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Barbara Spinelli: Vacuità della politica

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Re: Barbara Spinelli: Vacuità della politica

Messaggioda chango il 01/06/2009, 19:35

ranvit ha scritto:Chango : "dobbiamo anche aver presente che per una parte consistente degli italiani il disamore non è verso il CS ma vero chiunque parli di regole. a meno che queste non riguardino gli "altri".

Sicuramente è vero che gli italiani non amano molto le regole. Credo sia una cosa conclamata e conosciuta da tutti in giro per il mondo.

Ma nel caso specifico credo che questo aspetto sia solo sullo sfondo. Mentre l'insofferenza verso i politici di lungo corso noiosi, ripetitivi e non credibili è una realtà concreta, immediata e di oggi (che non ha niente a che fare con le caratteristiche storiche degli italiani).

Vittorio


se il riferimento è alla classe politica del centrosinistra è indiscutibile che nei suoi confronti ci sia insofferenza.
non la sopportano più i suoi elettori più fedeli, figuriamoci l'elettorato "centrale".
se il discorso riguarda invece la classe politica in generale, non mi sembra che ci sia tutta questa insofferenza.
almeno a vedere i consensi di cui godono i politici di lungo corso noiosi, ripetitivi e non credibili di centro-destra.
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Re: Barbara Spinelli: Vacuità della politica

Messaggioda ranvit il 01/06/2009, 19:52

pinopic : "L'insofferenza si manifesta verso i politici che agiscono all'interno di un sistema di regole e che per questo vengono visti come noiosi, ripetitivi e non credibili. Invece ha sempre avuto successo la semplificazione berlusconiana, solo che una volta i politici responsabili, capaci o incapaci che fossero, bravi o meno bravi, non la praticavano; o per scelta personale o di partito oppure non erano in grado di praticarla con la scientificità e la ricchezza di mezzi che oggi il B. è in grado di mettere in campo."

D'accordo, ma gli attuali (ed eterni) dirigenti politici (sia di destra che di sinistra ad eccezione di Berlusconi, Di Pietro e la Lega) sono davvero noiosi, ripetitivi e non credibili....non è che "vengono visti"!

Una volta era....una volta! Oggi il mondo è cambiato ma i politici "noiosi, ripetitivi e non credibili" non se ne sono ancora accorti! Troppo presi come sono dall'arroganza autorefernziale frutto dei privilegi che hanno.

Che non se ne siano accorti quelli ci centrodestra è comprensibile....tanto c'è Silvio che li porta comunque al governo.
Ma che non se ne vogliano accorgere i "ns campioni" di centrosinistra è molto piu' gravido di conseguenze, perchè ci costringono a d essere governati da questo.....diseducativo personaggio!

Vittorio
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Re: Barbara Spinelli: Vacuità della politica

Messaggioda franz il 01/06/2009, 21:06

pinopic1 ha scritto:L'insofferenza verso i politici è anch'essa di lunghissima data. Perché fanno parte di un sistema che ha delle regole.

Santo cielo.... ogni sistema ha delle regole. Ci sono regole a scuola, in ospedale, in bagno, a tavola, sul campo di calcio, a l lavoro.
Non solo in politica e tra i politici. Senza regole non c'è sistema, non c'è società.
Chi non accetta le regole comuni è un disadattato, uno che è rimasto ai primi anni se non mesi dalla propria infanzia.
Vuoi vedere che scopriamo che Berlusconi incarna lo sporito anarco-infantile di un popolo restio ad accettare le regole?
E' una novità?

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Re: Barbara Spinelli: Vacuità della politica

Messaggioda pinopic1 il 01/06/2009, 21:11

Ma c'è qualcuno che sia più arrogante e autoreferenziale di Berlusconi? Non dico privilegiato perché mi risponderesti che la sua ricchezza se l'è costruita ecc. ecc.
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Re: Barbara Spinelli: Vacuità della politica

Messaggioda pinopic1 il 01/06/2009, 21:18

franz ha scritto:
pinopic1 ha scritto:L'insofferenza verso i politici è anch'essa di lunghissima data. Perché fanno parte di un sistema che ha delle regole.

