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Contro la Repubblica fondata sulle procure

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Contro la Repubblica fondata sulle procure

Messaggioda Robyn il 04/03/2017, 23:11

Questa vicenda và tenuta fuori dalle primarie
Da quello che si capisce analizzando le cose è che il problema non è Lotti,ma un paese che fà fatica ad accettare la concorrenza,perche i bandi della centrale unica di acquisto della Pa altro non sono che un concorso dove si presentano una pluralità di soggetti e teoricamente il più bravo vince il bando.Se non si accetta questa logica allora si ricorre a tangenti per baypassare la logica del merito insita nella concorrenza.Dal momento che in Italia la corruzione è allo stato febbrile chiunque ci metti anche il più scaltro e il più onesto non sarà un compito facile arginare quindi da presumere che il problema non è Lotti.Allora cosa si può fare per rendere chiari trasparenti ed impenetrabili alla corruzione i bandi della centrale unica di acquisto della Pa?
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Re: Contro la Repubblica fondata sulle procure

Messaggioda trilogy il 04/03/2017, 23:47

Robyn ha scritto:....Allora cosa si può fare per rendere chiari trasparenti ed impenetrabili alla corruzione i bandi della centrale unica di acquisto della Pa?


È già in corso una riforma importantissima in questo campo e non è da escludere che il polverone che hanno creato serva proprio ad ostacolare il cambiamento. Il decreto che corregge il codice degli appalti doveva uscire a giorni. Attualmente ci sono circa 29000 enti pubblici che fanno acquisti, saranno ridotti a 270 circa. Questi enti saranno esaminati e autorizzati dall'ANAC (l'Autorità anticorruzione) che dara' una sorta di patente per esercitare l'attività. La patente sarà riconsinderata periodicamente, se un ente perde i requisiti non potrà più fare acquisti direttamente ma si dovrà rivolgere ad uno autorizzato. Le procedure di evidenza pubblica saranno la norma, oggi ci sono enti pubblici che fanno acquisti periodici e non hanno mai fatto una gara di appalto. Tutti gli appalti saranno caricati su un'unica banca dati accessibile a chiunque. Per cui se si apre una voragine nella tua strada, la riparano, e dopo una settimana si riapre di nuovo, vai sul sito dell'anac, guardi chi è il funzionario del comune responsabile del procedimento, guardi di è il titolare della ditta che ha fatto i lavori e li denunci.
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Re: Contro la Repubblica fondata sulle procure

Messaggioda Robyn il 04/03/2017, 23:57

Allora serve piena fiducia a Gentiloni lasciare stare Lotti dove stà e resistere a queste lobbyes,perche sulle regole trasparenti della concorrenza non bisogna transigere.In sintesi far partire la riforma
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Re: Contro la Repubblica fondata sulle procure

Messaggioda pianogrande il 05/03/2017, 0:04

trilogy ha scritto:
Robyn ha scritto:....Allora cosa si può fare per rendere chiari trasparenti ed impenetrabili alla corruzione i bandi della centrale unica di acquisto della Pa?


È già in corso una riforma importantissima in questo campo e non è da escludere che il polverone che hanno creato serva proprio ad ostacolare il cambiamento. Il decreto che corregge il codice degli appalti doveva uscire a giorni. Attualmente ci sono circa 29000 enti pubblici che fanno acquisti, saranno ridotti a 270 circa. Questi enti saranno esaminati e autorizzati dall'ANAC (l'Autorità anticorruzione) che dara' una sorta di patente per esercitare l'attività. La patente sarà riconsinderata periodicamente, se un ente perde i requisiti non potrà più fare acquisti direttamente ma si dovrà rivolgere ad uno autorizzato. Le procedure di evidenza pubblica saranno la norma, oggi ci sono enti pubblici che fanno acquisti periodici e non hanno mai fatto una gara di appalto. Tutti gli appalti saranno caricati su un'unica banca dati accessibile a chiunque. Per cui se si apre una voragine nella tua strada, la riparano, e dopo una settimana si riapre di nuovo, vai sul sito dell'anac, guardi chi è il funzionario del comune responsabile del procedimento, guardi di è il titolare della ditta che ha fatto i lavori e li denunci.


