Ma si spara pure su Napolitano!

[cardif]

Il senso dell'inserimento del primo video, con traduzione di ducciokakker82 (????), non l'ho capito.
Il video interpretativo è forte, anche se io l'avrei messo in "No al condono elettorale".
In quanto allo sparare su Napolitano l'altro ieri ho aperto questo argomento e ieri in quest'intervista (e mi fa piacere che l'abbia fatta lo stesso Giannini, così riguadagna):
http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... i-2560836/
l'Emerito Presidente Ciampi ha detto le stesse cose.
Su Napolitano:
- non ha senso sparare sul quartier generale, semmai proteggerlo.
Su come uscire dal pasticcio della mancata presentazione delle liste:
- il Pdl doveva assumersi in toto la responsabilità,
- l'opposizione doveva dare la sua disponibilità ad un accordo.
So' contento di trovarmi con Ciampi.
cardif

[franz]

... Dopo il Lodo Alfano, il processo breve, lo scudo fiscale, il legittimo impedimento, il decreto salva-liste è solo l'ultimo, "aberrante episodio di torsione del nostro sistema democratico". Il "pasticciaccio di Palazzo Chigi" non è andato giù all'ex capo dello Stato, che considera il rimedio adottato (cioè il provvedimento urgente varato venerdì scorso) ad alto rischio di illegittimità costituzionale. E la clamorosa sentenza pronunciata ieri sera dal Tar del Lazio, che respinge il ricorso per la riammissione della lista del Pdl nel Lazio, non arriva a caso: "È la conferma che con quel decreto il governo fa ciò che la Costituzione gli vieta, cioè interviene su una materia di competenza delle Regioni. Speriamo solo che a questo punto non accadano ulteriori complicazioni...", dice. ...

Sono d'accordo con Ciampi, solo che lui si guarda bene dal dire se lui queste leggi che definisce aberranti le avrebbe firmate. In pratica dice "Ok, non spariamo su Napolitano" ma dice anche che le leggi che sono state firmate sono aberranti e che il salva liste è solo l'ultimo episodio di una lunga serie di aberrazioni. Anche io non voglio "sparare" come ha fatto Di Pietro (parlando di impeachment) ma trovo altrettanto aberrante stoppare ogni diritto democratico di critica.
Impedire le critiche ad una figura istituzionale, non la rafforza: la indebolisce.
La critica è il sale della democrazia (non la polemica, non l'attacco: la critica ... vogliamo fissare tra noi queste differenze?)

Franz

PS: il video youtube che ho postato io non "spara" su Napolitano e quindi l'ho messo qui come esempio positivo.
Certo che se il commento fosse stato arricchito con un "e tutto questo con il beneplacito del PdR" le cose sarebbero diverse.
Facciamo un esperimento mentale: immaginiamo che oggi alla PdR ci sia Emilio Fede invece di Napolitano (non ridete, in Usa hanno avuto Regan alla presidenza e hanno tutt'ora Swarzenegger in California) ... ecco ... cosa diremmo oggi noi della decisione di firmare quel decreto?

[cardif]

Franz: volevo parlare dell'inopportunità di indebolire il PdR.
"Sono d'accordo con Ciampi": se si riferisce al non "sparare sul quartier generale" (parole di Ciampi) siamo in tre.
"La critica è il sale della democrazia": e chi lo nega? Ma se si può criticare Napolitano, sarebbe "aberrante stoppare ogni diritto democratico di critica" alla sig.ra Spinelli, spero.
Io ho ritenuto erronea la interpretazione delle parole di Napolitano, e quindi secondo me è stato fatto ciò che non si fa: "non la polemica, non l'attacco".
"Impedire le critiche ad una figura istituzionale, non la rafforza: la indebolisce.". Manca, al momento, la dimostrazione che si trattava di critiche; e poi chi vuole impedire niente. Ma se 'impedire le critiche' indebolisce il PdR, figurati farle!
Ho espresso un'opinione prima, che sintetizzo:
"Opinioni critiche diffuse indebolisce il PdR, ultimo baluardo in difesa della Costituzione, che tenta di ostacolare la frana autoritaria in cui sta cadendo l'Italia".
Libertà assoluta di pensarla diversamente.

Per forza, poi, pare che si debba parlare del decreto salva-lista. Se ci si vuol fermare a dire: 'le regole si rispettano e non si cambiano in corsa; nessun accordo politico', senza discutere altre soluzioni, allora sì che s'impedisce non la critica, ma addirittura la libertà di opinione, cosa ancora più aberrante.
E si dovrebbe far tacere tanta gente; pure Scalfari, nell'intervista di sopra, per esempio. O Bersani, o Bindi. Non ho trovato nessuna loro dichiarazione sul fatto che Napolitano non dovesse firmare. La forte critica è al PdC e al PdL.
L'esperimento mentale l'avevo già proposto con l'ipotesi di risposta alla domanda da fare al Presidente della Repubblica, ma è andata buca.

Ho l'impressione di un tono critico su quello che ho scritto, ma non ho capito cosa si critica, con esattezza.
cardif

[franz]

Ho espresso un'opinione prima, che sintetizzo:
"Opinioni critiche diffuse indebolisce il PdR, ultimo baluardo in difesa della Costituzione, che tenta di ostacolare la frana autoritaria in cui sta cadendo l'Italia".
Libertà assoluta di pensarla diversamente.

Grazie per la gentile ed assoluta concessione.
L'ultimo baluardo in verità dovrebbe essere il Popolo, a cui appartiene la sovranità, sia pur (troppo) limitata.
Il fatto è che il popolo non gradisce criticarsi ma preferice invece attaccare/criticare le varie persone simbolo che rappresentano concretamente le limiotazioni alla sua sovranità.
Che si chiamino PdR, PdC, massimo, silvio, walter, romano,gianfranco, .....
Il popolo spara li' per non sparare a se stesso, come dovrebbe fare.

Franz

[Loredana Poncini]

Non capisco come il "popolo" dovrebbe sparare a se stesso, invece di prendersela con Chi è istituito a rappresentarlo nelle varie istituzioni. Ma forse sbaglio. Non c'è par condicio quando non c'è par buonsenso. Deraglia tutto quando si esce dai binari. E devo chiederlo a noi cittadini di far rispettare le regole ?
Ripeto: non si tratta di sparare su Napolitano. Si tratta di capire se anche la Res PUblica va privatizzata, con manager berlusconi.

[franz]

Non capisco come il "popolo" dovrebbe sparare a se stesso, invece di prendersela con Chi è istituito a rappresentarlo nelle varie istituzioni.

Perché il popolo è responsabile, democraticamente, degli eletti che ha delegato come rappresentanti.
I rappresentanti non sono migliori o peggiori del popoli che li esprime.
Insomma Berlusconi non è capitato li' per caso: lo hanno eletto. E rieletto. Malgrado i presunti anticorpi di montanelliana memoria.
Franz