Santo cielo.... ogni sistema ha delle regole. Ci sono regole a scuola, in ospedale, in bagno, a tavola, sul campo di calcio, a l lavoro.
Non solo in politica e tra i politici. Senza regole non c'è sistema, non c'è società.
Chi non accetta le regole comuni è un disadattato, uno che è rimasto ai primi anni se non mesi dalla propria infanzia.
Vuoi vedere che scopriamo che Berlusconi incarna lo sporito anarco-infantile di un popolo restio ad accettare le regole?
E' una novità?

Franz


No, non è una novità. Quindi che c'entra la complessità? Noi non chiediamo la fattura all'idraulico. Cosa ci sarebbe di tanto complesso?
E poi, quelli che lo votano hanno tutti a che fare giornalmente con la complessità dello Stato?
E come mai in Sicilia ha una maggioranza bulgara? Ha fatto piazza pulita del sistema mafioso e clientelare? Ha semplificato la complessità? Ma se quel sistema si regge proprio sulla complessità dello Stato!
Berlusconi non è la risposta a quei problemi, è quello che li sa sfruttare.
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Re: Barbara Spinelli: Vacuità della politica

Messaggioda pierodm il 02/06/2009, 1:23

Forse è inevitabile, forse no, ma non m'interessa - non sono né il creatore, nè l'organizzatore del forum: prendo atto semplicemnte del fatto che si svolgono contemporaneamente e in rapida sucecssione tre, quattro, cinque argomenti che trattano della stessa cosa. Quindi rischiamo o di ripeterci, o di contraddirci - almeno apparentemente - se appena guardiamo questa "stessa cosa" da un'angolazione solo lievemente diversa.

Come ho già detto, appunto, sotto altro titolo, mi sembra che stiamo facendo lunghi e arzigogolati giri per non affrontare la questione nel modo crudo e diretto che merita.
C'è una bella parte di elettorato che non ha mai amato la complessità, che è sempre stata così come adesso la vediamo nella sua luce spietata: qualunquista, ignorante, gaglioffa e ammiratrice dei gaglioffi, e fondamentalmente incline a sostenere chiunque si presenti con le sembianze del capetto fascistoide.
Una bella parte dell'elettorato, insomma, che ammira e trova estremamente gradevole tutto ciò che noi ci sforziamo di additare come esecrabile, cafone, pericoloso, antidemocratico, ridicolo e inaccettabile.
Punto.
Esiste poi un'altra fascia di elettorato - i cosiddetti "moderati", per lo più - che hanno un nasino più sensibile, che riescono a vedere il gaglioffo per quello che è e non sarebbero nemmeno tanto abissalmente ignoranti, ma che sono avvelenati da un ribrezzo viscerale verso tutto ciò che costituisce l'antidoto culturale, prima ancora che politico, al gaglioffo e i suoi derivati: del gaglioffo esecrano gli "eccessi", mentre della sinistra esecrano la sua stessa esistenza e identità.
Aripunto.

Se non si dà per acquisita questa realtà, saremo sempre a ciafrugliare invano su "elettorati" immaginari, cercando improbabili quadrature del circolo.
Lo so che, così facendo, molti saporiti discorsi verrebbero a cadere, insieme con tanti bei propositi di virtuosi bipolarismi nei quali "l'elettorato, dopo aver valutato e sperimentato, decide", e bla bla bla.

La realtà - che per comodità di discorso chiamiamo "seconda repubblica - ci ha insegnato che siamo in presenza di una nuova politica, che mette in evidenza esattamente lo spaccato nudo e crudo che ho appena detto.
E' assolutamente inutile - come minimo, inutile - applicare a questa nuova realtà i concetti e perfino le finzioni e/o illusioni della vecchia politica, nel bene e nel male.
Il popolo del Punto e quello dell'Aripunto erano presenti anche nella vecchia, in vari partiti, ma soprattutto nella DC tra quelli di governo: ma la mediazione dei partiti era forte, e riusciva a trasformare quella forza magmatica e quei veleni viscerali in valori politici: discutibili, talvolta anche esecrabili, ma confrontabili tra loro e comunque intellettualmente dignitosi. Come dice Montanelli: anche loro mangiavano, ma sapevano stare a tavola.
Quella roba non esiste più, e non esiste più la mediazione, non esiste il "confronto" né la dimensione intellettuale: la "moralità" deve lottare nuda e con la scarsa forza politica che la moralità in se stessa ha sempre avuto, mentre la stronzaggine può godere di tutta la potenza che i numeri puri e semplici le conferiscono.
Due Punti.
pierodm
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Re: Barbara Spinelli: Vacuità della politica

