chango ha scritto:peccato che "rompere" può essere declinato in tanti modi e a Pomigliano per essere considerato "rompiballe" è bastato essere iscritti alla Fiom.
non si è valutato nel merito il comportamento della singola persona. bastava l'iscrizione ad un certo sindacato.
nelle piccole il "rompere" poi si declina anche con la pratica delle dimissioni in bianco, soprattutto per le donne. sai il fatto che possano rimanere in cinta è una "rottura" per l'impresa che va punita con il licenziamento o meglio con le "dimissioni".
dato che conosci e hai fatto parte delle dinamiche quotidiane della fabbrica non ti è mai venuto in mente che alla base potrebbe esserci stato anche il tuo modo di relazionarti con la controparte?
se la dirigenza ha una mentalità tipica della prima metà del secolo scorso (come tu dimostri) perchè la controparte sindacale dovrebbe averne una più evoluta?
sul perchè si dovrebbe investire in Italia lo dovresti chiedere agli imprenditori (neanche piccoli) che continuano a farlo e anche a Marchionne che solo due anni fa aveva promesso con il piano Fabbrica Italia 20 miliardi di investimenti. Dal 2010 sui punti che hai elencato la situazione non è certo peggiorata. anzi dal punto di vista della FIAT dall'accordo di Pomigliano in poi, con l'esclusione della Fiom dalle sue fabbriche, dovrebbero essere migliorate le condizioni per restare in Italia.
cosa è cambiato?
si vende poco in Europa?
la colpa continua ad essere del sistema-Italia, dei sindacati o forse la strategia della FIAT non funziona?
ma perchè se la strategia non funziona a pagare devono essere i "soldati" e non anche il "generale"?
se la FIAT non ritiene più strategico produrre automobili in Italia, cosa perfettamente legittima, perchè non lo dice chiaramente senza accampare scuse ridicole, mettendo tutti davanti alle proprie responsabilità (se stessa compresa) e lasciando che si trovino soluzioni alternative veramente valide?
Anche io non avrei assunto alcun iscritto alla Cgil (sbaglio o è stata la Cgil a non sottoscrivere gli accordi')....non sono certo tutti rompiballe, ma per non sbagliare

Ripeto....se tu avessi un'attività (una piccola impresa) come ti comporteresti?

Comunque non è sempre cosi' come tu descrivi: sono migliaia i casi di donne incinta non licenziate. E comunque non dipende nè da me nè da te.
La mentalità del secolo scorso credo l'abbia tu con questi ragionamenti paleo-sindacali e paleo-comunisteggianti a difesa a prescindere del dipendente e all'accusa di atteggiamenti criminogeni, anche questi a prescindere, da parte dei datori di lavoro.
E' ovvio che c'è chi comunque investe....si ragionava facendo di tutta l'erba un fascio; cosa che del resto fai anche tu criminalizzando tutti gli imprenditori.
Cosa è cambiato per la Fiat? Non saprei bisognerebbe chiederlo a loro....fossi stato io, mi sarebbe bastata la sentenza di assunzione forzata di 145 persone!!! Sentenza al di là del merito, folle: un'impresa ha bisogno per es. di 2000 dipendenti, la Magistratura, grazie alle folli leggi italiane, mi costringe ad assumerne altri 145....e che ci faccio? Ne licenzio altrettanto? Posso?
Indipendentemente dal merito, non bastava una pena amministrativa?
Se la strategia Fiat è sbagliata lo deciderà il mercato.
Fare chiarezza? Per il momento la Fiat ancora non ha chiuso nè trasferita la produzione....vuoi vedere che stiamo battibeccando inutilmente???
