

Sono d'accordissimo con la tua analisi. Come scrivevo altrove, il PD continua a raccontare frottole a se stesso: per esempio sulle primarie aperte e sul rinnovamento. Il fatto è che gli elettori non si imbrogliano: ma toh, non hanno creduto alle primarie aperte.. e come mai, visto che c'era solo da fare 3 file in 3 posti diversi (quando non in tempo diversi)? E come mai non hanno creduto al rinnovamento del PD, visto che la Moretti in tv c'è stata parecchio, e Fassina ha parlato ben più di D'Alema? Forse perché allevare giovani in batteria, nutrirli con la stessa vecchia cultura politica fa sì che alla fine questi chioccino esattamente come i vecchi... e che dei giovani abbiano solamente la pelle più liscia?
E mi resta oscuro come si possa pensare che il PD perda perché "troppo poco di sinistra", quando tutta la cosiddetta "sinistra", da Vendola a Ingroia, è stata letteralmente asfaltata dagli elettori ed è diventata più irrilevante che mai. E guarda un po', gli elettori non hanno nemmeno creduto al recupero di Renzi, trasformato, nelle ultime fasi della campagna elettorale, da pirata berlusconiano a Madonna pellegrina... forse pensando che gli elettori non si accorgessero di votare comunque per il programma di Bersani
L'elettorato non ha creduto alla "diversità" del PD... ma non per errori comunicativi (non raccontatevi balle: si comunica in modo sbagliato soprattutto perché si pensa in modo sbagliato); il PD non ha voluto/saputo capire che la questione dei costi della politica non aveva solo un impatto economico, ma fortemente sociale, e che una perequazione fra il trattamento dei “privilegiati della politica” – non solo parlamentari - e quella dei cittadini comuni sarebbe stata molto più di sinistra di tutte le sbrodolate di Vendola. Poteva stoppare Grillo, a suo tempo, facendo sue le tre proposte di legge presentate dal M5S, invece di dileggiarle come antipolica e lasciarle marcire nei sotterranei di Montecitorio... solo per fare un esempio
Ma ora non resta che cercare di capire come uscire da questo impasse. Personalmente penso che il PD dovrebbe fare una proposta trasparente alle altre forze politiche: un governo a tempo, per prendere alcuni provvedimenti irrinunciabili – legge elettorale, taglio del numero dei parlamentari, riforma istituzionale coerente e pochi altri – per poi riandare in tempi certi e non lunghissimi (un anno?) alle elezioni.
Nel frattempo è irrinunciabile un congresso del PD, previe dimissioni in blocco di tutto il gruppo dirigente del PD. E però non rinuncio a citarmi: credo sia legittimo aspettarsi anche una riflessione autocritica dei militanti del PD, che hanno seguito in massa il gruppo dirigente in questa rotta di collisione con l’iceberg della realtà.