Messaggioda ranvit il 02/06/2009, 8:41

pierodm : ""La realtà - che per comodità di discorso chiamiamo "seconda repubblica - ci ha insegnato che siamo in presenza di una nuova politica, che mette in evidenza esattamente lo spaccato nudo e crudo che ho appena detto.
E' assolutamente inutile - come minimo, inutile - applicare a questa nuova realtà i concetti e perfino le finzioni e/o illusioni della vecchia politica, nel bene e nel male.
Il popolo del Punto e quello dell'Aripunto erano presenti anche nella vecchia, in vari partiti, ma soprattutto nella DC tra quelli di governo: ma la mediazione dei partiti era forte, e riusciva a trasformare quella forza magmatica e quei veleni viscerali in valori politici: discutibili, talvolta anche esecrabili, ma confrontabili tra loro e comunque intellettualmente dignitosi. Come dice Montanelli: anche loro mangiavano, ma sapevano stare a tavola.
Quella roba non esiste più, e non esiste più la mediazione, non esiste il "confronto" né la dimensione intellettuale: la "moralità" deve lottare nuda e con la scarsa forza politica che la moralità in se stessa ha sempre avuto, mentre la stronzaggine può godere di tutta la potenza che i numeri puri e semplici le conferiscono.
Due Punti."


Cosi' è! Ma per me questo è positivo.....mettere in scena la realtà è l'unico modo per conoscerla e per superarla!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Barbara Spinelli: Vacuità della politica

Messaggioda pinopic1 il 02/06/2009, 11:26

Il fatto è che aumentano ogni giorno quelli che alla realtà di cui si parla si sono assuefatti e non gli passa neanche lontanamente per la testa di superarla.
Mettere in scena la realtà serve anche a farci l'abitudine, a considerarla l'unica realtà possibile a esorcizzare il male che può contenere.
Ne stiamo avendo una prova con la vicenda veline Noemi Villa Certosa. Dopo, quando si sarà conclusa, tutto questo sarà visto come poco riprovevole, anzi sarà pienamente legittimato.
Se non scatta subito un meccanismo di riprovazione, di condanna generale e anche penale se è il caso, diventa tutto accettabile, compatibile con il sistema.
E chi protesta appare sempre più noioso, ripetitivo e inconcludente.

L'essenza del controllo delle masse nei sistemi democratici consiste nel determinare, alla lunga, modi di pensare generalizzati, utili a chi controlla ancorché privi di fondamento.
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Re: Barbara Spinelli: Vacuità della politica

Messaggioda trilogy il 02/06/2009, 12:05

pinopic1 ha scritto:L'essenza del controllo delle masse nei sistemi democratici consiste nel determinare, alla lunga, modi di pensare generalizzati, utili a chi controlla ancorché privi di fondamento.


esatto! ;)

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Re: Barbara Spinelli: Vacuità della politica

Messaggioda mauri il 02/06/2009, 13:06

franz ha scritto:Vuoi vedere che scopriamo che Berlusconi incarna lo sporito anarco-infantile di un popolo restio ad accettare le regole?
E' una novità?Franz


non è una novità, sappiamo bene che noi maschi mediterranei mammoni facciamo fatica a crescere e prenderci le responsabilità
siamo eterni figli, e ora anche le femmine
se vogliamo vederlo come aspetto folcloristico è innegabile che nel panorama politico abitato da persone grige, niose e insulse il pàpi risulta essere ricco di colori, una persona di spirito e ricca di battute, un animatore in declino che ci farebbe solo tenerezza se non fosse capo di governo
ciao, mauri
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