Ecco come la politica si può difendere dalla magistratura.

Non costringendola a fare il lavoro che i politici non vogliono fare e cioè intervenire sulle cose che non vanno, senza bisogno di denunce ma con criteri interni di selezione del personale.

Questa selezione deve funzionare quotidianamente e non in attesa della prescrizione o del terzo grado di giudizio.

Non volete la magistratura tra i piedi?

Bene.
Fate selezione.
Stabilite regole efficaci e fatele rispettare.
Stabilite livelli di responsabilità chiari e che rispondano senza tante storie o ricorsi al Consiglio Galattico Unificato dei fallimenti così come siano premiati per i successi.

Insomma, decidete di funzionare in modo più pulito e meno furbesco.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Contro la Repubblica fondata sulle procure

Messaggioda Robyn il 05/03/2017, 13:51

Fabrizio Cicchito non fà un'analisi centrata sulla fine dei partiti della prima repubblica.La fine dei partiti della prima repubblica c'è stata con la fine della contrapposizione ideologica che aveva fatto venire meno il collante anticomunista e che aveva creato la democrazia bloccata,senza alternanza.Per reggere quel sistema di potere si era creato uno stagno fra partiti e Pa attraverso clintelismi voto di scambio che con la fine della contrapposizione ideologica è venuto alla luce.Adesso quel pianeta fatto di scandali di corruzione di clientelismi cerca di resistere.Per questo serve una legge chiara e trasparente sui bandi della Pa e qualsiasi partito che si opponga a rendere chiari e trasparenti questi bandi cercherebbe di pescare nel torbito di questo stagno mangerebbe la mela avvelenata della corruzione
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Re: Contro la Repubblica fondata sulle procure

Messaggioda Robyn il 05/03/2017, 20:25

Enrico Berlinguer spiega bene il fenomeno della corruzione nell'intervista a Scalfari sulla questione morale
"Gli italiani hanno dato l'immagine di un paese liberissimo e moderno sui referendum però questa cosa non si è ripetuta alle elezioni.Perche?sono ricattati da chi ha concesso loro dei favori?"Infatti era così i partiti che governavano avevano creato una fitta rete di clientele per cristallizzare il consenso e creare la democrazia bloccata.Ma Berlinguer non spiega che dipendeva dal fatto che non si volesse mandare il Pci al governo.Alcuni danno la colpa del clientelismo alla costituzione ma la costituzione fatta eccezione la seconda parte è ben scritta.Adesso quei tempi non ci sono più e quindi piena fiducia a Gentiloni- PS Berlinguer spiega anche che si fà un buco nell'acqua limitarsi solo ad acciuffare chi corrompe perche bisogna agire primariamente sulle cause della corruzione
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Re: Contro la Repubblica fondata sulle procure

Messaggioda trilogy il 06/03/2017, 21:11

Bufala qua bufala la.... :lol:
http://www.ilfattoquotidiano.it/prima-p ... ido-russo/

Era l'mprenditore comparetto, spedizioni postali. Il fuffo quotidiano ci aveva inventato sopra un romanzo.
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca ... e8bf1.html
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Re: Contro la Repubblica fondata sulle procure

Messaggioda mariok il 08/03/2017, 9:40

Non so se la commissione di inchiesta si farà.

Ma se si facesse, ne uscirebbero delle belle.

Renzi sfida D’Alema: sono altri che hanno scheletri nell’armadio
Il leader Pd ordina ai suoi la strategia dell’attacco: “Luca andrà in aula volentieri, ha tante cose da dire”


