Cari tutti:
accomuno la risposta agli interventi di mauri e franz perché entrambi – a mio avviso – aiutano ad evidenziare l’importanza fondamentale dell’esercizio responsabile del diritto di voto
mauri ha scritto: ..............cosa c'entra il pd, qui centriamo tutti noi elettori, se non è una vittoria, finalmente una legge elettorale, quella di renzi allora come la chiami?
“noi elettori” non siamo una categoria politica pertanto, non vinciamo tutti e non perdiamo tutti.
Secondo il dettato costituzionale sono i partiti che concorrono a determinare l’indirizzo politico del paese: che piaccia o no sono loro (e i loro elettori) che vincono e loro (e i loro elettori) che perdono.
Infatti fino ad oggi hanno più spesso vinto evasori, elusori e depredatori della cosa pubblica che lavoratori, pensionati e giovani in cerca di occupazione con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Quindi i partiti (il PD in particolare dal mio punto di vista) c’entrano eccome e ogni loro vittoria o sconfitta è (che piaccia o no) la vittoria o la sconfitta di chi li ha votati e delle motivazioni (e delle speranze) che questo voto portava con se.
Una vittoria o una sconfitta per “noi elettori” (intesi come corpo elettorale globale) stà nel avere a disposizione uno strumento elettorale che ci permetta di scegliere, partito, coalizione e candidati; in questo senso la proposta di Renzi è certamente una sconfitta perché non ci sono le preferenze.
franz ha scritto: Piuttosto la vera anomalia è che M5S sia indisponibile a discutere. Loro esistono solo in Parlamento e se è vero che le leggi li' si fanno, la discussione vera dovrebbe avvenire nel paese e mi sa che hanno paura di scoprire che la loro base (come è stato nel caso della bossi-fini) la pensa diversamente dai guru di riferimento.
Spero che questo serva a far ricredere i tanti (e fra questi, incredibilmente, anche tanti forumisti profondi conoscitori della storia politica del nostro paese) forumisti che hanno votato M5S dopo una infinità di peripezie concettuali (a roma si chiamano “pippe mentali” ) in nome del “nuovo”, magari del “leggero” se non addirittura per “snobismo”.
Per spiegare tutto ciò – senza ricorrere a complicatissime analisi socio-psico-storico-politiche (che, peraltro, non sono assolutamente capace di fare) mi viene in mente la storiella del marito che si evira per far dispetto alla moglie.
Ci sono uomini che usano le parole all'unico scopo di nascondere i loro pensieri. VOLTAIRE