pierodm ha scritto:Per quanto riguarda l'ossessione di Ranvit, ormai non si sa più come fare: da qualunque parte comincia il discorso, si va a finire sempre lì.
A me pare che l'ossessione sia....vostra (chi mi ha risposto) e cioè che Berlusconi è certamente e sicuramente un mafioso delinquente e chi piu' ne ha piu' ne metta!
Invece fino a prova contraria non è stato ancora accertato. Piaccia o no è cosi'.
La mia di ossessione, se cosi' vogliamo definirla, è invece che questo Paese ha bisogno di essere governato. Bene o male, (del resto non è che quando non c'è Berlusconi, da 60 anni a questa parte, si sia fatto molto meglio), ma che governi.
Non è assolutamente vero che io penso a colpe unicamente della sinistra. Vi hanno contribuito tutti da 60 anni a questa parte.....per non andare troppo indietro.
Il risultato comunque è che ci troviamo con un signore che ha sconbussolato tutti i modi di procedere in politica, che se sbatte della politically correct, che fa le corna nei consessi internazionali, che si vanta di essere un gran scopatore, di poter vivere 120 anni almeno, etc etc
Ma il risultato ancora piu' sorprendente è che l'elettorato lo premia accordandogli il consenso.
Sicuramente la sinistra con i suoi maitre a penser, retorici, pallosi, con la puzza al naso etc etc ha le sue colpe ma, in ogni caso, questa è la situazione.
A fronte di cio' ci troviamo con una classe politica di centrosinistra che non è capace di governare e al momento neanche di riottenere il necessario consenso.
Che si fa?
Sto semplicemente sostenendo che in mancanza di prove della colpevolezza del sig. Berlusconi.....verificate dalla magistratura, certo non "sognate" dall'opposizione...sia piu' logico e razionale che sia data a questo signore la possibilità di governare. Decideranno poi gli elettori. Del resto già una volta gli elettori lo hanno poi bocciato.
Naturalmente questo non toglie che l'opposizione debba fare la sua parte....e ci mancherebbe!
La democrazia consente una coglionata? E chi lo dice? Chi lo ha appurato?
> S
e vogliamo trarre da tutto ciò una conclusione, diciamo che il problema italiano, storico non contingente, è proprio quello di non riuscire a trasferire ad una sufficiente massa sociale il beneficio di una cultura e di una coscienza civile evoluta - che qualcuno può definire "liberale", altri possono definire "socialista", personalmente dico "liberalsocialista", ma tutti posiamo concordare che si tratterebbe di una cultura e di una coscienza non più sensibili alla sudditanza e al populismo para-fascista, e alle ipocrisie retoriche dell'Uomo Forte.< Assolutamente d'accordo....ma come riuscire a trasferire etc etc?
Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.