Pubblicato il 08/03/2017
Ultima modifica il 08/03/2017 alle ore 07:37
AMEDEO LA MATTINA
ROMA
Renzi è arrivato ieri mattina a Roma in treno da Firenze e ha subito incontrato il capogruppo al Senato Luigi Zanda. «Andiamo dritti al voto sulla mozione di sfiducia. Non dobbiamo non temere nulla. Prima si vota meglio è. Non dobbiamo dare l’idea di volere rinviare», gli ha detto. Così la sfiducia dei 5 Stelle a Luca Lotti è stata calendarizzata al Senato per il 15 marzo. Poi l’ex premier ha visto l’altro capogruppo, Ettore Rosato: gli ha chiesto di convocare al più presto l’assemblea dei deputati, come vuole Francesco Boccia, sostenitore della candidatura di Michele Emiliano, per ascoltare il ministro dello Sport sulla vicenda Consip. «Luca ci andrà volentieri e avrà molte cose da dire». L’ex premier spiega ai suoi più stretti collaboratori che non bisogna avere paura di nulla e di nessuno, che bisogna anzi andare all’attacco perché non c’è nulla da nascondere. «Sono altri che hanno scheletri nell’armadio», precisa il leader dei Democratici che non a caso ieri ha rilanciato, con un articolo sul Sole 24 ore, la richiesta di istituire la commissione d’inchiesta sul sistema bancario.

«Aspettiamo con curiosità - scrive Renzi - che il Parlamento approvi la commissione di inchiesta sulle banche. Sarà interessante per capire le vere responsabilità. Per me la trasparenza è un concetto irrinunciabile. Spero lo sia anche per tutti gli altri partiti e soggetti coinvolti». Renzi vuole indagare sull’acquisizione della Banca 121, istituto del Salento (ex feudo elettorale di D’Alema), di Antonveneta, pagata circa 9 miliardi di euro dal Monte dei Paschi. E poi sollevare il velo su Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca, sui «comportamenti scorretti dei vertici degli istituti per troppo tempo sottovalutati o tollerati, anche a livello locale».

Renzi mette la Lega nel mirino e quando parla di dodici mesi di lavoro per la commissione d’inchiesta ammette che si andrà a votare nel 2018 e di aver rinunciato alle elezioni anticipate. Parlando con i suoi collaboratori, spiega di essere tranquillo nel suo rapporto con Gentiloni. È sicuro che non verranno alzate le tasse. Gentiloni ha fatto di più: il premier ha prospettato la riduzione delle tasse sul costo del lavoro. Per Renzi questa è la condizione migliore per fare una campagna congressuale all’attacco e affrontare le elezioni nel 2018 con un messaggio positivo e forte: si riducono le tasse e si crea nuova occupazione. La vicenda giudiziaria Consip oggi lo preoccupa di meno. È sicuro che babbo Tiziano non abbia commesso reati. Ma è stato il figlio a chiedere al padre di annullare l’assemblea del Pd a Rignano e, soprattutto (anche in maniera ruvida), di tenere d’ora in poi un profilo più basso. «Avanti con determinazione», è il messaggio che ieri Renzi ha dato alle truppe. «Se qualcuno pensava di farmi calare la testa ha sbagliato di grosso», ripete. Ma c’è una cosa che Renzi non riesce a digerire: l’atteggiamento degli scissionisti bersaniani che non voteranno la mozione di sfiducia, ma chiedono a Gentiloni di togliere le deleghe a Lotti. È come chiederne le dimissioni. Renzi ricorda quando sul banco degli accusati finì Vasco Errani (anche lui scissionista) e lui lo difese. E quando Errani venne assolto lo nominò commissario per il terremoto.

«Avanti senza tentennamenti». Anche sulla sua candidatura a segretario Pd Renzi dice di essere tranquillo. Ha in mano un sondaggio sulle primarie che lo vede quasi a 65%. Ha perso solo due punti con la vicenda Consip. Emiliano è al 20, Orlando al 15. Se poi le cose dovessero proprio andare male e non raggiungesse il 50%, «c’è sempre la possibilità essere eletto segretario nell’Assemblea nazionale». Non crede che si potranno sommare i voti dei delegati di Emiliano e Orlando: due minoranze che eleggono un segretario è una cosa che non si è mai vista.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Contro la Repubblica fondata sulle procure

Messaggioda Robyn il 08/03/2017, 10:29

D'Alema la scissione è stato come togliersi un cerotto sulla ferita inizialmente fà male ma poi passa.Sono un semplice militante nel tempo libero non sono un predicatore il pd è un partito futurista il futuro è nostro
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