flaviomob ha scritto:Quando sentite parlare di “paradiso fiscale” non immaginatevi le isole Cayman. Invece, figuratevi istituzioni come JPMorganChase, UBS, Credit Suisse, Citigroup, Morgan Stanley, DeutscheBank, Barclays, Bank of America, BNP Paribas, Goldman Sachs, Pictet & Cie, ABN AMRO. Non si trovano in pittoresche località remote ma a New York e a Londra, Amsterdam, Zurigo, Ginevra, Francoforte e Parigi. E ricadono sotto la giurisdizione di agenzie governative del Primo Mondo.
Secondo me molti confondono il concetto di "paradiso fiscale", che è un concetto molto preciso, oggettivamente caratterizzato dalle organizzazioni internazionali, con il segreto bancario. Purtroppo qui anche i giornalisti ci capiscono poco e quindi diffondono informazioni errate, incomplete, confuse e fuorvianti. Difficile quindi che i lettori possano farsi un'idea di come vanno realmente le cose e questo unito ai classici pregiudizi rende comprensibile come anche Flavio, senza colpa, dica cose errate. Cerco di rimediare raccontando un po' come stanno le cose (poi ognuno è libero di documentarsi ulteriormente e di farsi la sua idea).
Sul piano pratico, la Svizzera non è un paradiso fiscale anche se ha un buon segreto bancario. Il concetto per capire la differenza sta in quei link che ho dato alle pagine di OECD. Si parla di paradisi fiscali non cooperativi. Chiaramente nessuno stato puo' impedire che un vicino abbia, per mille motivi, una tassazione bassa (perché per esempio ha basse spese o perché tutti i ricchi vi si stabiliscono e quindi basta prelevare poco per avere un alto gettito) e quindi nessuno stato puo' impedire che esistano "paradisi fiscali" intesi come posti in cui si pagano meno tasse rispetto al loro. Dal punto di vista del diritto internazionale che esistano è pienamente legittimo. Quello che non è legittimo invece è che non collaborino a scovare capitali frutto di frodi e illeciti penali condotti in altri paesi e poi rifugiati (i capitali) nel paese "non collaborativo". Su questo piano la Svizzera è dichiarata pienamente collaborativa perché in caso di reato collabora da tempo (ricordate il Berlusconi paonazzo quando al tribunale di Milano arrivavano le carte dalla Svizzera?) ed ovviamente questa collaborazione avviene sulla base di una rogatoria internazionale (come il diritto impone) e di una convenzione tra i due Stati . Nel 2008 OECD (l'organizzazione internazionale a cui gli stati hanno demandato di gestire queste cose) ha attuato una ulteriore stretta definendo meglio in quali casi si deve cooperare. La Svizzera ha ottemperato anche a queste disposizioni (che riguardano sempre la collaborazione in caso di reati, a cui si è aggiunta l'evasione fiscale) e per farlo ha siglato 35 convenzioni internazionali con altrettanti paesi (USA, Germania, Francia, Regno Unito, ...). La Svizzera fu messa allora in una lista grigia da cui sarebbe uscita dopo aver firmato 12 convenzioni. Ne ha firmate 35 ed è uscita. Dal punto di vista internazionale (OECD) quindi la Svizzera non è un paradiso fiscale non cooperativo. E qui pero' viene una prima grande notizia, che nessuno vi racconta. Tra i 35 paesi non c'è l'Italia. Pur avendo la Svizzera offerto all'Italia di firmare la nuova convenzione, l'Italia non ha voluto. Occhio che questo non c'entra con l'accordo di cui sui parla in questi giorni (che la svizzera ha già firmato con Germania e UK) che è altra cosa che affrontero' dopo.
Qui si parla del rinnovo, sulla base delle nuove disposizioni OECD, della vecchia convenzione italia svizzera. Convenzione che se firmata permetterebbe all'Italia (come già permette a 37 altri paesi) di fare rogatorie alla svizzera anche per casi di evasione fiscale.
Eppure l'Italia non ha voluto firmare. I piu' smaliziati di voi capiscono il perché o devo farvi un disegnino?
Il problema è che alcuni stati (USA e UE) vorrebbero qualche cosa in piu' della base OECD. Vorrebbero lo scambio automatico di dati. La UE si sta attrezzando, al suo interno, per arrivarci nel 2017. Ma questo non riguarda la Svizzera, che della UE non fa parte. In pratica con lo scambio automatico di dati si potrebbe sapere tutto di un conto svizzero anche se dietro non c'è alcuna ipotesi di reato e se non è un cittadino europeo o americano.
E' evidente che se la svizzera, sotto pressione, aderisse a questa richiesta, i capitali che non vogliono essere scovati se ne andrebbero in altri posti (e ce ne sono tanti) e la UE rimarrebbe a bocca asciutta, con la possibilità pero' di curiosare nei dati degli svizzeri che non hanno nulla da nascondere. Una cosa che nemmeno l'aurtorità svizzera si permette di fare con i suoi cittadini. Per questo la Svizzera, anticipando il 2017, ha proposto a chi vuole accettare fin da subito (Germania e UK hanno già accettato) di tassare localmente i capitali esteri (di persone fisiche e giuridiche) e di passare l'importo allo stato di competenza (una specie di sostituto d'imposta). Inoltre, per chiudere il passato, ci sarebbe un importo forfettario (decine di miliardi) che potrebbe far gola a governi con bilanci in difficoltà. In cambio, nessuno scambio automatico di dati. La situazione è questa ed è in mano alla diplomazia. Come vedete nessun "paradiso fiscale" ma solo la difesa del segreto bancario. Uno svizzero non capisce perché l'amministrazione federale americana, quella tedesca, francese, italiana e di tutti i paesi UE, dovrebbero poter curiosare liberamente in modo automatico nei suoi conti correnti. Chiaro che si potrebbe mettere un argine dicendo che non c'è scambio automatico sui conti intestati a cittadini svizzeri ma poi sarebbe logico chiedersi se veramente tutti i conti dei non residenti sarebbero effettivamente dichiarati come tali e non nascosti dietro il paravento di uno svizzero. Ad una richiesta del genere quindi la Svizzera dice no (e non è tenuta legalmente a dire di SI perché non fa parte della UE) ma in cambio offre una soluzione ben prima del 2017. Intanto l'Italia farebbe bene, se vuole veramente scovare gli evasori che hanno soldi in Svizzera, a siglare almeno la convenzione nuova, quella che hanno firmato praticamente tutti i grandi paesi che hanno relazioni commerciali e d'affari con la Svizzera.
Ecco l'elenco:
http://www.sif.admin.ch/themen/00502/00 ... ml?lang=it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)