ma è arrivata. Per l’Eurogruppo che oggi esprimerà un parere di merito, la lista è la condizione indispensabile per concedere il prolungamento dei prestiti per quattro mesi e con esso anche il tempo chiesto da Atene per trovare il compromesso tra le promesse fatte in campagna elettorale e la realtà degli impegni vincolanti.
L’OK DELL’UE
Per l’Ue la lista di Atene «è sufficientemente completa per essere un valido punto di partenza per una positiva conclusione della revisione del programma, come chiesto dall’Eurogruppo» ed «è incoraggiata dal forte impegno a combattere evasione fiscale e corruzione». Così fonti Ue: «ulteriori specifiche sono attese prima della fine di aprile». Le fonti indicano che la lista «con un primo elenco di riforme» del governo greco é stata inviata con una lettera del ministro Yanis Varoufakis al presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, e ai rappresentanti di Commissione, Bce e Fmi «attorno a mezzanotte», indicano fonti della Commissione europea. L’invio è stato preceduto da «un costruttivo dialogo» tra le autorità greche e le tre istituzioni «per tutto il weekend». ma - viene sottolineato - «la chiave per una positiva conclusione della `revisione´ del programma sarà la pronta e determinata applicazione di tutti gli impegni di riforma».
LE MISURE
A quanto si apprende la Grecia «si impegna a non ritirare le privatizzazioni già completate e a rispettare, in base alla legge, quelle per cui è stato lanciato il bando», ma «rivedrà quelle non ancora lanciate puntando a migliorare i benefici a lungo termine per il Governo». Buoni pasto, energia e sanità per i poveri, possibile estensione dello schema pilota di salario minimo: queste le uniche misure per affrontare la crisi umanitaria contenute nella lista di riforme greca, che l’Ansa ha potuto vedere. Il governo specifica che «la lotta alla crisi umanitaria non avrà effetti negativi per il bilancio».
La lista di misure avrà come punti cardine una stretta anti-evasione e anti-corruzione, una riforma della burocrazia, dei debiti della pubblica amministrazione verso le aziende, e il nodo dei crediti deteriorati delle banche. Nello specifico, il governo Tsipras pensa a una patrimoniale per i greci più ricchi e gli oligarchi da 2,5 miliardi, mentre altri 2,5 verrebbero dal recupero crediti rateizzato di tasse arretrate, imprese incluse, per un totale di 5 miliardi di introiti fiscali. Atene intende poi colpire duramente il contrabbando, puntando a recuperare 1,5 mld dalla lotta a quello della benzina e altri 800 milioni dalle sigarette, per un totale complessivo di 2,3 miliardi. Sul fronte dell’evasione fiscale, invece, gli uomini del ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis sono al lavoro su misure che permetterebbero di recuperare, secondo le stime, ulteriori 2-2,5 mld all’anno. Queste cifre, però, non dovrebbero essere contabilizzate nel documento inviato alla Commissione in quanto i proventi della lotta all’evasione sono sempre incerti e Bruxelles di regola si basa su previsioni conservative. La lista dovrebbe poi contenere una serie di iniziative per rendere più efficiente e ridurre i costi della pubblica amministrazione, mentre non è chiaro se verrà reinserito, almeno in parte, il programma previsto di privatizzazioni bloccato da Tsipras. Dovrebbe inoltre esserci il blocco dei sequestri delle prime case per chi non riesce a pagare il mutuo.
LA BORSA
Dopo la chiusura di ieri per la festività ortodossa del “Lunedì delle ceneri”, partenza in forte rialzo per la Borsa di Atene: l’indice principale ha aperto in aumento di oltre il 5%. Bene anche i titoli di Stato: il rendimento del decennale ellenico scende di 22 punti base, il quinquennale di oltre 90 “basis point”.
http://www.lastampa.it/2015/02/24/econo ... agina.html
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville