da franz il 18/06/2013, 23:50
trilogy ha scritto:Stendiamo un velo pietoso è meglio.....
Ecco i conti di Equitalia: perdite cumulate per 40 milioni dal 2010 al 2012, monte-stipendi da 500 milioni[..]In ogni caso i salari degli sceriffi delle tasse valgono il 50% del fatturato. Un costo che non sarebbe accettabile in un'azienda privata. Se a questi si tolgono altri 450 milioni di costi per i servizi, si vede che resta ben poco nelle casse di Equitalia. In realtà l'agenzia non dovrebbe fare profitti, non è il suo scopo, ma neanche perdere soldi. [..]
Non mi è chiaro quale debba essere il concetto di fatturato per un ufficio/azienda di riscossione. Da quello che si legge il fatturato dovrebbe essere un miliardo (il doppio del monte stipendi) ma mi sembra inverosimile che una azienda incaricata di incassare tutti i tributi (centinaia di miliardi) esclusa la sola Sicilia, abbia un solo miliardo di "fatturato". Probabilmente il miliardo è la quota dell'incassato che viene riconosciuta come contributo di gestione. Basterebbe paragonare questo miliardo all'intero volume gestito per vedere se la cifra è congrua, rispetto alla realtà di altri paesi. Se la cifra è congrua, nulla da dire sugli stipendi. Se si pensasse solo ai tributi principali probabilmente la cifra è anche adatta ma equitalia si occupa (e mi pare non si occuperà più) anche di una miriade di piccoli tributi, locali e non, che hanno un elevato costo di riscossione ma un magro "fatturato". Basterebbe semplificare e ridurre i tributi da centinaia a meno di 10 ed i costi di incasso scenderebbero drasticamente. A spanne gli 8100 dipendenti sono adeguati (proporzionalizzando quelli che so esistere in altre realtà) e forse sono gli stipendi ad essere altini (2400 netti per 13 è un bel prendere, in Italia).
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)